Il testo nasce da una tesi di licenza con indirizzo in Teologia Spirituale che l'autore ha conseguito nel 2017 presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. Lo scritto è una lettura teologico-spirituale del diario personale di Suor Maria Giovanna della Croce, monaca carmelitana scalza del monastero di Venezia e fondatrice del monastero di Sant'Agata Li Battiati in provincia di Catania. Il testo è diviso in tre capitoli: nel primo, l'autore, presenta il profilo biografico della religiosa; nel secondo riporta alcuni dei brani più salienti del diario inedito e nel terzo descrive quanto la claustrale ha ricevuto dalla Tradizione cristiana e carmelitana e quanto invece è stato frutto della sua intuizione e della sua esperienza personale.
Una breve ma intensa presentazione della vita di Agnes Gonxha Bojaxhiu, più conosciuta come Madre Teresa di Calcutta, la religiosa albanese beatificata da papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 in occasione della Giornata missionaria mondiale. Una data, questa, non casuale: Madre Teresa è stata 'la missionaria' esemplare del nostro tempo, quella che ha dimostrato con la sua vita come si può annunciare Cristo a quanti non lo conoscono. Quando ricevette, a Oslo nel 1979, il Premio Nobel per la pace, disse: «Di sangue sono albanese. Ho la cittadinanza indiana. Sono una suora cattolica. Per vocazione appartengo al mondo intero. Nel cuore sono totalmente di Gesù». Il volumetto 'Madre Teresa' inaugura una nuova collana editoriale delle Edizioni Messaggero Padova, in collaborazione con Elledici, dal titolo «Vite di luce».
Destinatari
Il volumetto, per la semplicità del testo e delle illustrazioni, si rivolge soprattutto ai ragazzi, ma anche a tutti quelli che sanno trarre riflessioni e insegnamenti da autentici testimoni del vangelo.
Primo volume dell'Epistolario di Padre Pio da Pietrelcina. Corrispondenza con i direttori spirituali (1910-1922).
In occasione del centenario della morte del Beato Michele Rua (1910-2010), l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice presenta ad un più vasto pubblico le lettere e le circolari che egli indirizzò alle educatrici salesiane.
Intende così rievocare alcuni aspetti del contributo dato dal primo Successore di don Bosco allo sviluppo della Congregazione, in un tempo di cambiamenti sociali e istituzionali.
Si tratta di una documentazione in gran parte inedita che rivela, con tocchi sobri e discreti, l’affetto di un padre, la saggezza di una guida, il realismo di un educatore, la spiritualità di una persona appassionata di Dio e dell’estensione del suo Regno.
L’intento della corrispondenza è quello di favorire la fedeltà allo spirito di don Bosco, rafforzare l’unità dell’Istituto e il senso di appartenenza ad una grande Famiglia, in un tempo in cui era forte la spinta di espansione nelle varie nazioni e continenti. Era dunque necessario potenziare i vincoli di comunione e soprattutto mantenere salda la convergenza sui principi fondamentali che avrebbero garantito l’unità dell’Istituto nella molteplicità delle sue espressioni.
Nei suoi scritti don Rua si mostra tempestivo nelle risposte, concreto e saggio nei riscontri. Suggerisce con discrezione le scelte che gli paiono più opportune, ma in genere si rimette al parere dell’interlocutrice facendo appello alla sua conoscenza delle persone e delle situazioni.
Il tono, sempre improntato a deferenza ed umiltà, anche quando invita a pagare i debiti, crea immediata simpatia e autentica comunicazione interpersonale, tanto più quando la serietà del messaggio è intersecata da battute di vivo colore e di autentico humor.