
«Non è certo dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dal fatto che essi hanno cura del proprio interesse». Così scriveva nel 1776 Adam Smith, il padre dell’economia moderna. Da allora ci sentiamo ripetere che è l’egoismo a muovere il mondo; tutto – oggetti, persone, idee – è misurato sulla base di un unico metro, il mercato, ma le conseguenze estreme di questa fede cieca nell’Homo œconomicus sono ormai da tempo sotto gli occhi di tutti.
C’era però qualcuno che lavorava per Adam Smith, e non per egoismo: sua madre. Per l’economia il suo lavoro, come quello che le donne hanno sempre svolto dentro le case, in famiglia e nelle proprie comunità, non è mai esistito. Il lavoro femminile non viene calcolato nel Pil; eppure è difficile immaginare cosa sarebbe dello sviluppo, della crescita, del benessere e del Pil senza di esso.
In questo libro provocatorio e irriverente, aggressivo e ironico, Katrine Marçal attacca la base stessa del più tenace mito del nostro tempo, quello della «mano invisibile» dell’economia, mettendo finalmente nella giusta luce l’importanza del «sesso invisibile».
Era la fine degli anni '80 e già allora una voce insistente lo ripeteva, quasi fosse una litania: ce lo chiede l'Europa, ce lo chiede l'Europa. In realtà qualcuno, in Italia, ci stava pensando già da un po'. Il sistema bancario italiano andava privatizzato. Stop con il controllo pubblico, via le mani dello Stato dal credito. Le banche dovevano trasformarsi in società per azioni, pronte ad aprire le loro porte ai freschi capitali europei, al mercato... Ecco la prima inchiesta sul potere delle fondazioni bancarie.
Dopo "Breve storia del futuro" e "Scegli la tua vita!", Jacques Attali rinnova del tutto il suo sguardo sui prossimi vent'anni, alla luce delle nuove conoscenze - accumulate nei domini della scienza, della demografia, dell'ideologia, della geopolitica, dell'arte - sulle minacce e le possibilità del momento presente. Indagando in mille campi sui «segnali deboli» che preparano il futuro, Attali arriva a conclusioni radicali e sorprendenti su quel che ci attende e soprattutto su quel che potremmo fare. Perché, se è vero che molte nubi si addensano all'orizzonte, non mancano i mezzi per costruire un mondo più sereno, per evitare che la collera e la rabbia si trasformino in violenza planetaria, per sfuggire alle minacce climatiche, al terrorismo, alla degenerazione tecnologica. A condizione di comprendere che il modo migliore di riuscirci, di realizzare le nostre potenzialità è aiutare gli altri a divenire sé stessi, a scegliere la propria vita, a sostituire l'egoismo irrazionale e suicida con un altruismo lucido. Così potremo dire: "Finalmente dopodomani!".
Papa Francesco ha recentemente invitato 500 giovani imprenditori ed economisti di tutto il mondo ad incontrarsi ad Assisi, per dialogare e confrontarsi sul sistema economico attuale, colpevole di consumare senza criterio le risorse naturali, di sfruttare i lavoratori e di accrescere il divario tra nazioni ricche e povere. Il papa ha intenzione di proporre un patto con questi imprenditori per una nuova visione di economia chiamata “The Economy of Francesco”. Ma di cosa si tratta? È possibile stabilire un legame tra una tale visione di sviluppo e il pensiero economico francescano? Grazie al contributo di un frate minore, di un terziario francescano e di esempi imprenditoriali, il testo offre piste di riflessione e strumenti utili per chiarirsi le idee su un argomento più che mai attuale.
L'inchiesta è volta a dimostrare che il debito che strangola gran parte del mondo è sopratutto una finzione ideologica al servizio della ricchezza e del potere, priva di alcuna legittimazione o valore morale. Le 50 domande spiegano come si è formato il debito, chiariscono il ruolo delle forze in gioco, svelano la rete che intrappola i Paesi in via di sviluppo e le possibili vie per liberarsene.
"Immagini a colori di tutte le copertine. Offriamo ai lettori e ai loro amici librai e bibliotecari queste pagine, fatte di parole, numeri, date, immagini, indici e rimandi. Per noi sono anche fatte di volti, storie, vicende, amicizie, memorie. Ci auguriamo in questo modo di restare ancora "insieme": per poco o per tanto tempo non sta solo a noi deciderlo. In ogni caso questo volume aiuterà la memoria, nostra e di altri accanto a noi e dopo di noi. 'insieme': per poco o per tanto tempo non sta solo a noi deciderlo."
DIVERSE SONO STATE LE VARIAZIONI INTERVENUTE NELLA SOCIETA IN QUESTI ULTIMI VENT ANNI. IL LIBRO NE TIENE CONTO IN PARTICOLARE PER LE RIPERCUSSIONE CHE QUESTE HANNO PROVOCATO NELLA QUESTIONE DEL MEZZOGIORNO. DISPONIBILE DA SETTEMBRE IL CRINALE TRA GLI ANNI '80 E GLI ANNI '90 PUO`ESSERE CO NSIDERATO UN PUNTO DI PASSAGGIO STORICO PER LA QUESTIONE DEL MEZZOGIORNO. IL SEMPRE MAGGIORE INSERIMENTO DEL NOSTRO PAESE IN EUROPA, GLI EFFETTI DI TANGENTOPOLI, I MUTAMENTI PROFONDI NELLA VITA POLITICA DEL PAESE, SONO ALCUNI DEI MOTIVI CHE HANNO PROVOCATO UN BRUSCO MUTAMENTO DI PERCORSO DELLA VICENDA MERIDIONALE. IN PRIMO LUOGO INFATTI ESSA RISCHIA DI SMARRIRE LA SUA STESSA IDENTITA ED ENTRA NELL'AMBITO DEI PROBLE MI DELLE AREE SVANTAGGIATE EUROPEE. LE POLITICHE PER MOLTI ANNI DESTINATE AL SUD, ANDATE PROGRESSIVAMENTE PERDENDO DI EFFICACIA, QUANDO NON DIVENUTE CAUSA DI EFFETTI NEGATIVI, VENGONO MENO E SONO SOSTITUITE DA QUELLE DI AMBITO COMUNITARIO DESTINATE, CERTO, IN PRIMO LUOGO ALLE REGIONI A MAGGIORE DIVARIO COME QUELLE DEL SUD, MA ANCHE A TUTTE LE AREE AD INSUFFICIENTE SVILUPPO O IN CRISI INDUSTRIALE DEL CENTRO NORD. SONO TUTTI SPUNTI CHE IMPONGONO UN SEVERO RIPENSAMENTO DEI PROBLEMI IN GRAN PARTE NUOVI CHE TRAVAGLIANO IL NOSTRO SUD, NELL AMBITO DEL QUALE LA SICILIA OCCUPA UN POSTO DI PRIMO PIANO PER DIMENSIONI GEOGRAFICHE, TRADIZIONI STORICHE E LETTERARIE, COMPLESSITA DI UNA CONDIZIONE CIVILE E UMANA.
Nella societa contemporanea l'uomo e rappresentato sempre piu come individuo e il suo lavoro come opera accessoria rispetto all'identita del singolo. In tale contesto e possibile il riconoscimento della dignita umana del lavoro? O il lavoro e destinato ad essere infinitamente demoralizzato"? "
Qual è il ruolo giocato dall'informazione negli ultimi anni? È questa la domanda da cui si parte per capire il peso dei media in campo economico. Vizi e virtù di una professione che si propone di raccontare i fatti in modo chiaro e completo, in grado di condizionare i comportamenti sociali. Se l'occhio di bue dell'informazione non avesse illuminato la crisi e non l'avesse spiegata ad ogni cittadino, questa sarebbe finita nell'oblio e diventata ancora più drammatica e pericolosa. L'informazione è dunque anche e soprattutto uno strumento di alfabetizzazione per rendere consapevoli i cittadini e i loro comportamenti. Offrire la "cassetta degli attrezzi" per comprendere e utilizzare le misure che possono aiutare a superare la crisi significa incidere sulla realtà, sul passaggio dalla crisi finanziaria alla ripresa economica. Un'analisi che ci porta verso una nuova Europa: riorganizzazione della politica, della pubblica amministrazione, del bilancio dello Stato, delle attività produttive pubbliche e private e soprattutto di un sistema di Welfare "europeo" che non viva l'interesse nazionale come un limite. Un'agenda politica che supera i confini nazionali e che scavalcando le barriere delle ideologie guarda davvero al bene comune di tutti. Con la premessa di Antonio Catricalà e la prefazione di Alberto Quadrio Curzio.
Questo libro analizza la particolare relazione uomo-strumento che si è affermata nel contesto della società industriale.
Un'economia del "vivere bene", fondata su valori non misurabili con il metro della quantità: la cultura, il paesaggio, le valenze simboliche, l'eco di uno stile di vita, i richiami dell'immaginario, la creatività, la storia. Il libro intende dar voce a questa Italia. Venticinque storie emblematiche, avventure di successo come, per fare solo un esempio, la Technogym di Alessandro Neri che, da un garage in provincia di Cesena, è riuscita a imporre nel mondo il passaggio culturale dal fitness al wellness, insegnando agli americani come tenersi in forma.