In un Medioevo "pieno di stupore", teatro di battaglie, custode di segreti, terra di avventure e di viaggi, di amori e paure estreme, dispensatore di attimi sottratti a un'eternità di cui pareva si cibasse ogni cosa, sorse un uomo, Giovanni di Bernardone, poi conosciuto come Francesco. L'uomo di Assisi, colui che vedeva la luce e la bellezza del suo Maestro Gesù in ogni volto di persona ma anche di animale, e non solo in essi ma pure nel sole, nella luna, nella terra su cui camminava insieme agli altri. San Francesco, il "poverello" per antonomasia, il folle di Dio. Aldo Nove in questo suo nuovo libro non si limita a ricostruire la storia di Francesco. Lo fa dal punto di vista del nipote Piccardo, un ragazzino dapprima spaurito di fronte alle scelte radicali dello zio, ma poi gradualmente pervaso di una ammirazione giocata sullo stacco fra il riconoscimento della Verità e la coscienza di non poter essere come Francesco, di non poter seguire il suo cammino nello stesso modo. Sullo sfondo, le forti emozioni e gli sconvolgimenti di un'epoca che non fu affatto buia come talora si crede, ma viva come lo sono i linguaggi infantili, forse i soli a cogliere il momento indicibile in cui la vita di un testimone del Regno come Francesco si trasforma in esperienza condivisibile di santità.
Descrizione dell'opera
Dalla città di Assisi la via di Francesco si è estesa a tutto il mondo. Proprio per questo i francescani si sono concentrati a riflettere sulla sua diffusione nei vari continenti tenendo conto delle sfide che la famiglia religiosa si trova ad affrontare e delle risorse che le sono donate. «Come per tutta la vita ecclesiale, anche l'esperienza francescana nel mondo è contemporaneamente la stessa e profondamente differente; lo stesso carisma assume volti diversi e si modula attraverso culture differenti, generando nuovi stili di vita. Possiamo dire che la forza di un carisma sta propriamente nella sua capacità di esprimersi in tempi e spazi diversi, di "passare tra le differenze"» (dalla Presentazione).
Il volume presenta i contributi offerti nell'annuale giornata di studio promossa dall'Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum (27 aprile 2010), cui deve il titolo. Le relazioni offerte mostrano la bellezza delle esperienze e la complessità delle condizioni in cui la vocazione francescana si trova a vivere oggi in Asia, America, Europa, Africa e Oceania.
Da nove secoli Francesco d'Assisi non cessa di interessare e affascinare artisti e letterati. Perché? La risposta è semplice: in lui si riflette lo splendore del Verbo di Dio incarnato. Pura espressione dell'amore, della libertà, della gioia, della ricerca e dell'incontro con l'Assoluto, il santo di Assisi non può non interessare e affascinare, soprattutto poeti, artisti, letterati. Il presente volume offre, attraverso il racconto di ventitre incontri con Francesco, una carrellata, rapida e affascinante, sulla presenza del Poverello nella letteratura del Novecento. In quale luce l'hanno visto gli scrittori e i poeti? Quale messaggio hanno colto? Quale particolare aspetto li ha interessati? Che cosa dice il santo agli uomini del nostro tempo? Un libro che risponde a queste domande e vivifica l'amore per Francesco.
Destinatari
Chiunque sai interessato a cogliere negli scrittori del Novecento il senso del religioso e il loro intimo rapporto con il Santo di Assisi.
Autore
FERDINANDO CASTELLI, gesuita, è stato docente di letteratura e cristianesimo presso l'Istituto di Scienze religiose della Pontificia Università Gregoriana. Attualmente è redattore di 'La Civiltà Cattolica' per il settore letterario. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i tre volumi dal titolo Volti di Gesù nella letteratura moderna (1987, 1990, 1995) e i due volumi: Nel grembo dell'Ignoto. La letteratura moderna come ricerca dell'assoluto (2001 e 2006).