Il volume ricostruisce la storia dei Cristiani per il socialismo (Cps) in Italia, dove il movimento - nato nel 1971 nel Cile di Allende - si costituisce nel settembre 1973, per iniziativa di cristiani di sinistra provenienti da Acli, Cisl, Comunità cristiane di base, gruppi e riviste della contestazione cattolica, chiese protestanti. L'intento generale dei Cps è trasformare la società in senso socialista e rinnovare la Chiesa in senso evangelico, quello contingente è rompere l'unità politica dei cattolici nella Dc e spostare a sinistra la militanza dei credenti. Il movimento - che coinvolge decine di migliaia di persone - attraversa i fondamentali eventi politici e sociali degli anni '70, fino al progressivo esaurimento all'inizio degli anni '80, per cause interne (conflittualità fra sinistra storica e nuova sinistra, contraddizioni fra fede e politica, crisi identitaria) ed esterne (riflusso della militanza politica, ricomposizione nel mondo cattolico, accelerata dalla prima fase del pontificato di Wojtyla).
Il martirio di un sacerdote nella Polonia comunista. A 35 anni dalla morte, non è stata ancora fatta chiarezza sull'omicidio del sacerdote polacco Jerzy Popie?uszko. La sua vicenda scosse l'opinione pubblica mondiale e costrinse la Polonia comunista a istituire il primo e unico processo contro uomini dei servizi segreti nei Paesi del Patto di Varsavia. Secondo alcuni analisti il suo omicidio fu un colpo decisivo al successivo sgretolamento della cortina di ferro. Questo libro racconta la vita di Popie?uszko e fa uso di materiale inedito come i documenti della Stasi, l'archivio personale di Giulio Andreotti, la Positio per la causa di beatificazione, l'Archivio segreto vaticano, e l'archivio del Partito comunista italiano.
Un volume che ripercorre la storia di Comunione e Liberazione, dagli inizi al liceo Berchet di Milano fino alla grande udienza concessa a don Giussani da Giovanni Paolo II, nel 1984, in occasione dei trent'anni del movimento. Storico di Comunione e Liberazione, Massimo Camisasca ha pubblicato su questo argomento anche un saggio intitolato "Don Giussani. La sua esperienza dell'uomo e di Dio". Da questo suo lungo impegno nasce il racconto di un pezzo di storia della Chiesa e della società italiana. "Non per una rievocazione piena di nostalgia, ma perché il senso profondo di questa storia innerva il nostro presente attraverso la realtà del movimento e di tutti coloro che sono stati toccati direttamente o indirettamente dalla grande personalità di don Giussani".
Con questo terzo volume si conclude la storia del Movimento che ha attraversato gli ultimi cinquant’anni di storia contemporanea. In questo periodo, dal 1976 ad oggi, la storia di Comunione e Liberazione raggiunge la piena maturità ecclesiale con il riconoscimento concesso dal papa Giovanni Paolo II. Particolarmente profetico è il racconto del giorno dei funerali del Fondatore di CL, don Giussani, morto il 22 febbraio 2005, quando si diffuse la notizia di un nuovo aggravarsi delle condizioni del Papa. Fu un drammatico e singolare intrecciarsi di fatti: i due «amici» sembravano voler partire assieme e passare a Ratzinger, che il Papa aveva mandato come suo delegato a presiedere il rito funebre, il testimone per la corsa che continuava.
Ancora una volta la narrazione avvince il lettore, grazie alla ricca documentazione e alla piacevole sobrietà del racconto.
Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato prete nel 1975. L’incontro che ha segnato la sua vita è avvenuto a 14 anni al liceo Berchet, quando ha conosciuto don Giussani. Responsabile prima di Gioventù Studentesca e poi di Comunione e Liberazione, è stato anche presidente diocesano dei giovani di Azione Cattolica a Milano. Insegnante di filosofia nei licei, all’Università Cattolica di Milano, alla Pontificia Università del Laterano a Roma, dal 1993 al 1996 è stato vicepreside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi sul Matrimonio e la Famiglia con sede a Roma. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo di cui è superiore generale. Ha tenuto dal 1981, per molti mesi, la trasmissione radiofonica «Parole di vita», divenendo una delle voci più conosciute della radio italiana.