Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale la preoccupazione fondamentale della chiesa cattolica era la lotta contro il comunismo contro il quale erano impegnate tutte le energie. Ma nella chiesa occidentale sempre più forti erano le preoccupazioni per lo scollamento fra chiesa e società moderna. La modernità si presentava come una sfida alla quale la chiesa doveva rispondere con una rinnovata riflessione e in modo nuovo. Il concilio ecumenico Vaticano II doveva dare, per molti vescovi, una risposta adeguata alle sfide del mondo moderno. La costituzione conciliare "Gaudium et spes" costituisce un'espressione riflessa di come il magistero ecclesiastico considerava il rapporto tra chiesa e mondo moderno e rappresenta forse il cuore stesso dell'impegno conciliare, ancor oggi attuale, al rinnovamento della chiesa. Questo volume ricostruisce passo passo il cammino che ha portato alla redazione della costituzione "Gaudium et spes", che l'autore analizza e interpreta cercando di rispondere ad alcuni importanti quesiti: perché si è cominciato a pensare ad un documento sulla chiesa nel mondo contemporaneo? cosa ci si prefiggeva? quali ipotesi si sono confrontate nel corso della sua elaborazione? perché e come si è giunti alla redazione che alla fine è stata accolta?
Tutt'altro che unitario, l'universo delle mafie è composto da fenomeni disparati: dal grande contenitore delle Camorre a Cosa Nostra, dalla 'Ndrangheta, anche nelle sue articolazioni decentrate nel nostro paese o nel resto del mondo, a gruppi locali come la Stidda e i Cursoti, per giungere a entità autoctone completamente nuove come Mafia capitale. Ma, oltre che alle mafie, il plurale va applicato anche all'antimafia. Esistono un'antimafia istituzionale, un'antimafia sociale e da qualche tempo anche un'"antimafìa inautentica", o fasulla, come quella di personaggi che, pur mantenendo sottobanco un rapporto organico con i sodalizi mafiosi, ufficialmente aderiscono ad associazioni antimafia. Una realtà complessa, che l'autore esplora con grande energia intellettuale, nella convinzione che si possano combattere le mafie solo conoscendone in profondità le diverse dinamiche organizzative.
Nel mondo greco-romano la società era basata su una presenza massiccia di schiavi, che in determinati luoghi poterono raggiungere e forse superare il cinquanta per cento della popolazione. Il volume offre un panorama completo della questione: che cosa significava essere schiavi e come lo si diventava; la funzione e il peso degli schiavi nei diversi settori della vita economica; la loro presenza nell'organizzazione famigliare e cittadina; come si poteva uscire dallo stato di schiavitù; le trasformazioni che la fine dell'impero romano e il primo diffondersi del cristianesimo produssero nel sistema schiavistico antico.
La globalizzazione da un lato, e la crisi della rappresentanza dall'altro, sembrano oggi insidiare la presa e la tenuta della democrazia all'interno delle società contemporanee, al punto che si parla sempre più spesso dell'avanzata di oligarchie vecchie e nuove. Il libro affronta alcuni interrogativi di fondo che riguardano la tenuta stessa degli attuali regimi democratici. Un sistema globale come quello emerso nell'ultimo ventennio lascia spazi e quali alla democrazia rappresentativa? E fino a che punto si può porre argine al prevalere delle oligarchie?
Punto a capo. L'economia mondiale scrive una nuova pagina. La posta in gioco è molto alta. Che ruolo avranno l'Europa e l'Italia nel capitolo che sta per cominciare? Dopo l'epoca d'oro della globalizzazione durata fino alla crisi economico-finanziaria del 2008-2009, il futuro dell'economia del mondo è oggi incerto, segnato da disuguaglianze crescenti e soprattutto dal mutare degli equilibri globali, con l'ascesa dell'Asia del Pacifico e con le nuove sfide poste dalla Cina. Lo shock pandemico ha ulteriormente accentuato difficoltà e disordine. L'Europa, grazie alla storica svolta in risposta alla crisi, potrebbe avere un ruolo fondamentale per il futuro dell'economia mondiale. Anche l'Italia ha davanti a sé una grande opportunità di riforme e investimenti, se solo saprà utilizzare al meglio le ingenti risorse dell'Europa. Quali dunque i nuovi scenari? Quale ruolo avrà l'America di Biden? In queste pagine una guida per orientarsi negli eventi che caratterizzano il quadro economico internazionale.
Trump, la Brexit, i risultati delle elezioni in molti paesi europei, la Turchia di Erdogan, l’India di Modi...: prendono forza a livello globale tendenze che paiono sancire il divorzio fra la democrazia e i principi liberali che l’hanno innervata, soprattutto in Occidente. Eppure viviamo in un mondo che non vede affatto, come si crede, un peggioramento socio-economico o un aumento delle diseguaglianze. Il libro ragiona su questa crisi, mettendone in luce in primo luogo le diverse cause, dalle trasformazioni demografiche all’invecchiamento della popolazione, alla perdita di rango globale dell’Occidente, per poi interrogarsi sulle debolezze della democrazia liberale che, forte in fasi di crescita, si dimostra inadeguata in fasi di ristagno e risorse calanti. Particolare attenzione è riservata al caso italiano, che ha anticipato questa crisi mondiale della democrazia liberale, e a ciò che sarebbe ragionevole fare per costruire un futuro migliore.
Uno dei maggiori esperti del settore racconta l'innovazione e la tradizione nelle fasi di progettazione, produzione e promozione del libro, sia cartaceo che e-book. Un'introduzione aggiornata all'universo librario attuale, alle professioni culturali dentro e fuori le case editrici e alle modalità nuove di lettura, in presenza e in digitale, con l'analisi di numerosi casi esemplari, dai Gialli Mondadori a Harry Potter, da Calvino a Eco, da Gomorra a Elena Ferrante, dal self publishing alle piattaforme social. Un viaggio dentro la mediazione editoriale per capire l'attuale società attraverso questo prodotto culturale che, pur in continua mutazione, resta in equilibrio tra materialità e immaterialità, artigianato e industria.
Partendo dall'avvento della stampa di massa nel tardo Ottocento e approdando alla rivoluzione del Web 2.0 dei nostri giorni, il volume - qui presentato in una nuova edizione aggiornata - esamina il ruolo dei mezzi di comunicazione all'interno della società contemporanea. Sono illustrati i diversi fattori che definiscono la funzione di uno specifico medium in un dato momento storico: il contesto politico, culturale ed economico, l'interazione fra innovazione tecnologica e trasformazioni sociali, i rapporti fra i mezzi di comunicazione e le entità statali nelle loro diverse forme, l'interscambio fra i diversi media.
Le nanotecnologie, insieme alle biotecnologie, alle neuroscienze e all'informatica, promettono di cambiare non solo il nostro mondo, ma anche noi stessi. Le possibili ricadute, suggestive e vertiginose, hanno a che fare con l'elettronica molecolare e i computer quantistici, le celle solari superefficienti e i biosensori. E non sembra lontano il giorno dei nano-farmaci e del nano-dosaggio, né quello in cui ci saranno iniettati nano-robot capaci di "riparare" le cellule difettose o sostituirle una per una. Eppure l'idea che lo sviluppo tecnoscientifico stia imprimendo un'accelerazione al cambiamento sociale è illusoria: la società non è in ritardo e la tecnoscienza non è in anticipo perché evolvono insieme. Viviamo già - come illustrato nel libro - in una società nanotecnologica, quel che appare un ipotetico futuro diventa il nostro febbrile presente.
Federico Neresini insegna Scienza, tecnologia e società nell'Università di Padova. Per il Mulino ha curato, con M. Bucchi, l'edizione 2010 dell'"Annuario scienza e società".
Grazie alla fantasia i bambini giocano e gli adulti inventano storie che ci trasportano in mondi diversi da quello in cui viviamo. Ma la fantasia può anche essere fonte di inganno o autoinganno, fino ad "ammalarsi" intrappolandoci in labirinti dai quali non riusciamo ad uscire. E' possibile imparare ad usarla e a farla funzionare? Dai diversi tipi di fantasia alle sue patologie, agli esercizi per allenarla: le strategie e i vincoli cognitivi con i quali opera questa straordinaria capacità della mente umana, che non è affatto contrapposta al ragionamento logico.
Paolo Legrenzi insegna Psicologia nell'Ateneo Iuav di Venezia. Tra i suoi libri per il Mulino "La felicità" (1998), "La mente" (2002), "Creatività e innovazione" (2005), "Credere" (2008), "Neuro-mania" (con C. Umiltà, 2009), "Non occorre essere stupidi per fare sciocchezze" (2010).
A volergli credere Esumim avrebbe partecipato a tutte le grandi migrazioni dell'umanità: «ci siamo divertiti - ripete sempre - non si stava mai fermi!». E l'immaginario testimone di un viaggio iniziato sei milioni di anni fa, il cui primo passo - quello di scendere dagli alberi - ha dato avvio alla lunga catena di migrazioni attraverso la quale i nostri antenati hanno colonizzato il pianeta. Quante umanità diverse - dagli Austrolopiteci a Neandertal, a Homo sapiens - si sono succedute e incrociate sulla Terra? Quali percorsi hanno seguito, dalla loro prima uscita dall'Africa fino alla diffusione in tutto il pianeta? Nella genetica, la guida per ricostruire una diaspora mai conclusa, espressione del nostro ancestrale nomadismo.
La rottura dell'unità della Chiesa avvenuta con la riforma protestante nel XVI secolo ha segnato profondamente l'età moderna: da qui prese avvio un potente moto di rinnovamento dottrinale e disciplinare del mondo cattolico, designato con il termine di Controriforma. Questo libro estende il significato e la portata della Controriforma cattolica al di là dell'interpretazione tradizionale, che tende a vedere in essa una mera reazione difensiva davanti alla riforma protestante. Dopo aver ricostruito lo svolgimento del Concilio di Trento, il volume, che viene presentato in una nuova edizione arricchita, analizza le mutate caratteristiche sociali del clero tridentino e della curia papale. Senza tralasciare le differenziazioni nazionali che assunse l'opera di rinnovamento, l'autore accenna inoltre all'incontro della Chiesa controriformata con le civiltà non cristiane fuori d'Europa, e all'impatto che questo grande processo storico ebbe sulla civiltà europea anche in campo artistico e culturale.