A cinque anni, la piccola orfana Heidi va a vivere dal nonno nella sua baita alpina. Come ogni cambiamento l’inizio è difficile, ma l’allegria della piccola ben presto prevale e il nonno, le montagne e il pastorello Peter prendono presto una posizione di rilievo nel cuore di Heidi. Poi conoscerà anche Clara, un ragazzina sulla sedia a rotelle che diventerà la sua miglior amica.
A cinque anni, la piccola orfana Heidi va a vivere dal nonno nella sua baita alpina. Come ogni cambiamento l’inizio è difficile, ma l’allegria della piccola ben presto prevale e il nonno, le montagne e il pastorello Peter prendono presto una posizione di rilievo nel cuore di Heidi. Poi conoscerà anche Clara, un ragazzina sulla sedia a rotelle che diventerà la sua miglior amica.
A cinque anni, la piccola orfana Heidi va a vivere dal nonno nella sua baita alpina. Come ogni cambiamento l’inizio è difficile, ma l’allegria della piccola ben presto prevale e il nonno, le montagne e il pastorello Peter prendono presto una posizione di rilievo nel cuore di Heidi. Poi conoscerà anche Clara, un ragazzina sulla sedia a rotelle che diventerà la sua miglior amica.
A cinque anni, la piccola orfana Heidi va a vivere dal nonno nella sua baita alpina. Come ogni cambiamento l’inizio è difficile, ma l’allegria della piccola ben presto prevale e il nonno, le montagne e il pastorello Peter prendono presto una posizione di rilievo nel cuore di Heidi. Poi conoscerà anche Clara, un ragazzina sulla sedia a rotelle che diventerà la sua miglior amica.
Età di lettura: da 3 anni.
È raro che la stampa e i canali televisivi del nostro Paese, in genere così attenti ai fenomeni del terrorismo e dell’estremismo di matrice islamica, si occupino non superficialmente della vita culturale del mondo islamico, la cui storia straordinaria è di fatto ignorata in Occidente. Eppure la letteratura espressa dai Paesi di cultura araba ha donato al mondo i capolavori delle Mille e Una Notte, la raffinatezza delle maqâmât, l’avvincente narrativa di Naguib Mahfûz, premio Nobel per la letteratura nel 1988… L’invito alla scoperta della letteratura araba, che Argo rivolge con il presente saggio al pubblico italiano, non colma solo un vuoto editoriale, recupera importanti frammenti di storia, non solo letteraria, che ci sono assai meno estranei di quanto si creda. Attraverso le fresche pagine di Heidi Toelle e Katia Zakharia sfilano dinanzi ai nostri occhi poeti preislamici che cantavano gli avventurosi percorsi delle carovane, immaginifici poeti andalusi, audaci geografi, generosi cantori di storie che hanno incantato per secoli ascoltatori e lettori, infine gli scrittori contemporanei che nel loro impatto con la ‘modernità’ hanno re-incontrato l’Occidente.
Aspettatevi il meglio! Una nuovissima edizione per una nuova generazione di genitori che, con le informazioni più aggiornate, accurate e competenti, vi dice tutto ciò che dovete sapere sulla gravidanza. Di facile consultazione, scritta in un linguaggio accessibile e densa di indicazioni pratiche, risponde alle mille domande che i futuri genitori possono porsi sul viaggio più emozionante: quello di una nuova vita che ha inizio. Da prima del concepimento fino al post partum, una guida che vi accompagna settimana dopo settimana senza trascurare nessun aspetto: dagli esami medici alla dieta e all'attività fisica, dai disturbi più comuni alle terapie alternative, dalla scelta di come e dove partorire ai consigli ai padri in attesa.
Commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Federico III del Palatinato, il "Catechismo di Heidelberg" è un classico della fede riformata, di cui offre uno dei compendi meglio riusciti. Illustrando con rara chiarezza che cos'è il cristianesimo, il suo rigoroso discorso teologico è tuttavia animato - cosa assai rara in un catechismo - da un afflato di viva pietà. Ritraducendolo in toto e commentandone con ampiezza ciascuno dei 129 articoli, il teologo Paolo Ricca ne fa concretamente il proprio «testamento spirituale».
Il settantacinquesimo compleanno di Joe Miller è l'occasione per una riunione famigliare al gran completo, la prima da anni. Ma questa volta tutto è diverso: tre gravidanze contemporanee - quella di Brenda, moglie del primogenito Daniel, costretto su una sedia a rotelle da un incidente in bicicletta; di Liz, in attesa di due gemelli dal secondogenito Jake, il più benestante, il più compiaciuto, il più fragile dei tre fratelli; e della turbolenta Hilary, la "piccola" di famiglia anche a 35 anni suonati, adesso incinta di un padre ignoto - soffiano un vento di novità sull'intera famiglia e i suoi due capostipiti, È un vento ora minaccioso ora rassicurante, che a tratti avvicina e a tratti allontana, e solleva irriverente i molti veli che avvolgono i protagonisti fino a restituirci un ritratto terso e coinvolgente delle relazioni in seno a una famiglia, coi suoi equilibri, i suoi limiti, le sue inesauribili risorse.
Martin Heidegger è indubbiamente uno dei grandi pensatori del Novecento, a cui si riferiscono, approfondendone i temi o discutendoli, tanti filosofi della nostra epoca. Ma è anche una figura controversa, per alcune scelte, compiute nel corso della vita, che hanno comportato in molti un rigetto della sua riflessione. Oggi, dunque, è opportuno riconsiderare tale riflessione nelle sue articolazioni e alla luce della documentazione disponibile: allo scopo - come già suggeriva Gadamer - di tornare a "sillabare Heidegger". A tal fine, i capitoli del libro, redatti da alcuni dei maggiori studiosi dell'autore, presentano in maniera chiara ed esaustiva i principali argomenti della filosofia heideggeriana: dalla fenomenologia all'ermeneutica, dall'ontologia al "pensiero dell'Ereignis", dalle meditazioni sull'opera d'arte e sulla poesia a quelle sulla tecnica e sulle questioni d'impatto ecologico, fino al legame con il cristianesimo. Completano il volume un'aggiornata bibliografia e un indice esplicativo dei concetti usati da Heidegger nella sua ricerca.
«La mia attività si è sviluppata soprattutto in tre ambiti. C'è quello delle interpretazioni tragiche dell'uomo e dei suoi rapporti con lo stato, che ha la sua duplice fonte nella tragedia greca e nell'episodio emblematico della morte di Socrate. Il secondo ambito è costituito dal complesso problema della natura e dello sviluppo del linguaggio, e in particolare delle possibilità e delle costrizioni presenti nella traduzione sia all'interno della propria lingua sia fra le lingue dell'umanità. Infine, nel terzo ambito, ho cercato di analizzare i nessi tra le interpretazioni di opere artistiche, filosofiche e scientifiche da un lato, e il totalitarismo politico del XX secolo dall'altro. Porre queste domande significa ritornare, forse ossessivamente, ai rapporti tra la cultura tedesca e il nazismo, un intreccio in cui la lingua tedesca - che Goethe e Kant, ma anche Hitler hanno usato da maestri - ha giocato un ruolo determinante. In ognuno di questi tre ambiti, ho trovato Heidegger presente in modo massiccio e rivolto a un ulteriore sviluppo della riflessione.» (George Steiner)
La proverbiale difficoltà del linguaggio di Heidegger e la vertiginosa altezza delle questioni da lui affrontate rendono particolarmente ardua la comprensione del suo pensiero, tanto più che esso si inerpica per sentieri non praticati dal senso comune. L'unico vero modo per superare questo ostacolo è quello di affrontare la lettura diretta delle sue opere, seguendolo passo per passo nel suo cammino di pensiero. Mai come per Heidegger appare indispensabile una guida adeguata che aiuti a penetrare nei recessi talvolta oscuri del suo meditare.