Un saggio, scandito in forma di dialogo tra un sé che domanda e un sé che risponde, che parla di omosessualità, letteratura e cose della vita. Una conversazione intorno a domande ricorrenti sull'esistenza di "scrittori gay" e di una "letteratura omosessuale", con l'obiettivo primario di trovare risposte approfondite ma concrete e utilizzabili. Obiettivo principale è innescare una riflessione più ampia sul rapporto tra omosessualità, tradizione culturale e realtà contemporanea, con l'attenzione rivolta in particolare al contesto italiano. Si parla di scrittori e letteratura, ma anche di impegno politico, di identità italiana, di movimento no global e di altro ancora. La forma dialogante serve a portare alla luce problemi, dubbi, resistenze, aporie.
Episodi storici curiosi, fatti esilaranti, crimini demenziali, strane creature, eccezionali abilità, comportamenti stupefacenti, corpi estremi, record impossibili. E ancora: strabilianti invenzioni, sensazionali scoperte, meraviglie della natura, straordinarie prove di resistenza, di sopravvivenza, di coraggio. Sembrano incredibili le notizie e le informazioni riportate in questo volume... eppure ognuna è stata controllata, verificata, "scientificamente certificata".
L'anima non è un insieme di neuroni e grazie all'opera d'arte riesce a sopravvivere a essi. In un confronto con lo scopritore del DNA Francis Crick, che considera l'anima un processo biochimico destinato a scomparire con la morte, Vittorio Sgarbi si pronuncia per la possibilità di una forma di immortalità non religiosa, ma conseguita attraverso le opere. Quando, cioè, l'uomo riesce in quella misteriosa operazione alchemica di trasferimento della sua anima dal corpo a quella sorta di protesi, eterna, che è l'opera d'arte. Un percorso nell'enigma dell'anima, fra tradizioni religiose e patrimonio artistico dell'umanità.
"L'Olocausto si è dimostrato un'indispensabile arma ideologica." "L'anomalia dell'Olocausto nazista non deriva dall'evento in sé ma dallo sfruttamento industriale che è cresciuto attorno a esso." "La campagna in corso dell'industria dell'Olocausto per estorcere denaro all'Europa in nome delle 'vittime bisognose dell'Olocausto' ha ridotto la statura morale del loro martirio a quella di un casinò di Montecarlo." Sono solo alcune delle tesi provocatorie sostenute in questo libro da Finkelstein, ebreo americano e figlio di sopravvissuti allo sterminio, che in questo libro mette in discussione due dogmi: l'Olocausto è un evento storico unico ed è il punto culminante di un'odio irrazionale ed eterno dei gentili contro gli ebrei.
Un manuale per diventare editori, per divertirsi e imparare da soli o con gli amici, con i genitori o con gli insegnanti. Illustra passo per passo le tecniche per produrre libri di ogni tipo, dal libro fisarmonica al mini-libro, dal libro valigia al libro d'artista, senza dimenticare il "libro-libro". Età di lettura: da 8 anni.
Rovine e monumenti addossati alla vita quotidiana dell'uomo, statue e quadri in un museo, epitaffi e tombe lungo strade antiche, alture silenziose che si sporgono su città-formicaio, file di donne che indugiano il venerdì in conversazioni tra le tombe come per le strade di una città antica... Così da Siviglia ad Atene, dalla Provenza all'Africa del Nord, Grenier attraversa quella "morfologia sensibile al cuore" che "costituisce lo spirito mediterraneo".
Un libro che raccoglie tre scritti inediti di Luigi Meneghello: il primo è sulla natura della bellezza in poesia (da quella dei gattini del Belli a quella del bottone del Re Lear), il secondo sull'uso moderno e non moderno nella lingua e nella poesia (dal rapporto sogno e realtà in testi come l'"Alice" di Lewis Carroll alla verminosità nei "Fiori del male"), il terzo sulla virtù segreta degli scritti di Fenoglio.
Cari E. Schorske, uno dei massimi studiosi contemporanei della cultura mitteleuropea, propone un'analisi della Vienna asburgica tra fine Ottocento e inizi Novecento: una città che è stata epicentro di quella vasta disgregazione politica e sociale cui l'autore attribuisce l'origine di gran parte del pensiero e dell'arte moderni. È di questo periodo infatti la nascita della psicoanalisi con Freud, la rottura - in musica con Schönberg e in arte con Klimt e Kokoschka - di tradizioni e incrostazioni decorative del passato. Analogo fenomeno si verifica in letteratura, dove l'opera di Schnitzler e Hofmannsthal riflette rivelatrici connessioni tra crisi della morale borghese e implicazioni psicoanalitiche.
Dalla strage di Bologna a quella di Ustica, dall'omicidio di Pier Paolo Pasolini a quelli di Alceste Campanile, di Beppe Alfano e di Wilma Montesi, dai delitti del bandito Giuliano e della mafia a quelli del mostro di Firenze, Carlo Lucarelli torna a indagare la parte nascosta dell'Italia, gli intrecci tuttora inspiegati fra politica, crimine e società in un nuovo libro basato sulla trasmissione televisiva "Blu notte". La narrazione, attraverso gli strumenti letterari del giallo, consente di approfondire le storie rispetto alla sceneggiatura televisiva, ma mantiene costante la fedeltà ai documenti dando voce a tutte le ipotesi e a tutte le piste.
Come racconta la Bibbia, la storia dell'uomo inizia con un delitto, con un fratricidio; lo stesso dicasi per la storia di Roma; l'omicidio di un singolo così come l'assassinio di massa rappresentano la più evidente manifestazione del male nel mondo, della sua dura, ma non evitabile realtà. Nei secoli teologia, filosofia, storiografia hanno cercato di comprenderne l'origine e il senso, ma così facendo, hanno cercato di giustificarlo, divenendo in tal modo complici del male stesso. Di fronte al più noto genocidio che l'umanità ha perpetrato, la Shoah, l'autrice cerca di chiarire le radici del male, riconducendole a tre principii: scissione, comprensione, contagio; ma indica anche gli antidoti possibili nella politica, nella giustizia e nell'arte.
Questo libro racconta le avventure di un giovane matematico "molto" tedesco in Italia, durante un soggiorno di ricerca presso l'università dell'Aquila: avventure che possono capitare a chi si trova a vivere in un paese straniero con persone che non riconosce e con usanze a cui non è abituato, ma anche le avventure sorprendenti che riserva la matematica. Dal suo incontro con due colleghi italiani scaturiscono vivaci dialoghi sui concetti matematici, sulla loro origine, sulla loro relazione con la vita di tutti i giorni, finché arriveranno a formulare una contro-legge di Murphy: "nell'infinito si realizzano tutti i desideri che non erano destinati ad andare male".