
Dalle prime iniziative solidaristiche del '700 ai grandi gruppi cooperativi del mondo contemporaneo: storia, caratteristiche, diffusione di una forma di impresa che opera nel mercato, ma persegue fini mutualistici. I punti di forza e di debolezza rispetto all'impresa capitalistica, la governance, le vicende italiane.
La crisi globale pone sfide inedite all'Europa e richiede un convinto rilancio del processo di integrazione. Il volume guarda all'economia europea da una duplice prospettiva: la prima parte ripercorre le principali tappe dell'integrazione e delinea le caratteristiche e il funzionamento del modello economico e sociale europeo; la seconda ricostruisce l'intreccio dei fattori che hanno portato alla grave crisi internazionale e ne valuta l'impatto sul futuro dell'integrazione. Nel nuovo scenario mondiale, è solo attraverso la definizione di una politica economica adeguata al suo rango di potenza globale che l'Europa potrà rilanciare la crescita all'interno e affrontare le sfide che l'attendono.
Sessantacinque paesi con più di 600 istituzioni finanziarie totalmente islamiche o dotate di uno sportello islamico, circa 500 fondi di investimento: un'industria nata meno di trent'anni fa che sta occupando un ruolo sempre più importante sulla scena internazionale. È un modo diverso di intendere economia e finanza, fatto di pratiche, transazioni e contratti finanziari conformi ai dettami della "shari'a". Nel volume si fa luce sui principi ispiratori e sui meccanismi di questo sistema: dall'evoluzione storica delle strutture economiche e finanziarie del mondo musulmano fino al funzionamento di una banca islamica e alle sue differenze con quelle convenzionali; dalle caratteristiche del mercato islamico dei capitali fino al controverso rapporto col sistema di microcredito.
Dapprima ignorati, poi osteggiati, quindi accolti come benefattori del capitalismo finanziario barcollante, infine colpiti da pesanti perdite nella crisi finanziaria internazionale: i fondi sovrani sono saliti alla ribalta dell'opinione pubblica con investimenti eclatanti in aziende degli Stati Uniti e dell'Unione Europea. I paesi del Golfo, Singapore, Cina, Libia, Russia, nonché la Norvegia, grazie ai loro ingenti surplus energetici e commerciali, sono i principali protagonisti di questo scenario. Come nascono i fondi sovrani? Quali sono le loro strategie di investimento? Con quali conseguenze sul piano geopolitico? Come si sono mosse le istituzioni internazionali per incentivarne la trasparenza? Il volume risponde a questi interrogativi offrendo un quadro aggiornato del fenomeno.
Quella che un tempo era la cenerentola dei servizi pubblici è diventato uno dei problemi più pressanti del nostro tempo. Oggi i rifiuti evocano veleno e distruzione dell'ambiente; ogni italiano ne produce circa 1 kg e mezzo al giorno, di cui una buona parte finisce in discariche in via di esaurimento, quantità crescenti ma insufficienti vengono recuperate, e altre fanno perdere le tracce in modi alquanto sospetti. Tuttavia, gestire i rifiuti in modo corretto si può: richiede una strategia complessa, volta a ridurre le quantità da smaltire e il loro potenziale nocivo, coinvolgendo il sistema produttivo e responsabilizzando i cittadini. Ma servono anche soluzioni tecnologiche efficienti che permettano di gestire quei rifiuti che comunque non si potranno riciclare.
Un'economia sommersa che secondo le stime Istat assorbe circa 250 miliardi di euro, ovvero il 17% della ricchezza nazionale, un fenomeno di massa legato anche alle disfunzioni dell'amministrazione pubblica e alla struttura del nostro sistema produttivo, nonché alla cultura e alla storia del nostro paese. Il volume espone tutto quello che si sa su un secolo di evasione fiscale in Italia: chi, come, quanto, perché, e indica i possibili rimedi a questo grave problema economico e sociale.
Alessandro Santoro insegna Scienza delle finanze e Politica economica nell'Università di Milano-Bicocca, ed è stato esperto tributario al ministero delle Finanze dal 1999 al 2004 e dal 2006 al 2008. Le sue pubblicazioni scientifiche riguardano in particolare i temi della tassazione, dell'evasione e della disuguaglianza.
Che cos'è la corporate governance e perché è importante? Come si governa l'impresa moderna, grande o piccola, privata o statale, locale o multinazionale? Quali sono le relazioni tra proprietari, dirigenti e amministratori? Qual è il ruolo degli azionisti e dei mercati finanziari nel monitorare i comportamenti dei dirigenti? Gli autori del volume rispondono a queste domande spiegando i benefici della corporate governance per l'economia ed esaminando anche alcuni degli scandali più noti degli ultimi anni in Italia e all'estero. Uno snodo fondamentale per capire l'economia contemporanea, le differenze tra sistemi economici e ridurre il rischio di una nuova crisi globale.
Alessandro Goglio è economista senior all'Ocse a Parigi. Andrea Goldstein è economista senior all'Ocse a Parigi. In questa collana ha già pubblicato "Globalizzazione e sviluppo" (con F. Bonaglia, II ed. 2008) e "Le multinazionali" (con L. Piscitello, 2007).
Tra gli economisti c'è chi pensa che il mercato sia in grado di risolvere tutti i problemi, ma tra la gente comune, i politici, gli intellettuali sono moltissimi quelli che lo guardano con sospetto se non con ostilità. In realtà il mercato è un meccanismo potente e delicato che deve essere compreso per essere apprezzato, e che ha bisogno di regolazione e manutenzione per funzionare bene. Questo volume, ripresentato in edizione aggiornata, ne descrive e spiega il funzionamento a partire da esempi tratti dalla vita quotidiana, e allarga la trattazione al commercio internazionale e ai mercati finanziari, sottolineando come sia l'interazione tra scelte private e regole collettive a consentire al mercato di generare benessere e anche, a volte, a farlo entrare in crisi.
Giuseppe Bertola insegna Economia politica ed Economia del lavoro nell'Università di Torino. Economista apprezzato anche a livello internazionale, ha pubblicato per il Mulino "Europa, un'agenda per la crescita. Rapporto Sapir" (con altri autori, 2004).
Sorto nel 1995 per governare e sviluppare il commercio internazionale il Wto è stato il principale bersaglio della protesta no global, ma ha saputo dimostrate tutta la sua efficacia mantenendo i mercati mondiali aperti durante una delle più gravi crisi finanziarie degli ultimi decenni. Ma come funziona realmente il Wto? Oltre a fornire un profilo complessivo di questa importante istituzione il volume, ripresentato in edizione aggiornata, discute costi e benefici di una politica commerciale non protezionistica, illustra le richieste avanzate dai paesi poveri e dalle Ong, spiega lo stallo del round di Doha e la crescita degli accordi commerciali conclusi al di fuori del Wto. Un quadro che evidenzia anche i rischi e i pericoli di una sua perdita di rilevanza sulla scena internazionale.
Antonio Parenti è capo unità aggiunto per le relazioni con l'estremo oriente alla Direzione generale del commercio della Commissione europea. E' autore di numerosi saggi in tema di commercio internazionale.
L'economia mondiale si è sviluppata nel secondo dopoguerra grazie alla grande disponibilità dei combustibili fossili senza che si tenesse conto né del vincolo di scarsità, né dell'impatto sull'ambiente che la loro combustione comporta. Oggi ci troviamo costretti a ripensare le scelte di approvvigionamento energetico. Nel volume, un viaggio nel mondo dell'energia e delle tecnologie del consumo per comprendere come sia possibile limitare i costi di famiglie, imprese e pubblica amministrazione, migliorando l'efficienza energetica della nostra economia e senza precludere la crescita economica
Un'economia di mercato non potrebbe esistere senza le banche. Esse svolgono le funzioni essenziali di fornire mezzi di pagamento, amministrare il risparmio delle famiglie, finanziare gli investimenti delle imprese. Funzioni decisive in un contesto in cui l'innovazione e la concorrenza internazionale stanno ridisegnando la struttura del nostro sistema produttivo. Con le riforme degli anni '90 le banche italiane, dopo una lunga stagione di controllo pubblico, si sono rinnovate cimentandosi con il mercato. La crisi del 2008 e la fase drammatica in cui versa l'economia italiana le stanno mettendo a dura prova.
Un lusso che non possiamo più permetterci, per alcuni. Un pilastro a tutela dei diritti e dell'accesso ai beni comuni, per altri. I welfare state sono esperienze squisitamente nazionali, esposti alle sfide della crisi e della globalizzazione, ma anche delle trasformazioni demografiche e culturali. Questo libro ci spiega come sono nati e come si sono sviluppati, dando forma a modelli diversi di cittadinanza. L'accesso ad un reddito minimo, all'assistenza sanitaria e alla pensione, la protezione dalla disoccupazione, l'organizzazione del sistema scolastico e dei servizi per l'infanzia, le politiche di conciliazione famiglia-lavoro definiscono infatti sistemi di diritti e di risorse fortemente differenziati anche all'interno del contesto europeo.