
Nel XXI secolo, qualsiasi organizzazione, grande o piccola che sia, non può fare a meno di riconoscere l'importanza strategica dello Sviluppo delle Risorse Umane e dell'implementazione, quindi, di una vera e propria strategia HRD (Human Resource Development). Questo libro si propone di essere una vera e propria guida, in tal senso, a partire dalla definizione e descrizione del processo di organizational learning (apprendimento organizzativo) e della nozione di learning organization (organizzazione che apprende). Vengono quindi esaminati i principali fattori che influenzano l'efficacia dell'apprendimento individuale, i diversi modi in cui le persone apprendono e la fondamentale verifica dei bisogni di formazione e apprendimento. In modo particolare, viene sottolineata l'importanza dell'allineamento fra gli obiettivi di HRD (a livello dipartimentale, di team e individuale) con quelli della strategia di business dell'azienda. Lo sviluppo delle risorse umane agisce attualmente in un contesto di continui cambiamenti e il ruolo degli stessi operatori di HR, da semplici responsabili della formazione a veri e propri "agenti del cambiamento", si è trasformato definitivamente. Nel testo, viene anche evidenziato il contributo del knowledge management nello sviluppo delle risorse umane ad un livello sia strategico che operativo. Un testo utile sia per giovani manager e responsabili HR, che per studenti dei corsi avanzati di Scienze della Formazione e Master in HR Management.
Il volume si rivolge a genitori, insegnanti, educatori alla ricerca di strumenti nuovi per lavorare "con" e "per" i giovani. È sempre più difficile, per chi svolge una funzione educativa, aiutare il giovane ad affrontare con equilibrio le numerose sfide del mondo contemporaneo. Esercitare il ruolo dell'adulto significa conoscere tali sfide, sapersi destreggiare tra i dubbi e le paure che le stesse suscitano, trasmettere messaggi positivi e rassicuranti. Centrale è il confronto con le droghe ricreative, le droghe che hanno invaso lo spazio vitale del giovane, quel momento ricreativo così importante per il senso di appartenenza, la relazione con l'altro e la verifica di sé. Cannabis, anfetamina, L.S.D., ecstasy, ketamina, smart drugs (droghe furbe) e designer drugs (droghe su progetto) sono illustrate come "risposte" mascherate ai bisogni della crescita. L'uso ricreativo è un'espressione complessa dell'incontro con la droga, un mix di desiderio e bisogno che avvicina il piacere alla ricerca d'identità, all'atto dimostrativo, al superamento della solitudine e della paura del futuro. Nella trattazione sono indicati in modo semplice e chiaro gli strumenti più idonei per contrastare la dipendenza e favorire il benessere mentale della giovane generazione.
Un affresco della situazione del paese tracciato dai sociologi italiani, nella diversità dei loro approcci, empirici e teorici. Il volume, promosso dall'Associazione Italiana di Sociologia, non è destinato agli specialisti ma a un più vasto pubblico di lettori interessati a comprendere la contemporaneità, tra cui i giovani che si stanno accostando alla disciplina: costituisce infatti un'introduzione agile alle recenti acquisizioni della sociologia nelle diverse aree di competenza. Il libro è costituito da una serie di brevi saggi, organizzati in nove capitoli tematici, nei quali una cinquantina di sociologi italiani propone una sintesi dei risultati della ricerca che conduce da anni sulla società nazionale: L'Italia, una e plurale; Le risorse e il territorio; La formazione e la ricerca; La cultura e la comunicazione; L'economia e il lavoro; Le opportunità di vita e i rischi; Gli stili di vita; Le politiche pubbliche; Lo stato e la politica. Il libro si chiude con considerazioni sul contributo storico e attuale della sociologia italiana alla conoscenza della realtà nazionale.
Essenza e forme della simpatia (1923) di Max Scheler, proposto al lettore italiano in una nuova traduzione, è un testo centrale del pensiero fenomenologico, il cui influsso sul pensiero del '900 è rimasto in gran parte nell'ombra. Si tratta di un'opera che invita alla riscoperta dell'innovativo approccio scheleriano a questioni filosofiche e scientifiche oggi di stringente attualità. La simpatia, considerata fin dal '700 un "sentimento morale" e identificata con la compassione, quindi assurta con Darwin a origine della socialità umana e della morale, viene analizzata in maniera opposta alla tradizione. Per Scheler essa rappresenta uno dei nodi cruciali e oltremodo articolati dell'esperienza: infatti si costituisce attraverso l'apertura al mondo e ai suoi significati (natura, altri esseri umani, Dio), con un movimento di superamento dei confini dell'io e di ricezione, risposta, partecipazione e condivisione di ciò che è altro. La simpatia diventa così l'accesso primario al mondo, alle persone e alle cose. Il libro ne offre analisi ampie e differenziate che anticipano l'interesse, oggi molto vivo in ambito filosofico, nonché in importanti settori delle scienze cognitive, per le premesse intersoggettive del linguaggio e della conoscenza.
A più di dieci anni dall'uscita della prima edizione del volume (1998), gli autori ripropongono una sintesi sugli aspetti più profondi e umanamente più rilevanti del panorama dei media. L'esplosione dei reality show, la diffusione delle serie televisive americane, la frantumazione del consumo audiovisivo e l'emergere di nuove forme di intrattenimento sono alcune fra le principali questioni che il primo decennio del Duemila ha posto agli studiosi e che sono state affrontate in questa nuova edizione. Una riflessione autorevole e documentata, chiara ed equilibrata - senza però rinunciare a prendere posizioni anche scomode su temi rilevanti e controversi - sulle principali questioni antropologiche ed etiche messe in gioco dai mezzi di comunicazione di massa. Il volume si rivolge quindi non solo agli studiosi del settore e ai professionisti della comunicazione, ma anche a tutte quelle persone insegnanti, educatori, psicologi, sociologi, ma anche responsabili di associazioni familiari, genitori, operatori culturali, responsabili di cineforum, ecc. - che hanno a cuore a diverso titolo l'impatto umano di quello che il panorama mediale in cui siamo immersi ci offre.
A partire dagli anni Cinquanta del Novecento la Sicilia di Danilo Dolci è stata al centro di una rete di impegno civile dalle dimensioni internazionali. Giunto nelle "zone del banditismo" non ancora trentenne, Danilo Dolci vi declinò la sua proposta politica e pedagogica, attraverso alterne stagioni, per quasi tutto il primo cinquantennio dell'Italia repubblicana. Attorno a lui si ritrovarono presto spezzoni di culture politiche che scontavano la propria irriducibilità alle asprezze del bipolarismo; l'attrattiva esercitata dalla sua originale figura di intellettuale impegnato contribuì ad orientare percorsi di impegno culturale, sociale e religioso che difficilmente si sarebbero incrociati altrove. Le ragioni di un così ampio coinvolgimento sono individuabili già nella prima fase della sua esperienza, e risiedono in buona parte nel modo in cui essa si pose in sintonia con le aspettative che tanti nutrivano guardando al farsi dell'Italia democratica a partire dai suoi luoghi estremi.
Il volume intende presentare il tema dell'intervento nelle organizzazioni finalizzato allo sviluppo dei processi organizzativi ed è rivolto a chi vuole approfondire la tematica sia come studioso di psicologia del lavoro sia come professionista HR che si trova ad affrontare l'intervento per lo sviluppo organizzativo. Il volume è strutturato in due parti. La prima parte, a carattere concettuale, si articola in tre capitoli che illustrano i principali approcci della psicologia ai temi dell'intervento, dello sviluppo, del cambiamento, delle emozioni nelle organizzazioni, e la relazione tra di essi. Nella seconda parte, di natura applicativa, tre capitoli propongono una teoria della tecnica per l'intervento a partire dalla presentazione di strumenti per la diagnosi organizzativa.
Una trattazione ampia e innovativa su temi speculari e costantemente interattivi - quali sono lo stress lavoro-correlato, da un lato, e il benessere e le performance organizzative dall'altro - determinanti sia per la gestione delle risorse umane che per il rafforzamento e lo sviluppo organizzativo. Due facce d'una stessa medaglia. Vengono affrontati i principali problemi relativi alla valutazione dei rischi nell'organizzazione del lavoro, le caratteristiche e risorse individuali, gli strumenti di valutazione e d'indagine. Ciò mediante teorizzazioni, modelli e indagini empiriche. La conoscenza e la padronanza dei problemi, infatti, fanno sì che l'Azienda possa dirsi davvero positiva, ovvero attenta alla salvaguardia e alla valorizzazione delle persone anche nella prospettiva del miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi/prodotti offerti. Costante e ricco è il riferimento alla letteratura e alle prassi maggiormente consolidate. Viene dato particolare rilievo anche alla trattazione di metodiche e prassi applicative, con l'obiettivo di fornire strumenti d'inquadramento, d'indagine, di valutazione e d'intervento, a dirigenti e quadri aziendali, a professionisti, a studiosi e studenti in ambito lavoristico, di management, di gestione e sviluppo delle risorse umane, di prevenzione e protezione.
Questo libro fornisce un quadro scientifico e operativo sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence) e della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio. In particolare, l'Autrice, dopo aver preso in rassegna le ricerche e le prassi operative attualmente esistenti a livello nazionale e internazionale sul fenomeno dei maltrattamenti e sulla normativa in materia, presenta un concetto, quello della valutazione del rischio, nuovo in Italia nella sua sistematizzazione e prassi operativa, parlando del metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in sperimentazione da noi. Questo metodo viene spiegato in maniera semplice ma efficace; il lettore viene guidato nell'apprendimento della prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione dei formulari SARA, illustrando i primi risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva. L'autrice permette a un'ampia gamma di professionisti e operatori, che a vario titolo si occupano di questi problemi, di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione e l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Il Customer Relationship Management (CRM) rappresenta un elemento essenziale per ogni azienda che miri a rimanere competitiva attraverso un costante e preciso monitoraggio delle relazioni con la propria clientela. Questo libro fornisce una ricognizione ampia ed esaustiva di tutto ciò che ruota attorno ad esso, partendo dalla sua stessa definizione e descrizione teorica per arrivare all'individuazione dei benefici che derivano dallo sviluppo e dall'implementazione di un sistema CRM in azienda. Senza trascurare l'analisi dei vari contesti nei quali esso viene oggi utilizzato, nonché di tutte le tecnologie coinvolte. Anziché ancorarsi a una singola prospettiva, il libro identifica ed esplora 4 diverse forme di CRM: strategico, operativo, analitico, collaborativo. Per essere assieme rigoroso sotto il profilo teorico e utile sotto quello manageriale, il libro fonda le proprie analisi sia su ricerche effettuate in ambito accademico, sia su studi compiuti da società private, come Gartner e Forrester, due organizzazioni note per l'affidabilità delle proprie indagini, capaci di fotografare lo stato dell'arte delle più avanzate strategie nel campo del CRM e in quello di aree affini (marketing, vendite, customer service). Forte di queste credenziali, il libro intende rivolgersi sia a studenti di MBA, sia a manager e quadri coinvolti in programmi di CRM e implementazioni di sistema in ambito marketing, vendite o assistenza clienti.
Il lavoro mette in evidenza i motivi scatenanti, gli episodi, gli aspetti di circolarità, il livello di consapevolezza. I dati di cui si dispone suggeriscono che il 4-6 per cento della popolazione anziana subisca forme di maltrattamento all'interno della propria abitazione, e che nella maggior parte dei casi le persone maltrattanti siano membri della famiglia. Nel testo sono presentati i risultati di una ricerca che ha indagato la presenza e le caratteristiche di forme di maltrattamento psicologico nell'ambito della relazione di cura dell'anziano in famiglia. L'ampiezza e la complessità delle storie raccolte evidenziano da un lato gli sforzi compiuti dalle famiglie per conservare la relazione, dall'altro i bisogni di aiuto non sempre soddisfatti dai servizi esistenti. Il fine ultimo di questo lavoro va individuato nella prospettiva di attuazione di possibili strategie, a partire da quelle di sensibilizzazione a livello culturale, di orientamento per le politiche sociali, sino alla realizzazione di interventi preventivi e di presa in carico del sistema familiare curante nell'ambito dei servizi pubblici, del privato sociale e del volontariato. Il testo è uno strumento di lavoro utile agli studiosi dell'ambito gerontologico, agli amministratori e ai decisori delle politiche sociali e di quelle per le famiglie in particolare, ai responsabili e agli operatori dei servizi socio-sanitari e assistenziali.