I testi della bibbia e dei vangeli apocrifi che più hanno influenzato l’arte, introdotti e commentati da René Laurentin, Romeo Cavedo, Gianfranco Ravasi, David Maria Turoldo e Armand Puig i Tàrrech.
I testi biblici e apocrifi riguardanti gli avvenimenti che ruotano attorno alla nascita di Gesù hanno ispirato l’arte cristiana fin dai primi secoli e dato origine a grandi capolavori. Questo volume, riccamente illustrato, presenta i brani della Bibbia e dei vangeli apocrifi che hanno maggiormente influenzato l’arte, la pietà popolare e la liturgia.
Il corredo iconografico è pensato come un vero e proprio commento visivo in modo che il lettore possa constatare, magari con sorpresa, la corrispondenza fra il testo e le immagini.
Gli autori
Romeo Cavedo è docente di Sacra Scrittura presso il Seminario Diocesano di Cremona.
René Laurentin mariologo e professore emerito; la sua opera più recente presso Edizioni San Paolo Nel buio la luce.
Armand Puig i Tàrrech professore di Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia della Catalogna è conosciuto per i suoi studi sui Vangeli apocrifi.
Gianfranco Ravasi cardinale e presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
David Maria Turoldo poeta e sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria.
Questo libro è testimonianza dell’amicizia e della collaborazione esistenti tra la comunità del Priorato di S. Egidio a Fontanella di Sotto il Monte e i benedettini, specialmente fra David M. Turoldo e don Benedetto Calati. Il contenuto di questi saggi, apparsi sulla rivista Servitium quasi tutti negli anni settanta (coincidenti con i primi del suo lungo priorato generale), costituisce una prima sintesi delle meditazioni compiute da Benedetto Calati sulla Regola di San Benedetto, e vale tutt’oggi come strumento di riflessione, concentrato in non molte pagine, su che cosa nella Regola si intenda per “esperienza di Dio” e su come si debba interpretare correttamente nel monachesimo cristiano la contemplazione.
Questo ponderoso volume presenta il profilo storico-spirituale di 120 santi e martiri del Calendario Liturgico. Sono donne e uomini diversi, vissuti in secoli differenti, nei più vari contesti professionali e culturali, ma tutti accomunati dall'amore a Cristo, "bruciati" dal desiderio di imitarne gli esempi. Un volume utile nell'animazione liturgica, nella catechesi, nella scuola, nei ritiri spirituali. E un ottimo sussidio per la propria cultura religiosa e per la meditazione personale.
Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo, firma con questa Lettera pastorale, un documento di grande profondità che spiega chiaramente la via che egli ha intrapreso nel suo cammino di pastore. L'essenza della pastorale è prendersi cura del proprio gregge così come Dio che ci ha salvati e raccolti in Cristo, tutti, e tutti insieme noi «camminiamo con le donne e con gli uomini del nostro tempo per creare una civiltà della giustizia e della misericordia. Inoltriamoci insieme su questa via dietro a Gesù, al suo Evangelo, alle Scritture».
Una teologia della croce in discussione con la cristologia della chiesa antica.
Breve trattato sullo Spirito Santo; un testo sintetico, accessibile, ma di grande spessore teologico.
In cinque capitoli viene interpretata e attualizzata una delle storie" piu conosciute della Genesi. "
Riportare Giovanni sulla terra: è quanto si cerca di fare con questo libro, invitando il lettore a entrare in un testo nato per alcune comunità rimaste fedeli alla tradizione del discepolo che Gesù amava, voluto dalla chiesa per tutti i credenti e riconosciuto come patrimonio universale dalla successiva storia del pensiero. Come ogni altro strumento simile, anche questa Guida al vangelo di Giovanni persegue una ben precisa finalità: essere in qualche modo utile a entrare nel testo del quarto vangelo rispettandone l'originalità e riconoscendone il carattere teologico. Entrare nel quarto vangelo significa anche familiarizzare con studiosi che, sia pure molto diversi tra loro per estrazione culturale e per formazione scientifica, hanno intessuto intorno a questo scritto una trama investigativa fatta di questioni e di problemi, di ricerca e di tentativi di soluzione. Depositato nell'alveo della tradizione come lievito che fa fermentare la massa, il vangelo di Giovanni continua del resto a interpellare tutti quelli che, pur non avendo visto, vogliono credere. Un vangelo che, da quasi duemila anni, non finisce di appassionare gli studiosi per la sua problematicità e di interpellare i credenti con la sua intensità.
L AUTORE SI PROPONE IN QUESTO LIBRO UN OBIETTIVO IMPORTANTE:DIMOSTRARE LA POSSIBILITA, ANZI L OPPORTUNITA DELLA FORMA COMUNITARIA DELLA CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA". " il breve studio si compone di due parti: i primi due capitoli sono dedicati alla proposta della celebrazione comunitaria della penitenza, senza obbligo di confessione privata; segue un intermezzo sul rapporto penitenza-eucaristia; segue infine la seconda parte di commento alle tre forme celebrative previste anche dal concilio vaticano ii. La grande novita del concilio, infatti, per quanto riguarda questo sacramento, h stata il recupero della dimensione sociale e ecclesiale sia del peccato sia della penitenza. Lo studio non intende scardinare la prassi esistente della confessione privata", ma piuttosto eliminare l'errore soggiacente che ha impedito finora il riconoscimento ufficiale della forma comunitaria, come possibilita ordinaria. La riflessione che viene offerta affronta il "punto dolente" di una prassi fortemente radicata nella coscienza ecclesiale e punta il dito, con viva passione pastorale, verso quello che viene ritenuto l ostacolo maggiore per dare alla forma comunitaria la sua libera e autonoma espressione celebrativa. "
Prosegue il viaggio di approfondimento a Isaia, un viaggio ricco di teologia.