Il volume affronta in maniera organica e agile l'ordinamento giuridico della Chiesa cattolica nelle sue basi positive, a partire dal Codice di diritto canonico promulgato da Giovanni Paolo II nel 1983. Questa nuova edizione aggiornata pone particolare attenzione alle novità normative intervenute negli ultimi anni: dalla riforma della Curia romana, all'apertura alle donne di lettorato e accolitato, alla revisione del diritto penale canonico.
Questo lavoro si propone di proseguire una riflessione sull'ufficio dell'economo diocesano, partendo da un'analisi del diritto universale della Chiesa, così come si esprime nel Codice del 1983. Per la serietà della ricerca, per l'attualità e la rilevanza del tema trattato, ecco un libro che può attirare l'attenzione del lettore interessato alla ricezione dell'Aggiornamento del diritto del Chiesa, e all'applicazione dell'attuale diritto canonico alla Chiesa particolare, specialmente quella africana.
Il femminismo, più di ogni altro movimento degli anni Settanta, colse le preoccupazioni immediate dei cittadini ordinari, delle donne, ma non solo di esse. Fu in grado di trasformarne la vita, di indurre cambiamenti nelle identità e nei ruoli di genere, nella politica, nella legislazione. Attraversando le esperienze di tre città fondamentali - Roma, Torino, Napoli - La Nuova politica delle donne propone la prima sintesi complessiva del movimento femminista, senza perderne di vista la differenziazione interna né la prospettiva transnazionale. Uno studio approfondito, che incrocia documenti d'archivio con testimonianze orali, di un fenomeno tra i più importanti della nostra storia recente, visto nella sua carica rivoluzionaria, ma anche nelle sue incertezze e aporie. Una foto di gruppo in cui riconoscere i singoli volti, le diverse passioni, le molte traiettorie che hanno condotto al nostro presente.
Tra il 1981 e il 1983 il prof. Manselli venne invitato a tenere tre conferenze, con cadenza annuale, presso il Centro culturale “Angelicum” dei frati Minori di Milano.
Attraverso le registrazioni fortunosamente conservate, è stato possibile ricostruire il testo delle tre conversazioni, così da poterle riproporre in un volume ad un pubblico più vasto, alla vigilia del trentacinquesimo anniversario della morte del chiarissimo Professore.
Marco Bartoli, che di Manselli è stato discepolo, scrive nell’introduzione: «Vale la pena di rileggere queste pagine non solo per capire meglio Francesco d’Assisi, ma anche per capire la lezione di un grande storico italiano».
Raoul MANSELLI (1917-1984) è stato un grande storico italiano, specialista di storia medievale, del profetismo e dell'eresia colti come "inquietudini" del mondo medievale. Le sue ricerche e le sue pubblicazioni su Francesco d’Assisi e il suo Ordine rimangono a tutt’oggi essenziali.
Edición preparada por Jesús Iribarren.
Prólogo de Gabino Díaz Merchán, presidente de la CEE
La Conferencia Episcopal Española ha sido, desde su nacimiento, un instrumento de encuentro y de diálogo fraterno al ser vicio de la tarea pastoral de los obispos españoles. Sus frecuentes reuniones, en sesiones plenarias o en comisiones, han producido abundantes documentos colectivos, por medio de los cuales los obispos cumplen con su sagrado deber de orientar a los católicos y a toda persona de buena voluntad acerca de los problemas concretos de la Iglesia y de la sociedad española. Este volumen recoge parte de esos documentos, que son de muy diversa naturaleza: los emanados de las asambleas plenarias en forma de instrucciones colectivas, notas de prensa, resoluciones ocasionales ante acontecimientos especiales; los escritos de las comisiones episcopales, desarrollando temas de su especial competencia; o de la Comisión permanente, o del Comité Ejecutivo, que suelen obedecer a cuestiones urgentes.
A cento anni dalla nascita di Vittorio Sereni pubblichiamo il volume che contiene uno degli epistolari decisivi di Sereni poeta, uomo e uomo di cultura. Il rapporto con Luciano Anceschi dura quasi un cinquantennio e conta 257 missive, dagli anni universitari (complice il magistero di Antonio Banfi) all'anno della morte di Sereni avvenuta nel 1983. Al di là dell'afflato amicale, lo scambio diventa prestissimo tessitura di considerazioni sulla poesia, sulle letture comuni, sulla singolare tensione aperta fra il critico e il poeta. Entrambi solitari o comunque appartati, disegnano attraverso questo "dialogo sulla poesia" uno dei più importanti documenti sulla cultura italiana del secondo Novecento. Vi appaiono inoltre le incertezze e le contraddizioni del poeta diviso fra il verso e la "tentazione della prosa": come rammenta Niva Lorenzini, "lungo il carteggio si profila una interrogazione continua circa la solidità e autenticità di una vocazione messa ogni volta in discussione da Sereni, non senza asprezza, talora con astio". E d'altro canto è proprio da lì che si muove la complessa gestazione di quella "parca, sapiente modulazione armonica", come dice Pier Vincenzo Mengaldo, che è di fatto la voce della sua poesia. Il carteggio restituisce progetti, confessioni, conflitti, scommesse dentro un panorama che non è solo letterario, ma alla letteratura finisce con il tornare, con benefica ossessione.