Allora “il Signore aprì la bocca dell’asina di Balaam, e l’asina disse ...”. Nel nostro mondo senza tenerezza, avessimo almeno la grazia di udire la voce dell’asina.
Paolo De Benedetti docente di Giudaismo alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e all’Istituto di Scienze religiose dell’Università di Urbino, ha pubblicato presso le nostre edizioni Ciò che tarda avverrà.
Benedetto da Norcia è un protagonista del VI secolo. A quel tempo l'impero romano sopravvive in Oriente, ma in Occidente è invaso dai Goti, poi, in Italia, dai Longobardi. I loro capi si chiamano Teodorico e Totila. L'impero romano d'Oriente tenta di riconquistare l'Italia contro i barbari, con una guerra che causa divisioni insanabili, lutti e rovine. È in questo contesto di sconvolgimenti politici e sociali, mentre l'eresia ariana riappare in Occidente e si perpetuano i conflitti teologici tra Chiesa latina e Chiese d'Oriente, che si deve mantenere e radicare il cattolicesimo. Erede dei monaci del deserto, Benedetto, uomo di Dio, sarà allo stesso tempo un fondatore di monasteri e il "teorico" della vita monastica al quale farà riferimento la tradizione occidentale. Diventerà il "padre dei monaci d'Occidente" prima di essere proclamato da Paolo VI "patrono dell'Europa cristiana". Quattordici secoli dopo la scrittura della Regola dei monaci, è proprio realizzando l'opera di Benedetto che i monaci e le monache di questo fine millennio attingono alle direttive del "padre" per vivere, nel nostro tempo, l'autenticità della ricerca di Dio e dell'amore di Cristo e dei fratelli.
Preghiere per ogni giorno della settimana riferite a Dio Padre. A cura di B. Depalma.
Tratti dagli scritti di Don Bosco e ordinati alfabeticamente per argomento, questi pensieri lasciano trasparire le lucide intuizioni con cui il Santo tracciò il suo sistema educativo e le norme semplici di vita cristiana.
Un'affascinante "scuola di preghiera" in diciassette lettere, che spiegano la necessità e l'importanza della preghiera, i tempi per farla, gli atteggiamenti, i contenuti, i sentimenti, il metodo. Il volume, inoltre, passa in rassegna le varie forme di preghiera: di adorazione, di ringraziamento, di richiesta, la "preghiera del cuore", la "lectio divina".
La stampa di questo volume porta a compimento l'impegno assunto dal Consiglio Nazionale Italiano, di pubblicare le lettere piu significative piu significative del ricco e fecondo epistolario di Federico Ozanam.
L AUTORE DI QUESTO LIBRO RIFLETTE SULL ASPETTO MESSIANICO DI GESU, ATTESO DA ISRAELE COME LIBERATORE E PROFETA, RISPOSTA ALL ANELITO DI LIBERAZIONE E PIENEZZA DI VITA NEL MONDO ESTERNO. CAMMINARE IN AVANTI E`UN DOVERE FONDAMENTALE DELLA NOSTRA IDENTITA CRISTIANA. CIO`SIGNIFICA PROGREDIRE NEL NOSTRO CONTATTO CON DIO E NEL SERVIZIO DEI FRATELLI; PROMUOVERE SIA LE STRUTTRE CHE LE ISTITUZIONI; ADOPERARCI PER APRIRE NUOVE FRONTIERE ALLA MISSIONE DELLA CHIESA. QUESTA RACCO LTA DI DISCORSI E DI STUDI DI CRISTOLOGIA CREANO UN QUADRO IN CUI RIFLETTERE SULL'INSEGNA
Non voleva, a sua volta, forzare la sorte, e pensava ch'era peccato cercare di opporsi ai voleri della Provvidenza. Bisogna abbandonarsi a lei, come il seme al vento. Dio sa quello che si fa. In questo convincimento di Efix, l'anziano e fedele servo delle dame Pintor in Canne al vento, si fondono il fatalismo e il profondo senso cristiano della vita che i personaggi di Grazia Deledda attingono dalle radici della cultura sarda, caratterizzata da un forte sincretismo pagano-religioso: immerse in un mondo in cui superstizione, magia e mito impregnano la quotidianità, le figure deleddiane incarnano una concezione della vita che non separa la dimensione terrena da quella ultraterrena. Così la protezione dei poderi può essere affidata a un rituale in cui il segno di croce assume la connotazione di gesto scaramantico; così i preti riescono, con la potenza nascosta nei loro libri sacri, a "disperdere le cavallette, i bruchi, gli insetti e tutte le pestilenze naturali e soprannaturali". Neria De Giovanni vive ad Alghero, ove dirige il periodico di cultura Salpare. Editor della rivista di letteratura comparata Inter-Context, professore a contratto presso la Facoltà di lettere dell'Università di Sassari, è vicepresidente dell'Associazione Internazionale dei Critici Letterari con sede a Parigi.