
Una riflessione sui caratteri che oggi contraddistinguono le diverse forme di "spettacolo musicale", condotta da più punti di vista con l'obiettivo di metterne in luce le peculiarità e di evidenziare gli elementi che caratterizzano la loro ricezione. Dall'indagine sull'attualità del passato applicata a un repertorio costituito per definizione da musica "sulla scena" come quello del melodramma, alla situazione attuale di questo stesso repertorio nell'ambito del consumo culturale nel nostro paese; dall'analisi dei luoghi comuni relativi all'assenza di teatro musicale contemporaneo dai cartelloni italiani, ai caratteri specifici del connubio tra teatro musicale ed elettronica. Senza trascurare le altre forme di spettacolo musicale, a partire dalla danza che, nel corso del Novecento, ha moltiplicato il senso del legame tra l'elemento musicale e quello gestuale, per giungere alla più recente ma quantomai raffinata forma di rappresentazione musicale incarnata dal videoclip. Il campo in seguito si allarga, affrontando sia la spettacolarizzazione del rock - indagata attraverso la valutazione della mediazione tecnologica, la definizione dei pubblici e l'individuazione dei significati connessi - sia la tendenza a sradicare le espressioni di musica popolare dalle loro dimensioni originarie per trapiantarle su una scena rappresentativa "altra".
Questo volume intende spiegare in modo chiaro alcuni termini tecnici del linguaggio musicale (alcune sue forme e alcuni suoi generi) al lettore non edotto dei fatti della musica; un lettore che spesso frequenta le sale da concerto o ama ascoltare la musica riprodotta, magari colto, curioso, sensibile, ma nondimeno vittima delle lacune del sistema scolastico italiano, dal quale la musica risulta ancora inspiegabilmente esclusa. Proprio per questo l'autore ha evitato di far ricorso, come invece accade nella maggior parte dei dizionari musicali in commercio, ad altri termini tecnici, puntando invece a una logica di associazioni fra la musica e altri campi del sapere, come la letteratura o le arti figurative.
Uscita in prima edizione nel 1974, da quasi 40 anni la Garzantina della Musica è l'opera di riferimento per gli appassionati, per gli studenti e gli insegnanti dei conservatori e per chiunque voglia avere un repertorio di informazioni sistematiche sull'universo del sonoro. Il dizionario alfabetico abbraccia musica colta, jazz, danza, balletto, musica etnica. Compositori, interpreti, teorici, critici, librettisti: profili biografici e critici dei grandi protagonisti della musica di ogni tempo e paese. Danza, balletto, coreografia: i passi e i grandi nomi, da Balanchine a Petit. Le forme, i generi, gli strumenti, dalla musica antica alle civiltà extraeuropee. Le schede di approfondimento offrono curiosità e divagazioni e mettono a fuoco i legami tra la musica e gli altri saperi (filosofia, mitologia, scienza, arti figurative ecc.).
Nel testo si affrontano le alternative teorico-normative con cui governare la babele multiculturale del mondo contemporaneo. Le difficoltà derivano dal fatto che, in democrazia, il riconoscimento politico della diversità culturale non può che poggiare sull'eguaglianza dei diritti. Secondo i liberali la politica si fonda sull'universalismo delle norme giuridiche e dunque rimane neutrale rispetto alle varie concezioni etiche "private". Secondo i comunitari la politica si fonda invece sulla differenza dei valori etici.
La ricerca ha ampiamente accertato che la matrice del pensiero, del linguaggio e l'impronta relazionale vanno rintracciate nell'esperienza originaria e preverbale del bambino nei primi tre anni di vita. In questo volume, l'autore inquadra la centralità e le potenzialità del corpo (gioco, movimento, gesto, sguardo) come prima dimensione dell'essere psichico ed elemento essenziale nella costruzione del sé, delineando i processi attraverso i quali si dipana l'esperienza corporea del bambino, a partire dalla relazione/diade primaria con la madre. Il testo si rivolge a educatori di nido, psicomotricisti e terapisti, ma anche a chi opera nel sostegno alla genitorialità nella fascia 0-3 anni. Integra in una lettura psicomotoria apporti scientifici e osservazioni concrete, offrendo il modello di un adulto che non anticipa, sovrastimola o si sovrappone al bambino, ma che, con profonda consapevolezza e attenzione, sa stare in ascolto e sintonizzarsi con lui in un dialogo fatto di rispecchiamenti e trasformazioni, dentro contesti e contenitori sicuri e facilitanti.
"Les mots du droit et de la politique" è un manuale destinato a quanti vogliono acquisire una competenza linguistica relativa alla lingua francese di specialità in ambito giuridico e politico. Il volume esamina la struttura costituzionale della Francia, anche alla luce delle importanti novità intervenute nel suo ordinamento. Particolare attenzione è altresì dedicata allo studio delle principali forme di governo contemporanee (Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Spagna, Svizzera, Russia). Ogni singola Unità è strutturata in: brani a carattere giuridico-politico, con approfondimenti linguistici connessi alle tematiche affrontate; verifiche di comprensione del testo; esercizi per testare le competenze grammaticali di base. Con il QR Code nell'ultima pagina è possibile accedere alle risorse online con i file audio delle letture e le soluzioni degli esercizi.
Il volume affronta il tema della motivazione all'apprendimento secondo una prospettiva che vede lo studente artefice della propria costruzione di conoscenze attraverso mezzi di tipo sia cognitivo sia motivazionale. Vengono descritte le principali teorie della motivazione ad apprendere e le relazioni fra motivazione e aspetti strategici, metacognitivi e di prestazione. Sono quindi considerate le modalità di sviluppo delle differenti componenti strategiche e motivazionali dell'apprendimento e le caratteristiche di alcuni stili di motivazione.
Un affresco della situazione del paese tracciato dai sociologi italiani, nella diversità dei loro approcci, empirici e teorici. Il volume, promosso dall'Associazione Italiana di Sociologia, non è destinato agli specialisti ma a un più vasto pubblico di lettori interessati a comprendere la contemporaneità, tra cui i giovani che si stanno accostando alla disciplina: costituisce infatti un'introduzione agile alle recenti acquisizioni della sociologia nelle diverse aree di competenza. Il libro è costituito da una serie di brevi saggi, organizzati in nove capitoli tematici, nei quali una cinquantina di sociologi italiani propone una sintesi dei risultati della ricerca che conduce da anni sulla società nazionale: L'Italia, una e plurale; Le risorse e il territorio; La formazione e la ricerca; La cultura e la comunicazione; L'economia e il lavoro; Le opportunità di vita e i rischi; Gli stili di vita; Le politiche pubbliche; Lo stato e la politica. Il libro si chiude con considerazioni sul contributo storico e attuale della sociologia italiana alla conoscenza della realtà nazionale.
La presente indagine intende evidenziare le radici hegeliane del nichilismo novecentesco, ispezionando la concezione della morte nel suo riverbero sulla concezione dell'esistenza a muovere dalla celebre interpretazione della dialettica hegeliana di signoria-servitù da parte di A. Kojève, per inoltrarsi nella rispettiva configurazione di M. Heidegger e J.P. Sartre, cercando di mostrare parimenti come dalla differente concezione della vita (e della morte) dell'uomo si rifletta la possibilità di una temporalità (nietzscheana) di ripetizione o (kierkegaardiana) di ripresa, e come la speranza cristiana, alimentata dalla cifra della Risurrezione e dalla cultura di Pentecoste, rappresenti veramente la virtù epocale per un'età come la nostra di "passioni tristi" e di un diffuso ripiegamento narcisistico.