Un’opera magistrale, che raccoglie il frutto di lunghi anni di ricerche e di insegnamento.
Un completo trattato sistematico della teologia dei novissimi in dialogo con le moderne scienze dello spirito.
Un'esposizione d'assieme della dottrina dei princìpi teologici morali.
Un’opera magistrale, che guida alla scoperta dell’autentica esperienza del cristianesimo, in modo che salvezza, redenzione, grazia riacquistino la loro pienezza di significato per la vita dell’uomo.
L'opera dell’autore di ’Teologia della speranza’ che approfondisce la via escatologica in teologia.
L’’opus magnum’ di Bultmann esegeta e, verosimilmente, il capolavoro degli studi biblici del Novecento.
Dalla quarta di copertina:
Uscita (a puntate) a partire dal 1948 e pubblicata in prima edizione nel 1953, la Teologia del Nuovo Testamento costituisce l'opus magnum del Bultmann esegeta e, verosimilmente, il capolavoro degli studi biblici del Novecento.
Essa unisce il rigore del testo scientifico e il páthos della scrittura militante, l'ampiezza visuale della sintesi e l'attenzione analitica al dettaglio testuale, la disposizione ordinata e oggettiva del manuale e il taglio soggettivo dell'opera personalissima.
Un libro che ha ormai l'autorità di un classico, ma che non ha perso nulla in attualità. Si può tranquillamente affermare che soprattutto i capitoli centrali su Paolo e Giovanni resteranno un punto di riferimento obbligatorio per la ricerca biblica di domani. E per una fede che voglia avere con le proprie fonti un rapporto insieme critico e appassionato.
Il volume affronta il difficile problema ecclesiologico ed ecumenico: qual è la funzione propria del papato secondo la grande Tradizione?
Con questo libro l’Autore non si limita ad una semplice esposizione della teologia dell’apostolo Paolo, ma si impegna in una ‘ripresentazione attualizzante del suo messaggio’. È l’opera di un grande esegeta che si pone al servizio del rinnovamento della teologia, della predicazione e della catechesi.
Dalla quarta di copertina:
Con questo libro l'Autore intende presentare una teologia paolina nei suoi tratti fondamentali.
Non si tratta però di una esposizione della teologia dell'apostolo Paolo, storicamente ricostruita a partire dalle sue lettere e vista come parte di una più ampia teologia del Nuovo Testamento. L'Autore, partendo dalla sua esperienza di esegeta, che lo colloca tra gli studiosi più eminenti di s. Paolo del nostro secolo, intende con quest'opera affrontare un lavoro teologico e pastorale ad un tempo, e cioè ripresentare le linee fondamentali di una teologia che si ispiri al messaggio delle lettere paoline e ricuperi così alla teologia, alla predicazione e alla catechesi odierne la forza espressiva e la capacità di convinzione, che sono proprie della teologia paolina.
Non una semplice esposizione, dunque, della teologia dell'apostolo Paolo, ma «una ripresentazione attualizzante del suo messaggio». È l'opera di un grande esegeta, che si pone al servizio del rinnovamento della teologia, della predicazione e della catechesi.
Il titolo di questo libro ne mette in risalto i tre temi fondamentali: rivelazione, fede, teologia. Nella trattazione di questi temi risalto particolare viene dato al problema ermeneutico e al problema del rapporto tra ortodossia e ortoprassi, particolarmente acuto, perché sta al centro della ‘teologia della liberazione’ che viene qui criticamente esaminata.
Studio di ampio respiro, dove l'Autore, sollecitato dalla sfida ecologica, affronta il problema del conoscere la natura a partire da Dio, cercando di individuare quale nuovo atteggiamento mentale e pratico assumere nei confronti della natura, se è vista come creazione di Dio.
Dalla quarta di copertina:
Con questa opera Jürgen Moltmann fa un secondo passo sulla via dei 'Contributi sistematici di teologia'. Dopo la 'Dottrina su Dio', elaborata in Trinità e Regno di Dio, si espone qui una 'Dottrina ecologica della creazione'. Se, secondo l'antica impostazione, il problema della creazione era il problema di come conoscere Dio a partire dalla creazione, ora, secondo la nuova impostazione sollecitata dalla sfida ecologica, il problema è quello di conoscere la natura a partire da Dio: quale nuovo atteggiamento mentale e pratico assumere nei confronti della natura, se è vista come creazione di Dio.
Studio di ampio respiro, dove l'autore pratica un metodo ecumenico, entrando in dialogo con teologi di confessioni diverse, anche di provenienza ebraica e, in vista di una ecumene secolare, anche con gli scienziati e con i tecnologi.
Un’esposizione ampia e documentata dell’antropologia teologica, attenta alla storia dei dogmi, al dialogo ecumenico e al confronto tra scienze umane e teologia.
I nostalgici dell’antico paganesimo accusano il monoteismo giudeo-cristiano di essere intollerante. E c’è invece chi sogna una specie di Santa Alleanza dei ‘tre grandi monoteismi’ contro l’ateismo. Sullo sfondo di questa problematica la trattazione coglie la genesi e il significato del monoteismo cristiano nella prospettiva biblica.