
Prevenire è meglio di curare? Questa frase che ormai suona banale sembra riuscire a mettere tutti d.accordo. Ma affrontare le questioni insite nell'agire preventivo implica confrontarsi sia con un mondo ricco di esperienze e prassi consolidate, sia con delle riflessioni teoriche e di ricerca che costituiscono dei punti di non ritorno. Se per molti anni queste attività sono state considerate poco più che interventi basati sulla buona volontà e ai quali destinare il personale più giovane o ancora in formazione, ora le recenti acquisizioni scientifiche non possono più essere trascurate da chi opera in questo settore, tanto che sempre più si parla di scienza della prevenzione. Nel volume si trovano ampie indicazioni di come la qualità degli interventi sia cresciuta negli ultimi anni e di quali siano i dati a sostegno dell'efficacia e dell'efficienza degli interventi preventivi in tema di consumo di sostanze e comportamenti antisociali in adolescenza. Le strategie di prevenzione sono presentate in relazione a contesti diversi, grazie al contributo di diversi esperti del settore: dal piano individuale fino all'azione che vede coinvolte le famiglie, le scuole o le comunità locali. Infatti, il lavoro in questo campo comporta confrontarsi con una serie di fenomeni complessi che non possono più essere lasciati all'improvvisazione. Il volume si rivolge a quanti si occupano, a vario titolo, sono coinvolti nella programmazione e attuazione di azioni preventive.
L'insuccesso della rivoluzione siriana e della primavera araba non significano di certo la fine dei nuovi movimenti. Dall'uscita della prima edizione di questo libro (2012), ne sono sorti altri: in Brasile (con il Movimiento Passe Livre che occupa l'Avenida Paulista, una protesta che andrà avanti per mesi); e poi Gezi Park a Istanbul, l'occupazione di Maidan Square a Kiev, la rivoluzione degli ombrelli a Honk Kong, le proteste in Messico, Podemos in Spagna, il Movimento 5 Stelle in Italia. C'è una cosa che, pur nella diversità, hanno in comune: sono tutti inestricabilmente legati alla creazione di reti di comunicazione autonome, supportate da Internet e da trasmissioni wireless. Castells è in grado di rispondere onestamente e criticamente alla domanda che molti osservatori ponevano a questi movimenti: "E allora, quali sono gli specifici esiti, quali i risultati tangibili sul piano sociale? Quale è stato, ammesso che ci sia stato, il loro impatto sui sistemi politici e sulla politica concreta?". Ed è in grado di denunciare anche gli aspetti più ambigui di movimenti che utilizzano la Rete, quali ad esempio il Movimento 5 Stelle, una delle novità di questa edizione.
L'attività didattica e di apprendimento dei corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili In modo autonomo o per assegnazione del docente. La piattaforma MyLab - accessibile per diciotto mesi - consente l'accesso all'edizione digitale del testo (in formato HTML5) arricchita da funzionalità che permettono di personalizzarne la fruizione, attivare la lettura audio digitalizzata e inserire segnalibri, anche su tablet e smartphone. Nelle risorse per il docente è disponibile una raccolta di slide delle lezioni relative al singoli capitoli: un valido strumento che delinea i concetti chiave del capitolo e offre spunti per la discussione in aula.
Presente nel catalogo Pearson italiano sin dal 2005, è il testo che ha rivoluzionato il modo di insegnare le le reti di calcolatori negli ultimi anni. Mentre tutti i "classici" adottano un approccio "dal basso verso l'alto", ovvero iniziano a descrivere il modello di riferimento ISO dal livello più basso, partendo dallo strato fisico per arrivare, via via, a quello applicativo, questo testo ribalta l'impostazione tradizionale, iniziando proprio con la descrizione delle applicazioni per scendere poi, nei vari capitoli, ad analizzare il livello di trasporto, di rete e di collegamento. In questo modo gli autori danno subito una grande enfasi alle più note applicazioni di Internet, che sono poi quelle meglio conosciute dagli studenti e quelle nelle quali si sono verificate le più importanti rivoluzioni di questi ultimi anni: il Web, la posta elettronica, la condivisione di file P2P, lo streaming audio e video.
Il testo che ha rivoluzionato il modo di insegnare le reti di C. È il testo che ha rivoluzionato il modo di insegnare le reti di calcolatori negli ultimi anni. Mentre tutti i "classici" adottano un approccio "dal basso verso l'alto", ovvero iniziano a descrivere il modello di riferimento ISO dal livello più basso, partendo dallo strato fisico per arrivare, via via, a quello applicativo, questo testo ribalta l'impostazione tradizionale, iniziando proprio con la descrizione delle applicazioni per scendere poi, nei vari capitoli, ad analizzare il livello di trasporto, di rete e di collegamento. In questo modo gli autori danno subito una grande enfasi alle più note applicazioni di Internet, che sono poi quelle meglio conosciute dagli studenti e quelle nelle quali si sono verificate le più importanti rivoluzioni di questi ultimi anni: il Web, la posta elettronica, la condivisione di file P2P, lo streaming audio e video.
Il concetto di responsabilità sociale di impresa è nato all'interno del dibattito accademico negli anni '50. La definizione più recente è stata fornita dalla Commissione Europea con la comunicazione n. 681 del 2011 che l'ha definita come: la responsabilità delle imprese nei confronti della società. Siamo dunque di fronte ad un paradigma nuovo che guarda all'impresa come istituzione sociale e non più come mero attore economico. La responsabilità sociale di impresa non è solo una teoria accademica ma una realtà concreta che tende e deve svilupparsi all'interno delle organizzazioni. Il senso di responsabilità, la consapevolezza del proprio ruolo, la coscienza professionale, queste le motivazioni intrinseche su cui fondare una concezione virtuosa dell'operare di impresa, che si sintetizza nella ricerca di equilibri sostenibili nel tempo, di comportamenti capaci di creare e mantenere un tessuto di relazioni stabili e proficue con tutti i soggetti portatori di differenti interessi. Il libro è suddiviso in due parti. La prima parte è dedicata, da un lato, a presentare lo stato del dibattito sul tema della responsabilità sociale di impresa; dall'altro ad inquadrare l'orientamento dell'Unione Europea in materia di agire responsabile. La seconda parte analizza (dapprima in termini generali poi più specifici guardando al caso dell'impresa sociale) il tema del bilancio sociale, ovvero il processo attraverso cui si "rende conto" agli stakeholder degli effetti sociali ed ambientali dell'agire eticamente orientato.
La moderna cultura aziendalistica accoglie l'integrazione tra etica ed imprenditorialità con l'idea di RSI (Responsabilità Sociale d'Impresa o CSR, Corporate Social Responsibility) e la fa propria. Nel volume vengono, in primo luogo, individuate le basi ed i fondamenti storico-etici di questa disciplina e viene spiegata la natura dei c.d. stakeholder (coloro che hanno interessi intorno all'azienda e, dunque, non solo i soci), i quali sono descritti singolarmente assumendo precisi connotati e considerazione scientifica e sono, poi, indicati gli strumenti di governance per i rapporti azienda-stakeholder. In maniera sistematica, il lavoro illustra, quindi, i principi e le linee guida nazionali ed internazionali e gli schemi di riferimento adottabili per la redazione ed il controllo dei report non finanziari, così da permettere a tutti gli stakeholder di conoscere il proprio peso nella creazione della ricchezza aziendale. Il volume si prefigge di razionalizzare una delle materie aziendalistiche del futuro per professionisti e studenti universitari, rappresentando uno stimolo ad un comportamento rispettoso dei valori sociali, culturali, ambientali, da parte dei soggetti che operano nel sistema economico.
In un'epoca, come l'attuale, caratterizzata da continui tentativi di eliminazione dell'umano e della sua dignità, da processi e pratiche orientate all'abuso e al sovvertimento delle sue grammatiche e sintassi fondamentali, la responsabilità etica del pensare il tempo che è dato da vivere è chiamata fortemente in causa. La necessità di pensare, responsabilmente, il proprio tempo costituisce, infatti, da sempre il tentativo di individuare una cifra in ordine alla ricerca della verità sull'essere e sull'agire umano per una convivenza plurale inclusiva, partecipativa e solidale. Per far fronte alla crisi che, principalmente, è di ordine antropologico, culturale ed etico, perché le conoscenze, i valori e i parametri di giudizio di cui ci si avvale nella quotidianità non sembrano essere più idonei a far vivere e comprendere il presente e ancor meno sembrano essere adeguati per la conoscenza del futuro, è urgente definire la responsabilità etica del filosofare, evitando sia un poco illuminato ritorno a forme e formulazioni tradizionali, immersi nella nostalgia di un passato vissuto e sperimentato come mitica «età dell'oro», sia lo «stare a guardare alla finestra» in attesa di tempi migliori, sia le strategie opportunistiche e faziose di adattamento al cambiamento, che si consumano nell'agonia dei logori meccanismi di potere più o meno occulti. Questo per superare l'imbarbarimento nefasto di logiche accattivanti, frutto di una irresponsabilità culturale che domina la scena pubblica in maniera scandalosa, indecente e senza pudore.
Questo volume sulla resilienza raccoglie i contributi di esperti di diversa formazione, le cui ricerche si sono focalizzate sulle risposte adattive allo stress. Ciascuna delle cinque sezioni del libro esamina i concetti rilevanti, passando dai fattori che promuovono la resilienza ai sistemi sociali nei quali questa è utilizzata e dalle specifiche applicazioni del concetto di resilienza agli interventi mirati ad aumentarne gli effetti. Questo libro è un indispensabile strumento di lavoro per i ricercatori e per i clinici interessati alla resilienza nel corso della vita.
"La Repubblica" è, probabilmente, il più importante tra i dialoghi di Platone; senza dubbio è il più controverso e frainteso. Scritta nell'arco di molti anni, "La Repubblica" è uno specchio fedele della vastità e della complessità della speculazione platonica, di cui si può considerare a buon diritto la summa e la sintesi. Partendo dal concetto di giustizia, infatti, il campo dell'indagine si allarga sempre di più fino a prendere in esame la migliore costituzione di un'ipotetica città, affrontando via via etica, politica, psicologia, ontologia ed epistemologia, e aprendo problematiche che a tutt'oggi sono lontane dall'essere risolte.