Un nuovo titolo, particolarmente originale, si aggiunge alla collana dei libri di Claudio Sadler. Da una sfida giocosa nasce una grande e nuova opera. Antipasti, primi piatti, secondi di pesce e di carne e persino dolci: non manca niente. In queste pagine, a ben vedere, si ritrova l'essenza della collana: ricette d'autore realizzabili anche da cuochi non provetti, grazie alla chiarezza espositiva e alla razionale applicazione delle regole che fanno di Claudio Sadler un impareggiabile maestro della cucina. Fra utili consigli e trucchi del mestiere, anche da questa inedita cucina d'autore, rapida e in metà tempo, emerge lo "stile Sadler" che premia la cultura italiana della tavola, la semplicità e la leggerezza.
I libri di cucina spiegano come utilizzare al meglio le più diverse materie prime ma nessuno spiega come utilizzare la più diffusa e sempre presente materia prima che ci sia: l'avanzo. E il suo confratello, lo scarto. Se ben lavorati avanzi scarti permettono di fare delle preparazioni buone e interessanti. Questo ricettario vi consiglia come ben lavorare avanzi e scarti. Troverete 69 capitoli, ognuno dedicato a un avanzo o a uno scarto, da Agnello in forno e in umido a Zuppe e minestre, con un totale di 517 ricette fra antipasti, primi, secondi, dolci e salse; 32 fotografie a colori dei piatti più gustosi.
Nella sua introduzione a questo volume, Arrigo Cipriani, il famosissimo patron dell'Harry's Bar di Venezia, parla dei suoi 'clienti maestri', e confessa come da loro abbia appreso quasi tutto quello che sa dell'arte culinaria. Emanuela Notarbartolo di Sciara rientra sicuramente tra questi 'clienti maestri', ma sempre secondo Cipriani, che parla della cucina delle grandi famiglie come della migliore - data la discendenza 'aristocratica' della sua arte culinaria, merita una 'stella' in più. Nell'ispirazione dell'autrice, Il gioco della cucina deve molto alle antiche e sagge cuoche di famiglia che avevano insegnato a cucinare a sua madre, autrice tra l'altro di un famosissimo libro di ricette illustrato dal grande architetto Giò Ponti. Ma molto anche all'esperienza personale, fatta di viaggi, frequentazioni di grandi alberghi e ristoranti, scambi di ricette con amici altrettanto appassionati e, soprattutto, di tanta curiosità e di tanto gusto. Il libro unisce così alle grandi ricette della cucina internazionale le ricette della nostra tradizione. Nessuna indulgenza, invece, verso la nouvelle cuisine: per citare ancora l'introduzione di Cipriani, «quando oggi sento parlare di rivisitazione della cucina tradizionale mi sento male, perché le nostre ricette non hanno altro bisogno che di essere svolte correttamente». Concetto sul quale Emanuela Notarbartolo di Sciara è perfettamente d'accordo.
Nella rubrica televisiva di Italia 1, "Cotto e mangiato", Benedetta Parodi, moglie e mamma superimpegnata ma attenta alla gioia che può procurare un pasto appetitoso consumato tutti insieme, svela ogni giorno, direttamente dalla propria cucina, la ricetta di un piatto facile e di sicuro successo. Accogliendo le richieste dei suoi numerosissimi fan, Benedetta ha ora raccolto in un libro il meglio del suo tesoro culinario e lo ha dedicato a tutte quelle donne (ma anche agli uomini!) che, pur indaffarate, prive di tempo e di fantasia, non vogliono rinunciare ai piaceri della tavola e a condividerli con gli altri. La sua formula di successo è semplice e più che mai attuale: ricette per tutti, facili, veloci, sane e economiche, con un occhio di riguardo ai tempi di realizzazione e al portafogli.
Guardiamo i loro film, amiamo la loro musica, vi pare possibile che mangino solo hamburger e patatine? Dagli speziatissimi piatti cajun della Louisiana alla proverbiale "torta di nonna Papera" questo libro ci guida alla scoperta della vera cucina americana. Laurel Evans ha attraversato il suo paese coast-to-coast, ricavandone una rassegna esauriente e curiosa di ricette tradizionali. Tanto che, assicura, con i piatti degli Stati Uniti ha addirittura conquistato un marito italiano...
Cucinare, preparare, realizzare dei piatti era, nel Medioevo, una pratica alquanto elaborata e studiata: i veri protagonisti erano i cuochi, autentici artisti, instancabili ricercatori dell'estetica e del gusto a tavola. Studiarli mentre sono all'opera in cucina significa andare oltre una mera attività di cottura o preparazione dei piatti, ma comprendere gli aspetti economici, sociali e culturali che hanno caratterizzato il Medioevo. Da qui nasce "La cucina di Chaucer", volume che si compone di quattro parti: due saggi sudll cucina medievale, che, pur essendo assolutamente lontana dalla nostra nei gusti e nei sapori, non smette di affascinarci; il corpus centrale che riproduce un prezioso ricettario inglese (con traduzione) del 1300; e infine un glossario di termini propri dell'inglese medievale. Con un saggio di Tonino Ceravolo.