
Il venir meno della promessa del lavoro per tutti (mito degli anni Cinquanta) e l'affermarsi di condizioni lavorative saltuarie pone il problema di come assicurare a tutti condizioni di vita dignitose. Il tema è quello del "reddito garantito" o "reddito di cittadinanza" o "basic incom", cioè di un reddito minimo assicurato dallo Stato in mancanza di attività lavorativa. La soluzione, molto discussa a livello teorico, è oggi adottata in tutti i paesi europei eccettuate l'Italia, la Grecia e l'Ungheria. In Italia c'è una sola sperimentazione, prevista da un decreto legislativo del 1998, ormai abbandonata nel tempo. Sui fondamenti etici e politici del reddito di cittadinanza, sulle realizzazioni in Europa e sulle possibilità in Italia, fa il punto il volume di Giuseppe Bronzini, magistrato, autore di numerose pubblicazioni in materia.
L'Europa rappresenta da almeno tre generazioni un sogno di pace, benessere, solidarietà e democrazia post-nazionale. Eppure, dallo scoppio della crisi del 2008 in poi, la gestione dell'UE ha assunto dei tratti quasi da incubo, dando man forte all'avanzata dei movimenti euroscettici in tutto il continente. Le procedure democratiche hanno lasciato il posto al "diritto d'emergenza", sempre più decisioni sono state prese dai capi di Stato e dalla Troika, che ha imposto a tutti i paesi in difficoltà le famigerate misure di austerità. Partendo da questo quadro, i due autori riportano il dibattito che ha avuto luogo soprattutto in Germania, dando voce alle proposte per un'Europa diversa di intellettuali quali Habermas, Streeck, Beck, Balibar, Offe e Bauman, ma accogliendo anche le istanze dei movimenti sociali, ai quali attribuiscono un ruolo chiave nella spinta al rinnovamento europeo. L'obiettivo è l'abbandono del nazionalismo e il rafforzamento del potere democratico sovranazionale. In altre parole, salvare il sogno e dargli concretezza.
Come nasce il "caso Fiat"? Cosa ha determinato la più grave crisi del maggiore gruppo industriale privato italiano? Seguendo il filo rosso delle strategie dell'industria torinese, cerca di rispondere a queste domande Gino Scotti, che per oltre quindici anni ha ricoperto ruoli importanti nelle Direzioni del Gruppo Fiat.
Il made in Italy è ora per molti una bandiera da salvare. Ma poi chi lo fa veramente? Cosa c'è dietro tanti proclami? In questo libro un faccia a faccia con l'imprenditore e stilista bolognese Carlo Chionna, che attraverso la sua storia spiega quante poche verità ci siano in tanti prodotti che sventolano la bandiera del made in Italy. Un provocatorio confronto su come si produce in Italia, sull'etica dell'industria, il racconto di un piccolo miracolo italiano, su come si può arrivare in alto contro tutto e tutti partendo da un'idea geniale.
Approvvigionarsi di risorse finanziare al di fuori del credito bancario oggi è davvero possibile. In più, senza dover fornire in via prioritaria le tradizionali garanzie e sicuri che nessuno chiederà un rientro anticipato del prestito prima della scadenza pattuita. I minibond consentono tutto questo e, per giunta, offrono agevolazioni fiscali e una visibilità internazionale, perché sono prestiti obbligazionari quotati in Borsa Italiana dedicati alle piccole, medie e grandi imprese anche non quotate. Questi strumenti di finanziamento, innovativi e personalizzati, consentono di poter programmare un progetto imprenditoriale valorizzandone al massimo le potenzialità.
Dal 20 luglio 2020 è vigente il nuovo Regolamento di Borsa Italiana che consente alle PMI e alle startup di quotarsi nell'AIM Italia. Per un'impresa raggiungere il mercato fnanziario con una procedura semplifcata signifca approvvigionarsi di liquidità tramite capitali di rischio,conquistare una visibilità internazionale, essere più patrimonializzata e competitiva. L'apertura dell'assetto societario al mercato dei capitali a partire da un minimo del 10% del flottante è, allo stesso tempo, una sfida di cultura aziendale e un'opportunità finanziaria e manageriale. Chi può accedere e beneficiare delle condizioni agevolate dell'AIM Italia di Borsa Italiana sono soprattutto le molte PMI e startup aventi prodotti e servizi d'eccellenza richiesti in Italia e all'estero. La maggiore e temuta competizione globale può rivelarsi un'inedita occasione di sviluppo e prosperità per il Made in Italy se fronteggiata sui mercati finanziari, a partire dall'AIM Italia di Borsa Italiana. Seguendo un iter professionale, molte imprese hanno le potenzialità per evolversi da una gestione di tipo familiare ad un'altra di impostazione manageriale per massimizzare il valore e la redditività. I mercati finanziari sono sempre più ricchi di liquidità, l'equity e il private debt non hanno i vincoli bancari di Basilea 3, ma ancora oggi sono troppo poche le società italiane quotate su cui investire. Per tutte le imprese negoziate nell'AIM Italia l'andamento dei prezzi è un parametro sintetico attestante la loro solvibilità, capitalizzazione e competitività. Le tecniche finanziarie unite allo story telling sono utili per attrarre nuovi capitali, per attivare nuovi business scalabili, per incrementare la marginalità delle attività già intraprese.