
Firmato da un autorevole nome della materia, è un testo classico giunto alla sua diciottesima edizione. Particolarmente apprezzato dal punto di vista didattico per la sua chiarezza espositiva.
L'opera, giunta alla XIX edizione, è prevalentemente destinata agli studenti universitari di diritto della previdenza o della sicurezza sociale, diritto del lavoro, legislazione sociale o del lavoro. Fornisce i concetti e le nozioni della previdenza sociale con frequenti rinvii alla legislazione.
Tratta la materia con completezza ed analiticità, senza perdere il carattere di sintesi.
Si qualifica quindi per la prosa autorevole e collaudatissima (essendo giunto alla 16^ edizione)
Per questo è diventato un classico della materia
L'opera, giunta alla sua seconda edizione, intende illustrare la materia del diritto del lavoro nelle sue linee evolutive e nei suoi istituti essenziali. Concepita essenzialmente per scopi didattici, la trattazione intende andare al cuore delle questioni proprio per rivelarne il senso profondo, da cui l'intitolazione ai fondamenti. Per una precisa scelta degli autori, le tematiche vengono, allora, esaminate con metodo sistematico e approccio sintetico. Ma non senza segnalare ed approfondire anche criticità interpretative, problematiche e questioni, specie ove evidenziate dall'esame della giurisprudenza più autorevole.
"Quella che avrebbe dovuto essere la seconda edizione dei “Fondamenti di
diritto sindacale” diviene la prima edizione del “Diritto sindacale” nella Col-
lana Scuola di Giurisprudenza diretta da Enrico Gabrielli.
Il manuale, ancorché può risultare utile anche agli operatori del diritto,
mantiene l’originaria funzione di opera prevalentemente destinata agli stu-
denti.
L’aggiornamento soprattutto dei riferimenti bibliografici sarà utile agli stu-
denti che hanno interesse ad un approfondimento critico di alcuni istituti e a
quelli impegnati nella redazione di testi e tesine."
(Dalla Prefazione)
Il manuale "Diritto della sicurezza sociale" oltre all'esposizione dei principi generali del sistema previdenziale e assistenziale ispirati all'idea della sicurezza sociale e della tendenza alla completa attuazione di quest'ultima, riferisce la disciplina legislativa delle varie forme di tutela previdenziale e la relativa problematica tenendo conto delle soluzioni date dalla giurisprudenza costituzionale e ordinaria. Il manuale, dunque, tiene conto, da un lato, della tendenza alla universalizzazione della tutela destinata a realizzare, in attuazione del principio costituzionale di solidarietà (secondo comma dell'art. 3 Cost.), la liberazione dal bisogno anche per chi non è lavoratore al fine di garantire lo sviluppo della persona umana e l'effettivo godimento dei diritti civili e politici. D'altro lato, il manuale si caratterizza per essere opera destinata agli studenti, utile però anche agli operatori del diritto, ma non si limita a rendere conto della disciplina legislativa nella sua costante evoluzione e della giurisprudenza. Ed infatti, propone anche una ricostruzione concettuale dei singoli istituti nel tentativo di superare la farraginosa complessità della legislazione per fornire quelli che potrebbero essere strumenti utili alla sua interpretazione. A ciò si aggiunga che il manuale è arricchito da riferimenti bibliografici utili non solo agli studenti che hanno interesse ad un approfondimento critico di istituti particolari, ma anche per quanti sono impegnati nella redazione di tesi e di tesine. Edizione interamente riveduta e aggiornata, anche alla luce delle novità del d.lgs. 21 dicembre 2021, n. 230 e della legge di Bilancio 2022 (l. 30 dicembre 2021, n. 234).
Il manuale di diritto della sicurezza sociale rappresenta l'evoluzione di quello pubblicato la prima volta nel 1965 e che vede ora la sua terza edizione da quando è stato inserito nella collana Scuola di giurisprudenza diretta dal prof. Enrico Gabrielli. La terza edizione è stata curata anche dal prof. Michel Martone che mi è vicino per tante ragioni e che già ha dato notevoli contributi allo studio del diritto del lavoro. Resta che il manuale continua a caratterizzarsi per la sua funzione di opera destinata agli studenti, utile però anche agli operatori del diritto, in quanto, da un lato, tiene conto della costante evoluzione della legislazione e della giurisprudenza e, d'altro lato, propone una ricostruzione concettuale dei singoli istituti nel tentativo di superare la farraginosa complessità della legislazione fornendo quelli che potrebbero essere strumenti utili alla sua interpretazione. A ciò si aggiunga che il manuale continua ad essere arricchito da riferimenti bibliografici utili non solo agli studenti che hanno interesse ad un approfondimento critico di istituti particolari, ma anche per quanti sono impegnati nella redazione di tesi e di tesine. Anche la copertina di questa terza edizione riproduce un dipinto rappresentante le tre età dell'uomo. Quel dipinto è stato scelto non solo perché molto suggestivo, ma anche perché, a ben vedere, esprime il senso del nostro sistema di previdenza sociale. Sistema, infatti, che coinvolge non solo chi, raggiunta oramai una certa età, gode di una pensione, ma anche chi, da adulto, concorre con il suo lavoro al finanziamento di quella pensione e, se non altro per questo, ha diritto a vedersi garantita analoga tutela per quando sarà vecchio. Chi lavora, però, ha anche interesse a che quella tutela sia ancora prevista per i suoi figli quando, a loro volta, lavoreranno. È questo il senso di quella solidarietà anche intergenerazionale che è la cifra determinante di un sistema di tutela previdenziale e assistenziale ispirato alla realizzazione dei principi accolti nella nostra Costituzione.
Nel manuale "Diritto del Lavoro" è esposta la disciplina legislativa e le problematiche relative al contratto di lavoro subordinato privato, agli obblighi, ai diritti e ai poteri che ne derivano, alle vicende del rapporto di lavoro e alle modalità e ai limiti della sua estinzione, alle indennità di fine rapporto e alla tutela dei diritti dei lavoratori. Il manuale assolve ad una funzione didattica, ma non si limita a fornire informazioni. Tiene conto della problematica derivante da ciò che il diritto del lavoro, più ancora di ogni altro ramo del diritto, si caratterizza per essere un diritto "meticcio" e, cioè, un diritto che proviene da una pluralità di fonti. Ed infatti, la disciplina legislativa coesiste con quella dettata dall'autonomia sindacale di natura privatistica e ad esse si aggiunge l'apporto determinante della giurisprudenza costituzionale e ordinaria. Ogni capitolo è completato da indicazioni bibliografiche dalle quali risultano i più importanti contributi.
Oggi il mezzo radiofonico cerca di difendere il proprio territorio dalla concorrenza dei servizi di digital audio. E lo fa rafforzando le caratteristiche che l'hanno sempre contraddistinto come consumo elettivo di giovani, di pubblici colti e attenti, di fasce di popolazione dinamica e urbana. Questo lavoro racconta come la radio ha reagito al digitale e ai social media, e quali soluzioni si prospettano per il suo immediato futuro, facendo principalmente riferimento alla realtà organizzativa e alle prospettive strategiche della radiofonia nazionale. Il libro inoltre affronta le culture produttive della radio, descrivendone figure professionali, infrastrutture legali e tecnologiche, scelte distributive e promozionali. Come si costruisce il prodotto radiofonico dall'interno? Come è organizzata un'emittente? Cosa sono i formati e quanto incidono nelle strategie di posizionamento rispetto alle preferenze dell'audience? Con questo approccio si offrono al lettore competenze teoriche, tecniche e pratiche sulla radiofonia, dando modo a studenti o semplici appassionati di avvicinarsi ai mestieri della radio e dell'audio digitale.