Il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e trasferito l'anno dopo a Firenze proclama l'unione fra la Chiesa greca e quella latina, un accordo che dura sino alla presa di Costantinopoli, nel 1453, e viene rotto ufficialmente da un concilio della Chiesa greca poco meno di vent'anni dopo. Questo volume si propone di indagare dal punto di vista storico ed ecclesiologico le unioni che si sono verificate dopo il concilio ferrarese-fiorentino. In particolare, la ricerca si sofferma sulla prima grande unione dei ruteni del 1595, conosciuta anche come Unione di Brest, e sull'unione della Chiesa romena ortodossa della Transilvania (1697-1700). Questo avvenimento ha portato alla riscoperta delle radici latine, alla comunione ecclesiastica con la Sede di Pietro e alla nascita di un movimento illuminista che ha suscitato, nel tempo, la nascita di un solo Stato per i romeni delle province di Moldova, Valacchia e Transilvania. Dal punto di vista ecclesiologico il processo di unione della Chiesa ortodossa romena della Transilvania si compie con il Concilio Vaticano II, che con il documento sulle Chiese cattoliche orientali "Orientalium Ecclesiarium" riconosce le comunità cattoliche orientali come vere Chiese.
il concilio di ferrara-firenze rappresenta certamente il massimo sforzo di riunificazione tra la chiesa greca e quella latina.questo libro ripercorre le tappe di questo concilio, soffermandosi soprattutto sui problemi teologici. IL CONCILIO DI FERRARA-FIRENZE DEL 1438-1439 E`STATO SENZA DUBBIO IL PIU`IMPORTANTE SFORZO DI RIUNIFICAZIONE COMPIUTO DALLE CHIESE GRECA E LATINA, SEPARATESI CON LO SCISMA DEL 1054. QUESTO LIBRO DI DON LUIGI CHITARIN ANALIZZA LE COMPLESSE VICENDE CHE FANNO DA SFONDO AL CONCILIO E LE CONSEGUENZE CHE NE DERIVARONO E CHE PORTARONO ALLA RAPIDA FINE DI QUESTO TENTATIVO UNITARIO. L'AUTORE SI SOFFERMA SUI VARI DIBATTITI E CONTRASTI TEOLOGICI, TRATTANDO PIU`SPECIFICAMENTE LA DISPUTA SUL FILIOQUE. IL LIBRO COMPRENDE ANCHE UNA BREVE ANTOLOGIA