
Cosa decreta il successo di un criterio di liquidazione del danno non patrimoniale? L'oggettività dei parametri su cui si fonda? La razionalità? Così potrebbe sembrare, ma la storia offre risposte più complesse. Non conta tanto l'oggettività in sé dei parametri su cui si fonda il criterio, quanto piuttosto la loro capacità di oggettivarsi, di divenire condivisi. Il criterio tabellare ha avuto successo non perché il valore del punto sia oggettivamente il valore della salute, ma perché abbiamo iniziato a credere che lo sia. Né si deve attribuire un ruolo eccessivo alla razionalità di un criterio. Un criterio di successo viene sovente elaborato ricorrendo ad una logica consequenziale, ma "vince" la gara con gli altri solo quando inizia ad essere applicato perché percepito come appropriato, senza interrogarsi sulla sua maggiore o minore "razionalità", Cosa trame sul piano applicativo? In chiusura del libro si invita a guardare con disincanto alla distinzione tra danno patrimoniale/non patrimoniale (in sé non oggettiva) e ad evitare, nell'elaborazione dei criteri di liquidazione, fraintendimenti linguistici sui concetti di "oggettività" e "razionalità".
Manuale di diritto internazionale.
L'approccio allo studio del diritto canonico esige oggi una consapevolezza assai diversa da quella che ne animava le esplorazioni sino a qualche anno fa. Lo stesso impianto della manualistica del Novecento rifletteva, in generale, una fissità che veniva di lontano - da una sedimentazione indiscussa, cioè, dello ius Ecclesiae - per movimentarsi poi, bruscamente, sulla faglia improvvisa del Concilio Vaticano II, al quale ci si riferiva per misurare le invarianze tra vecchio e nuovo diritto canonico. Come se la realtà non cambiasse al di fuori di questo orizzonte e non ponesse domande nuove, quando non sollevasse anche l'interrogativo, carico di inquietudine, sulla stessa sopravvivenza del sacro nel contesto post-moderno.

