Attraverso la posizione di preghiera esprimiamo visibilmente la nostra fede.
Il volume è arricchito da illustrazioni
Proprio perché è dialogo con Dio, la preghiera è un linguaggio del corpo universalmente valido: diventa oggi importante allora riscoprirne i gesti più antichi. Attraverso una disamina attenta delle fonti patristiche e dell’arte paleocristiana, l’autore cerca di chiarire la concreta posizione orante dei primi cristiani, le sue fondamentali radici, il suo significato teologico e il suo rapporto con la struttura della chiesa. Un gesto liturgico poco conosciuto, poi, è quello del bacio fraterno, non semplice segno di saluto, ma espressione di pace, comunione e benevolenza tra i cristiani.
Stefan Heid (1961), presbitero dell’arcidiocesi di Colonia, è professore ordinario di storia della liturgia e agiografia presso il Pontificio istituto di archeologia cristiana di Roma e professore associato della Facoltà di teologia della Pontificia università San Tommaso d’Aquino a Roma. È direttore del Römische Institut der Görres-Gesellschaft e della rivista Römische Quartalschrift.
È ancora davanti a noi
la novità che non conosce tramonto
Il Natale è per ciascuno
un invito a meditare
il mistero dell’incarnazione:
nella fede ci si apre all’attesa
della venuta del Signore,
nella memoria
si riscopre il senso semplice e schietto
di antiche tradizioni popolari e familiari.
Un sapiente itinerario, che spazia dalle letture bibliche dell’Antico e del Nuovo Testamento ai canti e alle tradizioni popolari, ci aiuta a riscoprire il senso umano e cristiano della festa del Natale: il lettore può così trasformare la simpatica nostalgia per costumi e usanze ormai in declino in approfondimento del mistero grande dell’incarnazione e in vigilante attesa della venuta del Signore.
“La fede è tutt’altro dalle aspettative infantili. Eppure anche per essa l’autentico dono è ancora da venire. L’attesa è la sola realtà in grado di sottrarsi alla ruota della ripetizione”.
Piero Stefani (Ferrara 1949) è docente di “Dialogo con l’ebraismo” presso l’Istituto di Studi ecumenici di Venezia e redattore della rivista Il Regno. La sua ricerca è incentrata su temi legati al dialogo interreligioso, all’ebraismo e al nesso tra Bibbia e culture.