
Questo manuale esce nel pieno del dibattito sulla riforma costituzionale e a valle di un primo passaggio parlamentare del disegno di legge di revisione. Come ogni libro, che impegna molto tempo, era stato pensato, impostato, e gradualmente scritto, quando del tema della riforma costituzionale non si parlava affatto. E quindi basato sulla analisi degli istituti di diritto costituzionale così come questi erano stati delineati nel 1948 e come la giurisprudenza della Corte costituzionale, le convenzioni e la prassi, li ha adattati in questo lungo periodo di tempo. Nondimeno l'accelerazione in questo anno del processo di riforma ha reso necessaria una qualche integrazione. Questo in verità non tanto allo scopo di fornire un aggiornamento "dell'ultima ora" sul processo de iure condendo, quanto perché il dibattito sulla ritenuta necessità della modifica costituzionale si è ormai molto sviluppato anche a livello di opinione pubblica, ed è comunque in corso di approvazione un disegno di legge di revisione. È quindi sembrato necessario fornire agli studenti alcuni elementi di riflessione sulle linee direttrici della riforma e su alcune questioni che questa pone.
Il testo è aggiornato ai più importanti avvenimenti istituzionali degli ultimi mesi, e in particolare: l'elezione del Presidente Mattarella; la nuova legge elettorale per l'elezione della Camera; le sentenze della Corte costituzionale sui crimini nazisti e quelle più recenti sulla delimitazione degli effetti temporali delle pronunce di illegittimità costituzionale; la riforma della responsabilità civile dei magistrati; l'attuazione della legge Delrio; le recenti vicende dell'Unione europea e la crisi greca.
Il volume, destinato agli studenti dei primi anni di Giurisprudenza, viene aggiornato ogni anno per seguire le vicende che sono sempre attuali e costituiscono sempre una fonte di riflessione sull'adattamento del Diritto costituzionale alla realtà. È un testo ben collaudato (arrivato alla XX edizione), che descrive il funzionamento delle istituzioni costituzionali italiane, con frequenti riferimenti storici e comparatistici agli altri ordinamenti e, in particolare, all'ordinamento europeo. È scritto in un linguaggio volutamente semplice, attento a definire sempre i termini tecnici che sono indispensabili: esamina le istituzioni centrali e periferiche della Repubblica, i rapporti con l'Unione europea, il sistema delle fonti del diritto, l'organizzazione della giustizia e della Corte costituzionale, i diritti e le libertà fondamentali. Il testo è supportato da un sito in cui lo studente può trovare tutto il materiale necessario allo studio.
Questo manuale esce nel pieno del dibattito sulla riforma costituzionale e a valle di un primo passaggio parlamentare del disegno di legge di revisione. Come ogni libro, che impegna molto tempo, era stato pensato, impostato, e gradualmente scritto, quando del tema della riforma costituzionale non si parlava affatto. E quindi basato sulla analisi degli istituti di diritto costituzionale così come questi erano stati delineati nel 1948 e come la giurisprudenza della Corte costituzionale, le convenzioni e la prassi, li ha adattati in questo lungo periodo di tempo. Nondimeno l'accelerazione in questo anno del processo di riforma ha reso necessaria una qualche integrazione. Questo in verità non tanto allo scopo di fornire un aggiornamento "dell'ultima ora" sul processo de iure condendo, quanto perché il dibattito sulla ritenuta necessità della modifica costituzionale si è ormai molto sviluppato anche a livello di opinione pubblica, ed è comunque in corso di approvazione un disegno di legge di revisione. Mi è quindi sembrato necessario fornire agli studenti alcuni elementi di riflessione sulle linee direttrici della riforma e su alcune questioni che questa pone.
"Gli anni 2016 e 2017 hanno sancito alcune svolte - non necessariamente positive - nel diritto costituzionale. La non approvazione della riforma costituzionale ha avuto indirettamente impatto sull'approvazione di una nuova legge elettorale. Dopo quasi un quindicennio di un sistema elettorale con forti correzioni in senso maggioritario, la nuova legge elettorale approvata nel 2017, poco prima dello scioglimento delle Camere, sancisce un ritorno al sistema proporzionale. Gli effetti complessivi sulla forma di governo - immaginando una stabilità tutta da verificare di questo nuovo sistema normativo - dovranno evidentemente ancora verificarsi. Qualche conseguenza tuttavia è immaginabile sin da adesso, e di questo rilevante cambiamento si è voluto dare conto con un paragrafo dedicato alla storia del sistema elettorale italiano e ai possibili effetti della nuova legge. Anche la giustizia costituzionale ha presentato alcune novità, con conseguente bisogno di sistematizzazione. Dopo due sentenze di accoglimento da parte della Corte sulle leggi elettorali, il controllo su questa categoria di leggi pare ormai presentare caratteristiche particolari rispetto allo schema tipo del giudizio incidentale. Anche di questa novità si è voluto dare conto in un apposito paragrafo. Vi sono poi aggiornamenti giurisprudenziali necessari e di rilievo, ma che, in assenza di una loro ripetizione e stabilizzazione, non presentano ancora i tratti per imporre una differente sistematizzazione delle categorie sino ad ora utilizzate. Si tratta in particolare del c.d. caso "Taricco", relativo ai controlimiti e della recentissima sentenza della Corte costituzionale n. 269 del 2017, con la quale la Corte ha sostenuto che il contrasto tra legge italiana e norme poste nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea non dà luogo a disapplicazione della legge quanto invece alla sollevazione della questione di costituzionalità. In queste - ed altre - sentenze della Corte costituzionale, si coglie una posizione differente, rispetto al passato, nel c.d. dialogo tra le Corti nel sistema multilivello di tutela dei diritti. Tuttavia, poiché questo è innanzi tutto un manuale dedicato agli studenti, si è preferito attendere un eventuale consolidamento di questa linea interpretativa, prima di mettere mano a modifiche sostanziali di impianto sul sistema delle garanzie sovranazionali." (dalla premessa)
"Riferiscono persone vicine al Presidente Giorgio Napolitano che egli, negli anni del suo mandato, cercava suggerimenti e informazioni sull'estensione dei suoi poteri e sui modi corretti del loro esercizio leggendo frequentemente la voce 'presidente della Repubblica' scritta per 'L'enciclopedia del diritto' da Livio Paladin. È questa una notizia che riesce utile per aprezzare la riproposizione in edizione riveduta e corretta del 'Diritto costituzionale' di Livio Paladin, che Ludovico Mazzarolli e Dimitri Girotto si sono assunti generosamente il compito di curare." (Dalla prefazione di Sergio Bartole)
Il testo è aggiornato ai più importanti avvenimenti istituzionali degli ultimi mesi, e in particolare:
- che cos'è accaduto nell'Unione Europea dal "whatever it takes" al New Generation EU
- il PNRR dal Governo Conte II al Governo Draghi
- la stabilizzazione della prassi "Cappato" con la sospensione del giudizio di merito della Corte costituzionale
- le regole sull'interpretazione
- i diritti delle nuove generazioni
- nuovi nodi nel filo rosso in tema di pandemia da Covid-19
L'aggiornamento di quest'anno dà conto degli eventi politici, che l'edizione precedente descriveva sino alle dimissioni del Governo Draghi. Quindi si descrivono gli esiti delle elezioni del 2022 e della formazione del nuovo Governo. Si è deciso di mantenere, un po' semplificandola, la narrazione delle elezioni, della formazione dei Governi e delle loro dimissioni a partire dagli anni '90, perché crediamo utile agli studenti, che quelle vicende non hanno vissuto né, probabilmente, conoscono attraverso altri canali, capire attraverso quali tortuosi passaggi il sistema istituzionale è giunto all'assetto attuale. Siamo convinti che qualche pillola di storia costituzionale recente sia indispensabile per studiare la "forma di governo" italiana. Si è introdotta anche una breve spiegazione della c.d. autonomia differenziata, dato che di essa sarà inevitabile sentire molto parlare, essendo diventato argomento "divisivo" ma rientrante nel programma di governo. Inoltre si è proceduto alla costante opera di aggiornamento dei dati, correzione dei refusi e semplificazione della scrittura delle pagine la cui rilettura ha fatto avvertire eccessi di complessità e di inutile pesantezza. Quanto al sito, le innovazioni preannunciate nelle edizioni precedenti sono ormai consolidate: il sito ospita una sezione che può essere autonomamente gestita dai docenti che adottano il manuale e che possono usarla per offrire ai propri studenti dispense, registrazioni di lezioni, esercizi, simulazioni di esami, materiali, ecc.; sono rese disponibili in un canale You Tube una serie di introduzioni metodologiche che aiutano gli studenti a meglio capire come studiare, offrendo loro una chiave di lettura del tema che stanno per affrontare. È un esperimento che sembra dare buoni frutti e incontrare l'approvazione di molti studenti: va a sommarsi agli altri "servizi" che il sito offre da sempre ai suoi utenti, cioè agli studenti. Altre importanti innovazioni sono in corso di realizzazione: l'intento è di portare una grande innovazione nelle metodologie dello studio della materia.
Non è raro nel nostro tempo sentir parlare di dissoluzione dello Stato, come se fosse in atto una revisione radicale di vecchi concetti e si profilassero nuove formule di aggregazione sociale. Questo senso di dissoluzione si accompagna nel mondo occidentale con annunci e con formule del genere di fine della storia o di post-modernità che vanno assai oltre il più delimitato profilo dello Stato, non sembrano avere contenuti concettuali molto precisi, ma sono sicuramente tali da ingenerare un senso di indistinto pessimismo; nel nostro paese a questo senso di dissoluzione si aggiunge il disagio che deriva dalle frequenti analisi sconsolate relative alle disfunzioni dei nostri apparati pubblici. Si tratta di un quadro negativo che non sembra diffuso soltanto nei media della grande comunicazione, ma che spesso viene avvertito e descritto dagli studiosi del diritto pubblico. Così può quasi sembrare un andare felicemente controcorrente la pubblicazione di una ampia e solida trattazione del nostro diritto costituzionale nella quale non vengono messe in dubbio le istituzioni ed i procedimenti che vengono descritti.
Un manuale di Diritto costituzionale serve anzitutto agli studenti che devono affrontare uno dei primi "scogli" del loro percorso universitario. Ma è un testo che continuerà ad accompagnare chi prosegue negli studi giuridici ed oltre, nella sua vita professionale. Per questo l'opera è stata concepita come uno strumento a più strati: quello basilare, fatto dei concetti fondamentali, e quello più approfondito, con i contenuti presenti nelle "finestre". L'ambizione che ha guidato la scrittura del libro e ha indotto ad aggiornarlo ogni anno da venticinque anni è di aiutare gli studenti a studiare e, auspicabilmente, di suscitare in loro interesse per la materia. La svolta dei venticinque anni è stata l'occasione per compiere scelte molto radicali. A parte un riordino dei temi sviluppati nel testo, si è integrato il libro con la componente online, che - oltre agli approfondimenti - presenta contenuti nuovi, tra cui mappe concettuali e quiz, che ben si adattano ai diversi "stili" di apprendimento degli studenti di oggi.