
L'uomo passa più tempo immerso in un universo di finzione che nel mondo reale. Nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l'essere umano, lo «storytelling animal». Questo strano comportamento, che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e antichissimo. Ma a che scopo? Jonathan Gottschall studia la narrazione da molti punti di vista e si muove tra biologia, psicologia, neuroscienze e letteratura, appoggiandosi alle ricerche più avanzate, ed evoca i tangibili vantaggi del mondo fantastico. Raccontando storie i bambini imparano a gestire i rapporti sociali; con le fantasie a occhi aperti esploriamo mondi alternativi che sarebbe troppo rischioso vivere in prima persona, ma che risulteranno utilissimi nella vita reale; nei romanzi e nei film cementiamo una morale comune che permette alla società di funzionare. Il potere universale della finzione è probabilmente la nostra caratteristica più distintiva, il segreto del nostro successo evolutivo, ciò che ha reso l'uomo un animale diverso dagli altri, permettendo a lui solo di vivere contemporaneamente molte vite, accumulare esperienze diverse e costruire il proprio mondo con l'incanto dell'invenzione.
I lapbook sono degli utili strumenti di apprendimento, da consultare per ripassare e consolidare le nozioni, si possono arricchire man mano che lo studio procede e personalizzare come meglio si crede. Il processo di creazione del lapbook porta l'alunno al centro del proprio apprendimento, attraverso la costruzione di cartellette di cartoncino di diverse dimensioni e formati, minibook, che servono per contenere tutti gli elementi realizzati su un argomento, comedisegni, fotografie, brevi descrizioni, che vengono riportati su sagome, template, l'alunno può crearsi un metodo di studio personalizzato per comprendere i concetti. Il volume propone tre attività che i bambini, con l'aiuto dell'insegnante, potranno trasformare in vari tipi di lapbook, come ad esempio dei libricini da inserire all'interno della cartella principale, che potranno contenere tutti gli approfondimenti, sequenze, dettagli, di un argomento, e i template, schemi interattivi ripiegabili e richiudibili. Il volume propone inizialmente informazioni di carattere generale su cos'è il lapbook, perché utilizzarlo alla scuola dell'infanzia e alcuni esempi d'uso delle principali tipologie di template. Vengono presentate poi tre Unità di Apprendimento e vengono forniti i template da fotocopiare e ritagliare. Infine, in Appendice sono disponibili i materiali operativi da fotocopiare per realizzare gli esempi d'uso.
Un lapbook è un'aggregazione dinamica e creativa di contenuti. Si presenta sotto forma di cartelletta che può avere varie dimensioni secondo l'uso e la necessità. Al suo interno sono raccolte le informazioni essenziali e specifiche riguardo a un tema scelto, con l'obiettivo di realizzare una mappa concettuale tridimensionale da costruire in itinere man mano che si affronta un argomento durante le lezioni o come strumento di sintesi da realizzare una volta completata la sua trattazione. Il lapbook non è un "lavoretto" ma uno strumento didattico versatile, coinvolgente ed efficace, da integrare nella normale didattica. Esso diventa infatti quaderno, libro di testo e mezzo per valutare una vasta gamma di acquisizioni e abilità. Questi vantaggi possono essere colti pienamente a condizione che il docente insegni a costruire lapbook e non si limiti a fornirli già progettati e pronti da tagliare e incollare. A questo scopo il presente volume propone un percorso completo per introdurli nella didattica e utilizzarli con il massimo profitto, insieme a moltissimi materiali operativi fotocopiabili.
Partendo dall'avvento della stampa di massa nel tardo Ottocento e approdando alla rivoluzione del Web 2.0 dei nostri giorni, il volume - qui presentato in una nuova edizione aggiornata - esamina il ruolo dei mezzi di comunicazione all'interno della società contemporanea. Sono illustrati i diversi fattori che definiscono la funzione di uno specifico medium in un dato momento storico: il contesto politico, culturale ed economico, l'interazione fra innovazione tecnologica e trasformazioni sociali, i rapporti fra i mezzi di comunicazione e le entità statali nelle loro diverse forme, l'interscambio fra i diversi media.
Questo libro propone una riflessione sull'integrazione di due principali modelli psicoterapeutici: il modello sistemico-relazionale di stampo familiarista e il modello basato sulla mentalizzazione. Grazie alla ricerca è stato possibile non solo approdare a modelli di psicoterapia di tipo evidence-based con conseguente miglioramento degli esiti dei trattamenti, ma anche delineare modelli dinamici integrati che hanno permesso il superamento dei limiti legati ai singoli approcci. Gli autori mostrano come un modello integrato sistemico basato sulla mentalizzazione possa agevolare il lavoro clinico con le famiglie. Queste analisi teorico-empiriche si concretizzano in uno specifico trattamento breve e manualizzato per le famiglie che fonda le sue radici in modelli già esistenti e sposa il concetto di funzione riflessiva del classico trattamento basato sulla mentalizzazione, i princìpi del filone delle relazioni oggettuali e l'ethos sistemico. Nell'ambito sistemico, tale approccio appare molto vicino sia ai progetti Minuchiani che alla filosofia dell'etica della comunicazione ed ha come obiettivo principale l'incremento della capacità di mentalizzazione intesa come la capacità di attuare un processo di pensiero riflessivo sulle determinate esperienze esistenziali da parte di tutti i membri della famiglia. Una visione olistica-globale ed integrata dell'uomo, sostengono gli autori, non può che indurre ad adottare un modello sistemico-evolutivo basato su un approccio biopsicosociale che, a sua volta, ingloba la scienza dell'epigenetica e le neuroscienze, al fine più grande di donare un senso alla filogenesi e all'ontogenesi dell'uomo.
Le conseguenze generate dalla crisi economica e finanziaria che ha avuto origine nel 2008 hanno messo a nudo l'immagine di un'umanità ferita. Le tante disuguaglianze sociali che portano ad escludere larga parte della popolazione mondiale dal godimento di un qualche benessere confermano che questo è un mondo malato, che ha bisogno di cure e di regole per evitare di cadere in un baratro ancora più profondo nel futuro, magari dopo aver faticato enormemente per risalire la china. Il volume, dopo una presentazione delle previsioni sulla realtà contemporanea proposte dai sociologi classici ed un'analisi sintetica della visione offerta da quelli contemporanei, indica una strada possibile per contenere la vulnerabilità diffusa che attanaglia la nostra società, umanizzando la globalizzazione e gettando le basi perché un accentuato individualismo non la conduca alla deriva dell'"indecenza" permanente.
Cambiano i sistemi scolastici. Si introducono tecnologie nuove. Si modificano i contenuti dell'insegnamento. Ma non sempre i risultati rispondono alle attese. A volte sono addirittura fallimentari. Perché? I motivi possono essere tanti, ma il più delle volte il fallimento è dovuto ad un errato rapporto tra insegnanti e alunni. In questo libro Gordon, rifacendosi al pensiero di Rogers, presenta una serie di indicazioni per rendere efficace l'insegnamento in classe, per ottimizzare l'apprendimento delle discipline e per risolvere gli eventuali conflitti tra alunni e insegnanti, tra alunni, insegnanti e genitori. Il filo rosso che lega gli interventi suggeriti è la fiducia nel processo di maturazione e sviluppo della persona.
Si dice "relazione" e si pensa al coniuge, al compagno, ai figli, agli altri parenti. Forse anche alle altre persone con le quali si vive e si è più intimamente legati. E, invece, spesso non consideriamo che, accanto alle persone più direttamente influenti per la nostra vita, ci sono molte altre che, magari esterne alla ristretta cerchia familiare, ci condizionano. E parecchio pure. Siamo in relazione anche con loro. Anzi, da un certo punto di vista, hanno ragione i mistici e i poeti e i filosofi: tutti siamo connessi con tutti. Questo volume rappresenta un autorevole e maturo contributo della pedagogia democratica affinché sulla costruzione di relazioni sane possa radicarsi la speranza della pace, della convivialità, del rispetto.
Cos'hanno in mente i nostri figli quando, appena in grado di parlare, si impegnano con tutta la serietà di cui sono capaci nella costruzione di realtà immaginarie? Come si articolano i loro stati coscienti? Cosa ci può dire la loro mente sul nostro modo di pensare? Alison Gopnik si muove in una terra di confine, tra scienza, filosofia e i sentimenti di una madre, per mostrarci che i nostri bambini sono tutt'altro che esseri irrazionali o limitati nelle loro capacità intellettuali. Anzi, ci sono buone ragioni per credere che siano molto più intelligenti, perspicaci e consapevoli degli adulti. Scienziata e mamma, Alison Gopnik ha saputo cogliere in queste pagine rigorose ma empatiche, tutta la deliziosa complessità infantile.
L'idea di un predominio europeo nella storia mondiale ha ispirato molte teorie della società e della cultura. Si riteneva che dall'antichità al capitalismo, attraverso feudalesimo e Rinascimento, vi fosse una progressione lineare che in Europa aveva trovato compimento. Ancora oggi molti credono in un "miracolo" europeo cui sarebbe dovuta la supremazia globale dell'Occidente. Goody smantella sistematicamente questa visione eurocentrica. Se un miracolo si è davvero dato, ha avuto per protagonista non l'Europa, ma l'Eurasia, a partire dalla rivoluzione urbana e dall'invenzione della scrittura, che interessarono Medio Oriente, Cina e India ben prima del nostro continente. Iniziò così uno scambio di esperienze e conoscenze tra Oriente e Occidente che li ha visti alternarsi nel ruolo di leadership. Se con il Rinascimento l'Europa avviò, grazie soprattutto alla secolarizzazione della cultura, un lungo ciclo di crescita, questa supremazia sembra oggi giunta ad esaurimento, con il ritorno del testimone nelle mani dell'Oriente.
"Darwinismo digitale" regala una visione innovativa per ispirare tutti coloro che vogliono cogliere il meglio delle opportunità che offre la "digital transformation". I cambiamenti nel business sono sempre più veloci, ma la durata delle aziende è in continua contrazione. I manager sono alle prese con un numero sempre maggiore di decisioni strategiche, di dati da interpretare e tecnologie in rapida evoluzione, che mettono a durissima prova anche i modelli di business che fino a qualche anno fa sembravano fra i più solidi e duraturi. Queste sfide possono affossare qualunque azienda, ma chi riuscirà a mettere a punto le corrette strategie potrà trasformarsi in un nuovo market leader. "Darwinismo digitale" aiuta a sfruttare al meglio le condizioni di mercato e a creare vantaggio competitivo attraverso il "cambiamento creativo". "Darwinismo digitale" fa luce sul futuro analizzando le tecnologie, la società e le lezioni che vengono da un recente passato, per capire come adattarsi, cosa adottare e cosa evitare. Permette di sfatare i falsi miti che si sono creati attorno al concetto di "digitale". Il cambiamento progressivo ormai non basta più, adottare parti marginali di tecnologia neppure: perché il digitale non è "una cosa", è tutto.

