Il "mondo di ieri" è l'Europa d'inizio Novecento, il mondo in cui Stefan Zweig è cresciuto, si è appassionato alla lettura e ai viaggi, ha stretto amicizia con Freud, Rilke e Valéry. Un mondo stabile e sicuro, nonostante l'emergere di rivendicazioni nazionaliste, che l'autore definì "l'età dell'oro delle certezze". È un libro nostalgico, scritto da Zweig lontano dalla sua Austria, che racconta lo sgomento allo scoppio della prima guerra mondiale, il crollo delle monarchie storiche, la crisi delle ideologie e la tetra affermazione del nazismo. Tra aneddoti ricchi di "charme", in un viaggio alla scoperta di Vienna, Parigi, Berlino e Londra che abbraccia mezzo secolo della storia d'Europa, queste pagine riassumono il senso della vita di Stefan Zweig e della sua vocazione di scrittore.
Composti per la maggior parte durante gli anni della Prima Guerra mondiale, i quattro testi qui raccolti ("Il mondo senza sonno", "Episodio sul lago di Ginevra", "L'obbligo" e "Ypres") fanno rivivere la straordinaria gamma di emozioni e sensazioni che sconvolsero l'Europa intera. L'allerta continua, lo spaesamento radicale e il suicidio, il rifiuto di obbedire e la diserzione, la mercificazione del trauma sono i terreni esplorati da Stefan Zweig.