
Visioni, interpretazioni, riflessioni e pareri per comprendere se ancora oggi l'arte, la cultura e il turismo sono da considerarsi dei settori strategici nei quali investire.
La battaglia tra Islam e capitalismo è un pamphlet pubblicato in Egitto nel 1952, a pochi mesi dal colpo di Stato che avrebbe visto salire al potere il colonnello Nasser. La prima parte dell'opera rappresenta un esplicito j'accuse contro le forze politiche responsabili, secondo l'autore, della crisi economica e delle sperequazioni sociali imperanti nel paese durante il secondo dopoguerra. Nella seconda parte, Qutb delinea i tratti essenziali di un sistema sociale, economico e politico che dipinge come alternativo e migliore rispetto al capitalismo e al comunismo: "la "terza via" dell'Islam".
Accountability, trasparenza, governance: termini che si affacciano oggi anche sul versante dell'amministrazione del patrimonio ecclesiastico. Una loro esatta comprensione si impone per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni, nonché per vincere resistenze culturali alla loro applicazione. La trasparenza va intesa come un meccanismo di responsabilizzazione (accountability) di chi è chiamato a garantire la corretta gestione (governance) del patrimonio ecclesiastico. Lo sviluppo della accountability incrementa la trasparenza dell'organizzazione e dà ragione della governance adottata. Una accountability intelligente non si limita a mostrare dati contabili, ma comporta un'attività di ricerca ed ascolto delle esigenze dei christifideles, di racconto accurato dell'attività intrapresa, anche per fornire indicatori utili per una vigilanza sulla governance.
Uno studio sul bilancio diocesano. Non esistendo una normativa specifica in merito, il presente lavoro intende essere un primo passo in materia economico-contabile tipizzata per l’ente ecclesiastico. La proposta tiene conto delle istanze di trasparenza del pontificato di Papa Francesco come delle esigenze dei soggetti terzi quali fedeli, benefattori ed anche del sistema bancario per la prassi amministrativa che lo caratterizza.
Grazie al progresso tecnologico, la capacità produttiva mondiale ha oggi raggiunto livelli mai sperimentati prima, ma con un carico di costi sociali e ambientali sempre più insostenibili; diviene quindi ancora più dirimente l'interrogativo al centro dell'economia sabbatica che è insito nella parola manna: Cosa è questa abbondanza? È vero miglioramento della qualità della vita per tutti, o ricchezza accumulata? Dopo aver illustrato le fondamenta bibliche dell'economia sabbatica incentrata sulla giustizia sociale, derivante dalla storia della manna e dall'osservanza del sabato, si presenta una riflessione critica sull'economia odierna prospettando un quanto mai necessario circolo virtuoso tra abbondanza di vita e condivisione. Prefazione di Gaël Giraud.
un interessante stimolo progettuale per innovazioni gestionali nelle istituzioni universitarie e di ricerca, coerente con le nuove sfide della competizione per la qualità, dell'internazionalizzazione e dell'efficenza nell'uso delle risorse
In questo volume, con un approccio antropologico e socio-politico gli esperti analizzano il tema di grande attualità dello sviluppo tecnologico.
Nessuno mette il vino nuovo negli otri vecchi: il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi! Allo stesso modo, richiamando la metafora evangelica, si sono espressi i partecipanti al terzo Forum sulla grande trasformazione del lavoro di Alba promosso da Jobslab a proposito del lavoro messo alla prova dalla intelligenza artificiale. Come è possibile liberare il valore del lavoro al tempo delle macchine intelligenti se le istituzioni che lo disciplinano sono ancora espressione delle produzioni in serie e dei lavori ripetitivi? Come è possibile generare una società attiva e vitale, con elevati tassi di occupazione e diffuse professionalità, se permangono il declino demografico, i divari territoriali, le diseguaglianze sociali, la scarsità delle competenze, lo smarrimento del senso del lavoro e del suo significato anche educativo? Servono istituzioni radicalmente rinnovate e canali formativi per tutti, innanzitutto in campus tecnologico-professionali nei quali l'incontro tra studio e lavoro, scuola e impresa sia sistemico. In queste pagine è proposta una agenda condivisa con accademici, esperti e manager delle risorse umane per liberare il valore di ciascuna persona nel lavoro. Introduzione di Beppe Garesio.
Le conquiste ottenute dal sindacato non vanno mai considerate un risultato definitivo raggiunto e insuperabile, ma un obiettivo in continua evoluzione. Da questa convinzione e da questa logica muove il libro di Nino Sorgi, con la prefazione è di Angelo Raffaele Marmo, responsabile della redazione romana del "Quotidiano Nazionale" come vicedirettore, da sempre apprezzato cronista e commentatore di queste materie.Il racconto di Sorgi, per decenni uno dei massimi dirigenti della Cisl, non è un trattato sindacale e neppure una semplice autobiografia. È il viaggio in un mondo fatto di relazioni personali autentiche, di dinamiche politiche controverse ma legittime, ma anche di contraddizioni da mettere in luce. Tra queste ultime, alcune riforme importanti ma non abbastanza valorizzate, come quella delle Poste; e altre che si sono fermate, come quella della Pubblica amministrazione. E allora il siciliano Sorgi non può non citare Tomasi di Lampedusa e il suo Gattopardo: "Siamo davvero convinti che il 'sale della terra' siamo ancora e sempre noi"?
Il libro intende andare oltre la visione riduzionista dell’Homo oeconomicus, introducendo il concetto di Homo integralis nella sua triplice dimensione di corpo, psiche e spirito. Questo è il primo passo per promuovere una Economia per lo Sviluppo Umano Integrale, ossia per uno sviluppo di tutta la persona e di ogni persona in armonia con la natura. L’Homo integralis diviene così la "pietra d’angolo" di una originale analisi dei processi di sviluppo che integra l’economia politica classica, lo sviluppo umano, il capability approach di Amartya Sen, l’ecologia integrale e le politiche di sviluppo sostenibile.

