Il volume è dedicato alla figura del prete Antonio Palladino (1881-1926) parroco e fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane del Santissimo Sacramento - e alla sua inedita modalità di vivere il sacerdozio, all'interno del contesto della Chiesa di Cerignola, in provincia di Foggia, agli inizi del Novecento. Si trattava, allora, di un mondo ecclesiale legato ad una azione pastorale formale e fortemente dominata da una tradizionale - ma già ormai vetusta - ritualità, all'interno della quale, nella maggior parte dei casi, il clero appariva lontano dai fedeli, insensibile alle emergenze sociali, legato alla difesa delle personali prerogative e ad interessi di parte, dove il vantaggio del proprio ministero spesso coincideva con quello della propria famiglia. In quella realtà dei rioni di Cerignola più abbandonati, abitati da braccianti e povera gente, e dai nomi tristemente suggestivi (Senza Cristo, Pozzocarozza, Cittadella), don Palladino fu attento esecutore dei principi ispirati dal più recente magistero sociale di Leone XIII. Egli, infatti, promosse il superamento del tradizionale senso di indifferenza verso il contemporaneo processo di centralizzazione romana e rappresentò la risposta ecclesiale agli attacchi anticlericali di matrice socialista e liberale. La sua fu una metodologia pastorale che da una innovativa concezione della parrocchia fu in grado di dimostrare quale fosse il significato dell'impegno 'nuovo' che attendeva, nel Novecento, i cattolici 'fuori di Sagrestia'.
Che cos’è il film privato? Quando nasce il cinema amatoriale e come viene accolto in Italia? A partire da materiali inediti (film di famiglia, diari filmati di viaggio, ma anche riviste e manuali dell’epoca), il volume cerca da un lato di ricostruire lo scenario storico e culturale delle origini della tecnologia amatoriale, dall’altro di proporre una riflessione teorica sulla memoria privata, per la prima volta nella sua forma filmica. Si scopre infatti che già nel corso degli anni Venti e Trenta del secolo scorso tale pratica presenta alcune caratteristiche che connotano i suoi sviluppi futuri: l’identità e la memoria personale sembrano sempre più inclini a dotarsi di una veste visuale, prefigurando così la grande proliferazione di immagini amatoriali e, in particolare, di video prodotti da non professionisti, che ormai caratterizza il sistema mediatico contemporaneo.
Alice Cati, dottore di ricerca in Discipline filosofiche, delle arti e della comunicazione, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano, dove da alcuni anni collabora all’attività didattica e di ricerca. Si occupa dei rapporti tra cinema, autobiografia e memoria, nonché delle forme di rappresentazione di sé nel cinema amatoriale e sperimentale. Ha pubblicato saggi per diversi volumi e riviste universitarie, tra cui «Comunicazioni sociali» e «Fata Morgana».
Recensione
“La breve e intensa esperienza del Partito Popolare Italiano, rimane nella storia italiana come modello ideale, lucido e coerente, di una proposta politica di ispirazione cristiana, ma non confessionale e prettamente laica dal punto di vista dei suoi contenuti, e anche come memoria e ammonimento negli anni della rinascita democratica” (Pietro Scoppola).
L'Autore
Gerlando Lentini (1930), direttore della rivista culturale “La Via”, svolge da decenni un’intensa attività pubblicistica e letteraria. È autore di oltre sessanta pubblicazioni monografiche che spaziano dalla saggistica alle scienze bibliche, dall’agiografia alla formazione.
La presente ricerca storica ha lo scopo per riproporre queste radici romane" del Pime per far conoscere la vita di tanti missionari che, tra contraddizioni, fatiche, successi e fallimenti hanno lasciato una testimonianza e un'eredità assai preziose. "