A lungo introvabile, quest'affascinante raccolta ottocentesca di preghiere intreccia magia e religione, riprendendo antiche credenze fortemente radicate nelle tradizioni popolari. A San Pantaleone - e agli altri santi - ci si rivolgeva con tridui e novene per trovare l'anima gemella o per sapere cosa pensasse, per farla tornare o addirittura per punirla; ma anche per cose molto più prosaiche, come farsi il corredo vincendo un terno al lotto. L'Aldilà si invocava, insomma, per qualunque grazia: dai figli tanto desiderati alla protezione dei pericolosi viaggi per mare, o per far cessare tuoni e saette. Ai santi si chiedeva intercessione per gli infelici, difesa dal malocchio e dai nemici. Di scongiurare terremoti ed epidemie, e ovviamente il fuoco del Vesuvio. Per chi crede che il mondo abbia un senso e un ordinamento che vada oltre le mere apparenze delle forme esteriori, Il Libro Magico di San Pantaleone resta certamente un prezioso vademecum di preghiere per cercare di ottenere «la grazia di sapere con segni e parole ciò che si desidera, e l'aiuto degli angeli e dei santi in tutte le necessità della vita».