"Con acqua viva" è la pubblicazione bimestrale che rende facile la recita della liturgia delle ore, la preghiera più importante dopo la santa Messa. Non ti dovrai più chiedere: Come faccio a orientarmi nella Liturgia delle ore? In quale settimana mi trovo? Come funziona nelle solennità e nelle feste? E nei tempi forti dove trovo gli inni e le antifone? Perché nel volume è tutto semplice, "lineare" e a portata di mano. Per ogni giorno sono riportate le lodi, l'ora sesta e i vespri. Nelle domeniche, solennità e feste c'è anche l'ufficio delle letture e, in fondo al libro, si trova la compieta per ogni giorno della settimana. Ciò che rende questo testo unico e molto facile da utilizzare è il fatto che, per ogni momento di preghiera, si trovano tutte le parti che servono disposte in successione. Questo è particolarmente utile nelle domeniche, nelle memorie dei santi e in altre festività liturgiche, dove il testo ufficiale del Breviario "costringe" a continui, e spesso complicati, cambi di pagina.
Uno strumento liturgico completo ed economico per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. Unico perché: Ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Il commento di papa Francesco alle letture di tutti i giorni. I commenti alle letture a firma di don Luigi Maria Epicoco e don Claudio Doglio. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. Tutto a portata di mano: Il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
C'è un futuro per la vita monastica? E' possibile che una giovane oggi prenda ancora in considerazione l'idea di consacrarsi a Dio? Non si tratta di una scelta tipica di un tempo che non c'è più? Sono alcune delle molte domande che oggi i credenti si pongono davanti ad una prospettiva di vita cristiana così radicale e inconsueta.
Madre Alessandra Macajone, con la sua esperienza di fede, ha mostrato come non solo la vita monastica non sia superata, ma come essa sia una vocazione di cui la Chiesa ha particolarmente bisogno e cui il mondo giovanile continua ad essere sensibile.
Aiutare qualcuno in difficoltà, impegnarsi per raggiungere un obiettivo, rispettare le persone, la natura e le cose... Tanti racconti per familiarizzare con quei valori che, se messi in pratica fin dall'infanzia, possono fare la differenza. Sei storie in rima illustrate per raccontare ai bambini che si può essere piccoli supereroi anche nella vita di tutti i giorni. Età di lettura: da 4 anni.
Prendendo spunto dalle parole di papa Francesco nella sua lettera a tutti i presbiteri, don Marco D’Agostino propone un riflessione sulla formazione sacerdotale, su tutto quello di buono che va conservato e su dove si può lavorare per migliorare. Facendo eco al messaggio di orgoglio che invitava i sacerdoti «a rinnovare quelle parole che il Signore ha pronunciato così teneramente nel giorno della nostra ordinazione», D’Agostino si rivolge principalmente ai seminaristi e ai loro formatori con un invito evangelico a tornare alle sorgenti della gioia, a Cristo.
Siamo nella tarda estate del 1914: una marea di soldati tedeschi si sta riversando sulle strade della Francia settentrionale con l'obiettivo di conquistare Parigi e porre termine alla guerra, secondo i piani del Kaiser, in sei settimane. Barbara Tuchman, Premio Pulitzer 1962 per questo memorabile libro, rievoca l'inizio della Prima guerra mondiale come se stesse sfogliando un album di famiglia, accompagnando il lettore sui campi di battaglia, stordendolo con il tuono dei cannoni, abbagliandolo con il luccichio delle sciabole e delle baionette. Al tempo stesso, lo costringe a riflettere su quanta stupidità occorra per sprofondare la «saggia» Europa in una carneficina.Tuchman descrive il funerale di re Edoardo vii d'Inghilterra, pochi anni prima della guerra, enumerando i capi di Stato e descrivendo gli sfolgoranti dettagli delle loro uniformi, le rigide e complesse regole del cerimoniale e gli intricati rapporti di parentela tra i presenti. Alle esequie presenziarono l'imperatore di Germania e lo zar di Russia, nipoti dello scomparso e cugini tra loro, il re di Grecia e i re di Danimarca e Norvegia, con lo stesso grado di parentela. Non per nulla, il figlio della regina Vittoria era soprannominato lo «zio d'Europa». Si intuisce, dietro a queste immagini, quale sia lo spettacolo di sfarzo e potere che l'Europa vuole offrire agli occhi del mondo. Ma è anche il primo atto del suo suicidio. Dopo aver descritto i personaggi, Tuchman affronta, con la stessa ricchezza di dettagli e profondità psicologica, l'eccitazione che l'attentato di Sarajevo avrebbe provocato, solo quattro anni dopo, negli invitati a quel funerale. Su questa Europa, chiosa il ministro inglese sir Edward Grey, «si stanno per spegnere le luci».
Si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Giovanni 20,14-15