La ristampa del fascicolo originale dell'Acta Apostolicae Sedis del 7 Giugno 1929 con il quale si stabiliva il concordato tra la Santa Sede e l'Italia I Patti lateranensi" cominciati nel 1926 sfociarono nella firma, l'11 febbraio 1929 (festa della madonna di Lourdes) del trattato di Conciliazione tra la Chiesa e lo Stato Italiano. L'atto pose fine alla "Questione Romana" cominciata con l'unificazione italiana nel 1860 e sanciva un mutuo riconoscimento dello stato italiano da parte della Chiesa e della sovranita della Santa Sede nella Citta del Vaticano. Quel documento riconosceva inoltre alla Chiesa romana il ruolo di guida spirituale del popolo italiano, dava effetti civili del matrimonio religioso e garantiva l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Parzialmente novellato nel 1984, rappresenta ancora oggi un documento di studio e di importanza storica. "
In un’intervista rilasciata verso la fine della sua vita, Carlo Bo annoverava esplicitamente Clemente Rebora tra le tre o quattro figure letterarie del XX secolo che egli auspicava potessero essere traghettate nel III millennio. Maestro di un sapere che intreccia ardore poetico e passione religiosa, Rebora merita certamente di essere reso meglio accessibile al pubblico degli studiosi anche attraverso un’accurata edizione del suo epistolario.
Il volume, secondo di una trilogia, è frutto di una ricerca della Fondazione Bruno Kessler - Scienze religiose di Trento (già ITC-isr), avviata nel 1995 nell’ambito del «Progetto Rosmini» e tesa a creare un’edizione di grande rigore critico e completezza esaustiva dell’epistolario di Rebora. Fa seguito al primo volume (2005), relativo al periodo 1893-1928, e accoglie le lettere degli anni 1929-1944. Si tratta di un momento cruciale della scelta maturata da Rebora e che lo porta all’avvicinamento alla fede, alla pratica della vita cristiana, alla decisione di entrare nell’ordine rosminiano. Profondo fu infatti il legame Rosmini-Rebora: l’ideale di vita che il maestro chiedeva ai propri figli spirituali, concentrato nella triade dottrina, austerità, carità, fu assunto e incarnato da Clemente Rebora in modo eminente.
Sommario
Prefazione (A. Autiero). Nota all’edizione. Epistolario 1929-1944. Bibliografia. Indici.
Note sul curatore
Carmelo Giovannini, padre rosminiano, ha frequentato da giovane chierico Clemente Rebora nelle comunità rosminiane di Rovereto e di Stresa. Dopo il conseguimento della laurea in lettere moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano con una tesi su “L’ultimo Rebora”, ha proseguito la ricerca di lettere, testimonianze e manoscritti inediti del poeta lombardo, curando numerose pubblicazioni tra cui Epistolario Clemente Rebora. Volume I: 1893-1928. L’anima del poeta (EDB, Bologna 2005).