
"Suggerimenti e suggestioni rispetto al modo in cui si può presentare la filosofia a persone da 0 a 150 anni e oltre, che non la conoscono, che la conoscono per luoghi comuni, che la odiano per colpa di qualche professore o di qualche 'autore'". Così recitava, tra il serio e il faceto, il primo sottotitolo di quest'opera, che in un primo momento voleva essere un semplice vademecum per invogliare docenti di scuola alla pratica filosofica con bambine e bambini. Negli anni, il fiorire e il consolidarsi di questa pratica ha arricchito di esperienze, esempi e riflessioni teoriche e suggestioni pratiche questo libro, dove si parla di filosofia, ma filosofia intesa come pratica, "cantiere" e non "tempio", ricerca continua, per e a tutte le età, di quel sapere che, come dice lo stesso dizionario, "porti un effettivo vantaggio all'uomo". In questa investigazione, che ha come coordinate forti la relazione (dunque la comunicazione) e il grande rispetto per tutto ciò che concerne l'umano, si attraversano scuole, università e luoghi "altri", come quelli della riflessione personale e dei rapporti umani, fino a quello più compiuto di tutti, l'amicizia.
Questo volume, che nasce come condensato delle pluriennali lezioni universitarie tenute dall'autrice, costituisce un agile supporto per chiunque voglia accostarsi al diritto penale. Nel rispetto del rigore scientifico, il linguaggio comprensibile, la ricchezza esemplificativa e gli accorgimenti grafici ne fanno un'opera di rapida consultazione. Aggiornato alle ultime riforme legislative e ai più recenti approdi giurisprudenziali, il testo offre le essenziali conoscenze di base degli argomenti trattati, affiancando ad esse l'articolata esposizione delle principali dispute dottrinarie. L'accurato lavoro di analisi si caratterizza per la particolare attenzione rivolta alla giurisprudenza costituzionale e per la concretezza dell'esposizione, che filtra la complessità del diritto penale, lasciandone intravedere le possibili evoluzioni future. La trattazione si articola in una parte generale, che ricostruisce in maniera esaustiva le linee evolutive del diritto penale e gli istituti che lo compongono, e in una parte speciale, che offre una panoramica attuale e dettagliata delle tematiche penali di maggior interesse per gli operatori sociali.
Lo scopo di questo libro, che si compone di una parte saggistica ed una letteraria (un diario di viaggio), è quello di proporre in forma - narrativa, appunto - un itinerario di conoscenza nell'intercultura. Si passa così dalla riflessione teorica, agli esempi concreti della comparazione educativa, della pedagogia interculturale, della narrazione presentata come una forma del pensiero; strumento principe di costruzione-organizzazione della conoscenza, spunto didattico e pedagogico di sicuro interesse e novità. Queste pagine dedicate, oltre che ai ricercatori e agli studenti, anche ai genitori, agli educatori e agli insegnanti, suggeriscono un approccio narrativo all'insegnamento e all'educazione attraverso riflessioni ed esempi.
"L'avventura meravigliosa" è una favola sul bonding pre-natale, quel legame speciale che lega il bambino e la madre prima della nascita. Numerosi studi hanno confermato che il feto non si sviluppa passivamente nel grembo materno ma interagisce col suo ambiente e compie diverse attività per prepararsi alla vita extra-uterina. Il bimbo della fiaba, nella pancia della mamma prova sensazioni, esprime sentimenti, sogna, elabora esperienze che condizioneranno nel bene e nel male la sua vita futura. La storia narrata è una richiesta d'amore che il figlio rivolge alla madre per aiutarla nel suo difficile compito di mamma. In nove mesi, giorno dopo giorno, si è compiuto il miracolo della vita: dal buio alla luce, dalla morte alla vita. Lo scambio col mondo materno gli ha permesso di gettare le radici di quello che sarà il suo mondo interno, il suo patrimonio emozionale a cui farà riferimento quando nel corso degli anni ogni conquista costerà fatica. Un pesciolino piccolissimo si racconta mentre con meraviglia scopre, attraverso il bagaglio che le generazioni precedenti gli hanno regalato, le tante potenzialità da sviluppare grazie all'amore. È dedicata ai bambini curiosi e ai loro genitori.
Le pagine che seguono costituiscono un frammento di una riflessione più ampia, la quale ruota attorno ad una questione di fondo: il matrimonio, inteso sia come atto costitutivo della famiglia (matrimonium in fieri, come dicono i canonisti) sia come la famiglia stessa che su questo si fonda e che dura nel tempo (matrimonium in facto esse), è un istituto strutturato dal diritto o un istituto strutturato dalla legge? L'interrogativo oggi si pone per più ragioni, non ultima quella relativa alla differenza sessuale quale prerequisito inderogabile del matrimonio. In questo ambito si coglie un divario tra le ideologie del gender, che distinguono e contrappongono natura e cultura, ed il diritto canonico, che viceversa continua ad esprimere una concezione la quale tiene insieme natura e cultura. Nel testo si tenta di dare una risposta all'interrogativo iniziale e cioè che si tratta di istituto strutturato dal diritto e non dalla legge, nel senso che "veritas, non auctoritas facit matrimonium."
L'idea di quest'opera nasce durante le vacanze estive del 2012, quando Girolamo Geraci e Carmelo Sciumè, dopo l'ennesimo pomeriggio passato a cercare immagini da inserire in una relazione per un convegno, si sono chiesti: "Perché non realizzare un atlante tutto nostro?". Nasce così quest'opera, che si rivolge soprattutto ai giovani che si avvicinano per la prima volta all'affascinante mondo dell'Endoscopia dell'alto tratto digerente. Nelle pagine di questo libro è possibile trovare immagini delle patologie endoscopiche più frequenti di esofago, stomaco e duodeno, con riferimento a casi clinici particolarmente complessi o rari, presentatisi nel corso del lavoro quotidiano degli autori. L'atlante non ha la pretesa di "insegnare" l'Endoscopia digestiva, ma ha il solo scopo di presentare una carrellata ragionata ed ordinata di immagini endoscopiche, con il proposito di consentire a un giovane medico di appassionarsi a questa disciplina, frutto di decenni di lavoro e di impegno professionale.
La storia della marginalità e della devianza ha affascinato generazioni di studiosi. Ogni società viene capita in modo diverso se guardata dal punto di vista di chi ne è escluso. Questi appunti, che non hanno la pretesa di essere un corso sistematico, ripercorrono la storia delle idee sulla povertà, la devianza e l'esclusione sociale dalle radici giudaico-cristiane al pieno medioevo.
Questo volume prosegue idealmente il discorso iniziato nel precedente L'Italia e i mass-media (Aracne, 2012). I saggi qui raccolti, occupandosi di aspetti diversi della cultura contemporanea e delle variazioni narrative e comunicative nei nuovi mezzi di comunicazione e in quelli tradizionali, vogliono dare un contributo interdisciplinare alla riflessione sul rapporto tra lingua, cultura e creatività nei mass-media in Italia.
Questo breve manoscritto descrive, attraverso esempi di percezione visiva, i concetti di realtà, pensiero e illusione in psicoterapia. Lo scopo è quello di illustrare il processo della psicoterapia tramite una serie ragionata di esperienze psicologiche condotte su particolari disegni, appositamente costruiti per ingannare la mente. Attraverso queste immagini ambigue e confondenti, cercheremo di far comprendere al lettore che cosa succede nella mente di un paziente che si sottopone psicoterapia, e quali possono essere gli ostacoli al cambiamento prodotti da una "visione" delle cose. Ci proponiamo quindi di offrire una mappa cognitiva di un viaggio che, se percorso ordinatamente tappa dopo tappa, condurrà il lettore a sentire il bisogno di promuovere in se stesso il cambiamento psicologico che di solito una psicoterapia richiede e sollecita.
L'opera intende analizzare la problematica dell'abuso sessuale in contesto clericale secondo una prospettiva fenomenologia, cercando di rilevare i vissuti relazionali di minori che hanno subito abusi e che crescendo si sono ritrovati ad avere delle difficoltà nella gestione della propria vita, proponendo un piano di intervento terapeutico per le vittime e definire un piano di prevenzione utile per ridurre il fenomeno.