Il volume si interessa delle principali strutture operative del diritto amministrativo canonico e le principali attività di Enti canonici e uffici Ecclesiastici adottando una prospettiva strettamente codiciale. In questo modo esso si presenta come uno strumento critico-sistematico sulla concreta operatività giuridica in campo amministrativo ecclesiastico in grado di indicare soluzione efficaci per chi svolge una funzione di supporto specificamente tecnico al governo della Chiesa.
L'opera si colloca nella prospettiva del diritto quale oggetto della giustizia, secondo cui il diritto canonico o ecclesiale è ciò che è giusto nella Chiesa di Cristo, comprendendo sia gli aspetti essenziali e permanenti contenuti nello stesso disegno fondazionale di Cristo (diritto divino) sia quelli provenienti dalla dinamica storica di determinazione dei rapporti di giustizia intraecclesiale (diritto umano). Nel testo si sono privilegiate le questioni di fondo e i capisaldi della disciplina, cercando di mostrarne i fondamenti e i problemi attuali. Per questo motivo è stato scelto il nome di ''corso fondamentale sul diritto nella Chiesa''. Il manuale copre le materie principali del Codex iuris canonici del 1983 (con brevi riferimenti anche al Codex canonum ecclesiarum orientalium del 1990, nei punti più caratteristici della disciplina orientale). Si è adottato un metodo sistematico, non esegetico, evitando di considerare il Codice come un testo scientifico-didattico.
Sommario Parte Prima: INTRODUZIONE Il diritto e la giustizia nella Chiesa - Il diritto canonico nella storia - La configurazione del diritto nella Chiesa. Parte Seconda: I SOGGETTI ECCLESIALI DI DIRITTO La persona umana nella Chiesa - La Chiesa come istituzione: a) Aspetti generali. b) La dimensione universale della Chiesa. C) Le dimensioni particolari della Chiesa. Le realtà associative nella Chiesa.
Il testo esamina il significato e la portata obbligatoria dei precetti generali della Chiesa e il loro valore pastorale. I sei capitoli sono dedicati alla valenza giuridica complessiva dei precetti, alla partecipazione eucaristica festiva, al riposo festivo, al precetto pasquale, alla santificazione del tempo penitenziale e alla sovvenzione alle necessità della Chiesa. Ogni contributo parte da una contestualizzazione e problematizzazione delle questioni legate al precetto; esamina l'origine e lo sviluppo storico del relativo ordine ecclesiale, analizza la genesi, l'ermeneutica e la sistematica della normativa vigente (cann. 1246-1248, 989, 920, 1249-1253 e 222 CIC); cerca di sviscerare l'impostazione del debito, il contenuto delle spettanze e i relativi compiti (anche istituzionali) e discende quindi agli spunti di carattere propositivo (in genere formativo-pastorale). L'interesse principale dell'analisi è legato alla dimensione di giustizia iscritta nella realtà ecclesiale e recepita nella determinazione e fissazione ecclesiastica. Una certa attenzione è prestata pure al contesto pastorale attuale e all'incremento e alla sollecitazione della pratica dei praecepta Ecclesiae.
Come indicato nel titolo, il volume raccoglie una serie di studi di esperti giuristi, relativi alla responsabilità giuridica degli enti ecclesiastici. Oltre a studi più fondativi, nel volume si offrono risposte alle questioni operative più immediatamente legate a tale responsabilità, sia in chiave di rapporti interordinamentali che a livello di prassi interpretativa, che consentono un giusto discernimento circa la riferibilità dell¿atto illecito all'ente ecclesiastico, la particolare tipologia dei danni a cui deve far fronte la Chiesa o le sue non indifferenti conseguenze all'interno della organizzazione ecclesiale anche in via risarcitoria. L¿indagine sul rapporto tra giustizia e responsabilità dei soggetti giova sicuramente a far sì che le autorità ecclesiastiche e tutti coloro che operano a nome della Chiesa si assumano le loro responsabilità. Inoltre tale riflessione contribuisce a evitare che, per le sue specifiche caratteristiche, la Chiesa sia tenuta a rispondere in maniera sproporzionata e ingiusta. Individuare in modo giusto i soggetti ecclesiali - persone o enti - che specificamente devono rispondere dei danni e degli atti ingiusti, accresce di pari passo la diligenza del relativo operato e di conseguenza induce a una migliore prassi di governo.
La conoscenza dell'ordinamento forense e della deontologia non è soltanto una prova di esame per diventare avvocati, ma è anche un mezzo essenziale per praticare degnamente l'attività forense, nello scambio incessante tra diritti e doveri di parti e difensori. La nuova edizione del Manuale breve per la preparazione all'esame orale di Avvocato si caratterizza per un linguaggio pratico e allo stesso tempo chiaro. Il volume analizza tutte le novità dell'ordinamento forense tenuto conto della nuova legge professionale e del nuovo codice deontologico. Una dettagliata selezione di domande e risposte commentate, infine, completa il volume fornendo al lettore l'opportunità di un'efficace autoverifica.
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