
Un cofanetto che contiene 5 CD musicali con canti, basi strumentali e libretto delle parole.
Il Maestro Mario Duella, virtuoso d’organo e ricercatore dei suoni degli organi storici restaurati, esegue all'Organo Bianchi una raccolta di brani, versetti e sonate per messa composte da autori del XVIII e XIX secolo.
L’organo della Chiesa di San Sebastiano a Bulliana di Trivero è l’opus 52 della produzione di Camillo Guglielmo Bianchi, lodigiano, allievo dei Serassi. Viene progettato nel 1875 e collaudato da Giuseppe Capitani l’11 e 12 giugno dell’anno successivo. Concepito come “grande” stante il numero dei registri, è mantenuto in piena attività stipulando regolari contratti con gli organisti fino al 1888. Nel febbraio di tale anno un’eccezionale nevicata rende inagibile l’edificio e nei lavori di restauro deve essere coinvolto anche l’organo, che viene ricomposto, pur con disposizione invariata, dai Successori Bianchi e collaudato dal maestro di cappella della Cattedrale di Biella Giuseppe Gurgo Salice il 6 settembre 1891.
La disposizione dell’organo rispetta pienamente i criteri estetici degli organi italiani dell’epoca, ossia: un Ripieno che si spinge sino alle Trigesime con un doppio Principale alla base; i Registri da Concerto che comprendono un numero adeguato di ance, di flauti, di cornetti. Come di consueto la pedaliera, intesa come “prolungamento” degli amalgami della tastiera piuttosto che corpo a sé, prevede i soli Contrabbasso e Rinforzi e i Timpani. Con tutto ciò, rimane un esempio altamente significativo dell’arte di Camillo Guglielmo Bianchi che gli interventi dei Successori Bianchi e di altri organari nel Novecento ci hanno tramandata in tutta la sua essenza.
Alberto Galazzo
2 CD in occasione del 20 anniversario del Servizio Nazionale della Musica e del Canto del Rinnovamento nello Spirito Santo.
Il magico suono dell’arpa, uno degli strumenti più antichi della storia, è da sempre evocativo di sacralità e misticismo, legato alla dimensione spirituale. Da qui la scelta di queste “meditazioni musicali”. Il CD, confezionato in elegante digipack, comprende sedici brani per arpa e trascrizioni per arpa, eseguiti dal M° Davide Burani, fine e appassionato interprete, che propone un programma di noti autori classici e contemporanei, tra cui Bach, Haendel, Gluck, Gounod, Renié, Delmas. Alcuni dei pezzi sono accompagnati anche dal flauto di Giovanni Mareggini e dal violino di Marco Bronzi. Musica da ascoltare e riascoltare nel silenzio, per la meditazione e la preghiera.
CONTENUTI DEL CD
Sedici brani strumentali.
TITOLI BRANI
Hasselmans, Prière - Bach, Sarabanda - Valcavi, Preghiera - Pescetti, Andantino espressivo - Massenet, Meditation - Renié, Contemplation - Rutter, Aria - Alvars, Romance - Corri-Dussek, Andantino - Händel, David’s Harp solo - Gluck, Danza degli Spiriti Beati - Reverberi-Giordano, Isole - Gounod, Ave Maria - Krumpholtz, Romance - Renié, Angelus - Delmas, Prière.
INTERPRETE
Davide Burani. Musicista, ha intrapreso lo studio dell’arpa, superando le selezioni finali di numerosi concorsi internazionali e collaborando con artisti di chiara fama (i direttori Alain Lombard, Julian Kovatchev, Mikhail Pletnev e Zoltan Pezko, le attrici Paola Gassman, Lella Costa e Monica Guerritore) e con importanti istituzioni orchestrali. Attivo ed entusiasta divulgatore del suo strumento prediletto, ha presentato i suoi lavori discografici presso gli studi di Radio Uno della Radio Televisione Svizzera Italiana di Lugano, e più volte ha partecipato, in diretta su Radio Tre, alla trasmissione RadioTre Suite. Tra le sue incisioni, i CD Arpamagica, (dove si rivela anche un eccellente e originale arrangiatore di brani musicali di vario genere) Arpadamore, con Sandra Gigli, Duo d’harpes dans le XIII siècle, in duo con Emanuela Degli Esposti e Flauto e Arpa in concerto, con il flautista Giovanni Mareggini, questi ultimi due per la casa discografica La Bottega Discantica di Milano. Si dedica all’insegnamento dell’arpa dal 2005 presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena e dal 2009 anche presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia.
Nel tardo Rinascimento, l’ingegno musicale italiano raggiunge la più alta delle espressioni: nasce il “recitar cantando”, vengono concepite l’opera in musica e l’oratorio, la musica strumentale acquisisce propria dignità e vengono pubblicati libri fondamentali per la danza (che continua ad essere l’arte prediletta dalla nobiltà). I capolavori si susseguono in un crescendo stupefacente: musica, canto, ballo divengono “segni” indicatori di ambienti e di convenzioni sociali poiché cantare, suonare e ballare sono attività che occorre fare con altri.
Il tema è la festa e lo spazio scenico è quello del grande Salone di palazzo, della Chiesa o del giardino nobile. Ispirandosi all’idea monteverdiana, che vuole la musica “serva all’orazione”, il programma propone un significativo viaggio nel concetto di amor sacro, ovvero canti e musiche del repertorio paraliturgico, e di amor profano, con sonate e danze proprie del divertimento cortigiano.
I MUSICISTI
ROBERTO QUINTARELLI, canto, flauti diritti
ERICA SCHERL, violino antico, castagnette
MATTEO PAGLIARI, flauti diritti, traversa, cornamusa, striduli, storte
LUCIO TESTI, ciaramelli, bombarda, storte, striduli
FRANCESCO ZUVADELLI, clavicembalo, organo positivo, ghironda
DOMENICO BARONIO, liuto, chitarrino, colascione, percussioni