«Il mondo sente che la Chiesa ha finito per assumere la mentalità del mondo... Sembra che, invece della propria forza dinamica capace di mettere in discussione il mondo, la Chiesa vada cercando qua e là spazi per accordarsi con il mondo». Sono pagine dense di drammaticità e di vigore quelle in cui monsignor Luigi Negri contesta l'attacco del mondo al Corpo Mistico di Cristo. Facendoci così riscoprire - tanto nelle introduzioni serali alla "Scuola di comunità" del Rosetum di Milano, quanto negli interventi in quotidiani e periodici - la natura e l'origine, quindi anche il destino, di quella che non può non essere, sempre di nuovo, "mater et magistra". Come spiega il professor Francesco Botturi nella sua Prefazione, la preoccupazione di monsignor Negri è quella del «compito primario di annuncio, e perciò di missione, che non può essere commisurato ad altro», tanto più oggi, giunti come siamo in fondo alla parabola secolarizzante.
L'umanesimo del tempo moderno, radicato nel relativismo etico da cui mette in guardia papa Benedetto XVI, si connatura di un carattere anticristiano che, in definitiva, risulta inumano, in quanto non corrispondente al desiderio di compimento e di senso che abita il cuore dell'uomo. La proposta cristiana rappresenta oggi più che mai una visione alternativa, aliena da ogni prospettiva ideologica, capace di riconoscere gli errori antropologici, le false idee di progresso, la cultura di morte insiti nelle più affermate teorie della modernità, alle quali contrappone la centralità della persona la cui dignità è prioritaria rispetto a qualunque concezione di popolo, società, Stato. La Chiesa si fa portatrice di questa proposta che attraverso il suo Magistero sociale che, come questo libro efficacemente dimostra, non è dottrina astratta, slegata dalla realtà. "La dottrina sociale", infatti, come scrive l'autore, che in queste pagine ne ripropone anche una lettura storica, mentre evidenzia e affronta le sfide che le competono nella contemporaneità, "porta la fede a misurarsi con l'uomo concreto, con i suoi problemi vitali. Essa illumina tali problemi a partire dalla fede, individuandone le soluzioni dentro quell'orizzonte nuovo di coscienza e di azione che la fede stessa fa accadere nel mondo". Il Magistero della Chiesa, allora, nasce dall'incontro della fede con l'uomo, con le sue problematiche reali, personali e sociali.