
Nuova edizione a cura di Giulio Colombi
DESCRIZIONE: «Ogni teorico dell’economia e della sociologia, per aver chiaro il valore dei princìpi sui quali pensa di dover costruire la sua teoria, dovrebbe domandarsi che cosa dicano la metafisica e l’etica intorno alla solidità delle sue idee. Cadranno allora molti preconcetti, anche sul medioevo, arrivando forse alla persuasione che gli Scolastici, e san Tommaso in particolare, non furono estranei ai problemi sociali ed economici; ché anzi, molti furono risolti da essi con una grande, persuasiva chiarezza. Per questo l’autore ha creduto che fosse opera utile l’esporre per sommi capi la dottrina tomistica del superfluo.
La dottrina di san Tommaso infatti, sia pur pensata e scritta da vari secoli, appare all’autore nella risoluzione degli odierni problemi sociali ed economici di grande vitalità, perché fondata su una sicura soluzione dei problemi metafisico ed etico».
(dalla Prefazione)
COMMENTO: Una sintesi molto chiara del concetto di superfluo come è presentato nell'opera di San Tommaso. Un'esposizione che aiuta a vedere la problematicità filosofica di un concetto del quale abbiamo esperienza quotidiana.
Il volume offre un’analisi ampia e rigorosa della finanza pubblica, considerata luogo di indagine di saperi disciplinari che troppo spesso comunicano poco tra loro (economia pubblica, scienza delle finanze, diritto finanziario e tributario, ragioneria e contabilità pubblica).
Curatori e Autori hanno inteso orientare la propria indagine sul complesso degli atti economici e giuridici che lo Stato e gli altri enti territoriali politici pongono in essere in ordine all’acquisizione, all’amministrazione ed all’erogazione di mezzi finanziari ai fini del perseguimento dei loro fini ed obiettivi (sia sul versante dell’entrata che della spesa).
L’opera, per le riflessioni scientifiche contenute, appare particolarmente preziosa per studenti e studiosi, per l’esperienza professionale dei decisori politici e degli amministratori pubblici e per i dirigenti e funzionari di uffici finanziari, oltre che per coloro i quali si avvicinano alle diverse discipline coinvolte, in vista di prove concorsuali (magistratura contabile, amministrazioni finanziarie, enti locali).
Il presente volume costituisce uno strumento per la preparazione alla prova preselettiva e scritta del concorso per 17 esperti con orientamento nelle discipline giuridiche e 15 esperti con orientamento nelle discipline giuridiche. Il volume si compone, inoltre, per ciascuna materia trattata teoricamente, di una sezione finale dedicata alle batterie di domande a risposta multipla che prevedono quattro opzioni di soluzione fra le quali viene indicata la risposta corretta. Completa il volume l'innovativo simulatore online con il quale è possibile esercitarsi con batterie di domande a risposta multipla, aventi ad oggetto ciascuna delle materie oggetto del volume, consultabile con apposita password presente nel retro del volume.
Il Compendio di econometria, di AA.VV., si inserisce nella collana "I Compendi d'Autore", destinata a chi si appresta alla preparazione degli esami orali per l'università, per Avvocato, per il concorso di Magistrato e per i concorsi pubblici. Il volume fornisce una analisi completa e, tuttavia, sintetica e schematica, della disciplina, degli istituti di parte generale e speciale, con segnalazione anche della giurisprudenza più significativa illustrata in appositi Focus. Il Compendio è stato redatto per agevolare una rapida memorizzazione con l'esposizione "per punti" delle principali tesi emerse in dottrina e in giurisprudenza sulle questioni più problematiche: è frequente, inoltre, l'uso di grassetti e corsivi per i concetti-chiave di ogni singolo istituto; consente, infine, di saggiare il livello di preparazione, fornendo, per ciascun capitolo, le domande più probabili e ricorrenti su cui è utile che gli aspiranti avvocati, magistrati, funzionari e dirigenti si esercitino. Nella stessa Collana: Diritto civile, Diritto amministrativo, Diritto processuale civile, Diritto processuale penale, Diritto amministrativo. Analisi della disciplina e degli istituti- Domande formulate agli esami universitari e di Avvocato, Magistrato e ai Concorsi pubblici.
Aggiornato a
- L. 160/2019 (legge di bilancio per il 2020)
- D.L. 124/2019 (decreto Fiscale)
- D.M. 1 agosto 2019 e 11 novembre 2019
- Ultimissima giurisprudenza 2019-2020
La lettura e l'analisi delle nuove superpotenze asiatiche, le interpretazioni economiche e politiche del presente e del futuro di Cina e India, sono state negli ultimi anni numerose ma tutte provenienti da un punto di vista occidentale. Formule come «Cindia» o «la speranza indiana» hanno introdotto un dibattito di grande importanza e popolarità, ma allo stesso tempo hanno evidenziato il limite di una comprensione incapace di colmare la distanza culturale e conoscitiva da una realtà radicalmente nuova e diversa.
Prem Shankar Jha esamina dall'interno i rapporti tra lo sviluppo economico e le trasformazioni politiche e sociali in Cina e India, i conflitti scatenati dal mercato, le prospettive di successo o di fallimento dei rispettivi paesi nel progettare la propria strada verso il futuro. Lo studioso indiano discute e smentisce una serie di luoghi comuni, prima fra tutti l'idea che India e Cina siano in competizione fra loro per dominare il resto del XXI secolo, o per dettare l'agenda dello sviluppo globale. Un'idea alimentata e sostenuta dai media internazionali che amano raccontare l'arrogante e determinata consapevolezza dei nuovi imprenditori di Delhi e Mumbai e la crescente irritazione da parte della leadership cinese verso i successi indiani.
Nel cuore polemico del libro è soprattutto la profezia, diventata moneta comune tra gli economisti e i politologi occidentali, che vuole i due paesi destinati a dominare l'economia globale da qui a cinquant'anni, in base alla loro attuale traiettoria di sviluppo. Prem Shankar Jha mostra come questa eventuale supremazia non si possa dare affatto per scontata, perché entrambe le nazioni sono ancora nelle fasi iniziali della trasformazione da società pre-capitalistiche a società capitalisticamente mature. Una transizione che non prevede dei cambiamenti solo nelle configurazioni economiche ma una profonda ristrutturazione delle relazioni politiche e sociali. Una mutazione che si può a ragione definire epocale, poiché ha bisogno della distruzione del vecchio mondo, della rottura di antichi legami e della stesura di regole innovative, in un processo che genera nuovi vincitori e centinaia di migliaia di nuovi sconfitti, senza dare alle istituzioni sociali il tempo di adattarsi. Con il rischio di una metamorfosi violenta, come in modo analogo ci ha già dimostrato l'evoluzione capitalistica del XX secolo in Europa, una delle epoche piú cruente e disumane della storia dell'umanità.
Prem Shankar Jha ha studiato filosofia, politica ed economia a Oxford, ha lavorato dal 1961 al 1966 per le Nazioni Unite a New York ed è poi tornato in India, dove ha collaborato come editor e giornalista alle pagine del Hindustan Times, del Times of India, dell' Economic Times e del Financial...