Gianfranco Chiti dal 1942 partecipò alla dolorosa campagna di Russia con il grado di tenente, conquistando la medaglia d’argento al valor militare e la stima di tutti i suoi uomini per la sua grande generosità. Dopo la guerra, rimasto nell’esercito, scalò l’intera gerarchia fino al grado di Generale di brigata. Dopo il congedo entrò nel convento dei Cappuccini di Rieti e il 12 settembre 1982 fu ordinato sacerdote dal vescovo Francesco Amadio con il nome di padre Gianfranco Maria da Gignese. Nel 1990 prese a ricostruire l’antico convento di San Crispino da Viterbo a Orvieto, che si trovava in stato di abbandono da molti anni, trasformandolo in un luogo di preghiera. Si spense a Roma, presso l’Ospedale militare del Celio, il 20 novembre 2004. Il vescovo di Orvieto ne ha promosso la causa di beatificazione, tuttora in corso. Questo libro contiene anche la testimonianza del vicepostulatore della causa, padre Flavio Ubodi.
Questo volume è uno strumento ideale sia per genitori che vogliono scegliere un film da godere in famiglia sia per chi organizza cineforum, soprattutto in contesti educativi (scuole, gruppi giovanili, associazioni...). Ma anche studiosi e professionisti dell'audiovisivo troveranno qui argomenti per comprendere più a fondo i film analizzati. Il volume raccoglie i 120 titoli considerati più significativi tra settembre 2003 e metà maggio 2004. Le recensioni, firmate da giovani professionisti che lavorano nel campo dei media (sceneggiatori, story editors, studiosi), privilegiano la componente narrativa: il tipo di storia raccontata, i personaggi e i valori di cui si fa portatrice. Ogni film viene giudicato da un punto di vista etico, spiegando i motivi per cui alcune storie non funzionano e/o dicono cose radicalmente false sulla persona e/o propongono esiti illusori o devianti alla domanda di compimento dell'umano. Per rendere la consultazione più rapida e immediata, a ogni film è stato attribuito un voto in stelline, da una a cinque. I nomi dei giovani recensori che si accompagnano ai curatori sono: Francesco Arlanch, Paolo Braga, Laura Cotta Ramosino, Giulia Gibertoni e Claudia Orlandi (pp. 352).