Data di pubblicazione: Novembre 2009
Codice: 9788842088899
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 24,00
In breve
Parigi, Milano, Venezia, Napoli, Palermo, Vienna, Praga, Budapest, Cracovia, Berlino: un continente è in bilico sull’orlo di un abisso. Il vento della rivoluzione travolge l’Europa.
Il 22 febbraio 1848 Parigi si sveglia sotto un cielo grigio e carico di pioggia. Le raffiche di vento portano per le strade una triste acquerugiola. Alle nove una folla di manifestanti – operai disoccupati, donne e bambini – si riunisce in place de la Madeleine, dalla quale deve prendere avvio la marcia di protesta. Tre giorni dopo, alle prime ore del mattino, la piazza esplode in un boato di giubilo: è stata proclamata la Repubblica! Parigi è la prima città a cadere sotto i colpi della rivoluzione. Con stupefacente rapidità, in tutte le capitali del continente, operai e borghesi rovesciano i vecchi regimi e si apprestano a dar vita a un nuovo sistema liberale. La marea sconvolge il sistema conservatore che, dopo la conclusione delle guerre napoleoniche, aveva mantenuto la pace ma represso le aspirazioni all’indipendenza nazionale e al governo costituzionale. Alta politica e diplomazia, processi di formazione statale e affermazione del costituzionalismo si affiancano alla tragedia umana della rivoluzione, della guerra e della miseria: il 1848 è allo stesso tempo un’esperienza esaltante e drammatica per migliaia di persone, che scoprono il gusto per la politica e conquistano diritti civili e spazi di autonomia fino ad allora esclusi. E non importa che tutto duri poco: è la generazione del 1848 a distruggere alla radice quel vecchio sistema ma sarà la gente del futuro a raccoglierne i frutti.
Indice
Prefazione - CAPITOLO PRIMO: Una selva di baionette - CAPITOLO SECONDO: Il crollo - CAPITOLO TERZO: La primavera dei popoli - CAPITOLO QUARTO: L’estate rossa - CAPITOLO QUINTO: L’autunno controrivoluzionario - CAPITOLO SESTO: 1849: l’estate di San Martino della rivoluzione - Conclusione - Note - Ringraziamenti - Indice analitico
In breve
Parigi, Milano, Venezia, Napoli, Palermo, Vienna, Praga, Budapest, Cracovia, Berlino: un continente è in bilico sull’orlo di un abisso. Il vento della rivoluzione travolge l’Europa.
Il 22 febbraio 1848 Parigi si sveglia sotto un cielo grigio e carico di pioggia. Le raffiche di vento portano per le strade una triste acquerugiola. Alle nove una folla di manifestanti – operai disoccupati, donne e bambini – si riunisce in place de la Madeleine, dalla quale deve prendere avvio la marcia di protesta. Tre giorni dopo, alle prime ore del mattino, la piazza esplode in un boato di giubilo: è stata proclamata la Repubblica! Parigi è la prima città a cadere sotto i colpi della rivoluzione. Con stupefacente rapidità, in tutte le capitali del continente, operai e borghesi rovesciano i vecchi regimi e si apprestano a dar vita a un nuovo sistema liberale. La marea sconvolge il sistema conservatore che, dopo la conclusione delle guerre napoleoniche, aveva mantenuto la pace ma represso le aspirazioni all’indipendenza nazionale e al governo costituzionale. Alta politica e diplomazia, processi di formazione statale e affermazione del costituzionalismo si affiancano alla tragedia umana della rivoluzione, della guerra e della miseria: il 1848 è allo stesso tempo un’esperienza esaltante e drammatica per migliaia di persone, che scoprono il gusto per la politica e conquistano diritti civili e spazi di autonomia fino ad allora esclusi. E non importa che tutto duri poco: è la generazione del 1848 a distruggere alla radice quel vecchio sistema ma sarà la gente del futuro a raccoglierne i frutti.
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Prefazione - CAPITOLO PRIMO: Una selva di baionette - CAPITOLO SECONDO: Il crollo - CAPITOLO TERZO: La primavera dei popoli - CAPITOLO QUARTO: L’estate rossa - CAPITOLO QUINTO: L’autunno controrivoluzionario - CAPITOLO SESTO: 1849: l’estate di San Martino della rivoluzione - Conclusione - Note - Ringraziamenti - Indice analitico