
A guardarle da vicino le cifre del made in Italy ci restituiscono l'immagine di una realtà economica ricca, dinamica e variegata. Oltre che nella moda l'Italia infatti vanta un alto grado di specializzazione per qualità, innovazione, design e prezzi competitivi nei macrosettori arredo-casa, tempo libero, alimentazione, utensileria e meccanica strumentale. Ma ciò che rende particolare il made in Italy sullo scenario della competizione globale è l'essere riuscito a valorizzare le molteplici tradizioni artigianali del nostro paese. Un arcipelago di piccole e medie imprese che ha tradotto in produzione industriale antichi mestieri, ha saputo esportare i nostri prodotti arricchendoli di quel valore aggiunto che è il marchio made in Italy.
Il 15 novembre 1975, nel castello di Rambouillet vicino a Parigi, si incontrano per un vertice economico i capi del governo dei sei Paesi più industrializzati: Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia, Giappone, Italia. Il vertice tra le potenze economiche mondiali diventerà un appuntamento fisso, rendendo evidente quanto oramai i sistemi economici dei diversi Paesi siano interdipendenti e quanto nel governo dell'economia si rendano necessari un coordinamento e una cooperazione internazionali. Comincia allora la lunga strada dell'economia verso il mercato globale.
Oggi l'Italia è una grande economia industriale, integrata nell'area dell'euro. Questo libro offre un sintettico atlante ragionato delle condizioni economiche dell'Italia, aggiornato in questa nuova edizione al dopo-euro; racconta il cammino che ha portato il nostro paese dall'instabilità e dai conflitti degli ultimi anni '70 ai ritrovati equilibri macroeconomici della fine degli anni '90; elenca e discute infine quelli che appaiono oggi i migliori nodi irrisolti del nostro sviluppo.
L'analisi disincantata di un processo comune ai paesi industriali, alle economie emergenti e a quelle in transizione; che si presenta con molteplici forme e diversi obiettivi, ma spesso incompleto e costellato di errori. Tra il 1977 e il 1997 si sono realizzate nel mondo più di 1500 privatizzazioni di sensibili dimensioni, con oltre 500 miliardi di dollari di introiti per i governi. Gli autori formulano alcune proposte di linee guida nelle privatizzazioni, da applicare nei casi in cui mercati, regole e istituzioni non siano ancora completamente sviluppati.
Introdotta nella nostra legislazione nel 1978, la "manovra finanziaria" è stata uno strumento politico determinante sia negli anni '80, quando rappresentò il mezzo per alimentare la spesa pubblica, sia successivamente, quando divenne il tramite virtuoso per il risanamento. Ma perché anche oggi è ancora così importante? Questo libro spiega a che cosa serve la legge finanziaria e come nascono i provvedimenti che la compongono, e chiarisce perché in futuro, quando l'integrazione tra Stati europei sarà ancora più stretta, si rafforzerà l'esigenza di uno strumento politico e finanziario capace di affrontare le sfide nazionali e sovranazionali.
In questo rapido profilo, Vera Zamagni illustra nei suoi snodi essenziali l'evoluzione economica europea dal Settecento a oggi. L'autrice esamina i modelli concettuali dello sviluppo e ne coglie le componenti tecnologiche, istituzionali e sociali. È così ripercorso il consolidarsi nell'Ottocento delle economie francese e tedesca, asburgica, russa, italiana e spagnola, mentre viene sottolineata l'ascesa dei principali concorrenti dell'Europa, cioè Stati Uniti e Giappone. La prima affermazione dell'economia internazionale, la Grande guerra, la nascita dell'Urss, le crisi degli anni venti e trenta, la ricostruzione postbellica degli anni cinquanta e la nascita di uno spazio economico propriamente europeo sono la cornice entro la quale il volume inserisce una lettura storica dei problemi micro- e macro-economici, mostrando l'interazione delle diverse componenti finanziarie, politiche e industriali.
Il volume affronta la complessa questione del ruolo della Banca mondiale attreverso un'analisi delle strategie di crescita e di cooperazione allo sviluppo perseguite fin dalla sua nascita, in termini di promozione e sostegno ai processi di crescita, valorizzazione delle risorse locali e riduzione delle disparità. In particolare, gli autori concentrano l'attenzione sugli interventi della Banca mondiale in Italia del dopoguerra e nelle fasi successive di sviluppo. L'ultima parte del libro è dedicata alla partnership tra la Banca mondiale e il nostro paese per un intervento efficace nei confronti delle economie in via di sviluppo per la lotta della povertà.
Che cosa sono i fondi pensione? Chi può aderirvi? A chi conviene? Un quadro dei nuovi meccanismi previdenziali che coinvolgeranno milioni di lavoratori. Il libro presenta i nuovi meccanismi previdenziali che trovano nei fondi pensione il pilastro centrale; ne chiarisce il funzionamento, la gestione finanziaria e gli obiettivi, spiegandone anche costi e benefici: perché i fondi pensione sono destinati a diventare parte integrante del nostro benessere domani.