La poesia è una modalità specifica di immaginare il mondo o una peculiare modalità di pensiero, dotata di un proprio dinamismo e di una specifica forza. Questa generalizzazione rimane vera tanto per Geremia o per i Proverbi quanto per Byron o Baudelaire. Purtroppo lo status di scrittura sacra che la Bibbia detiene nel mondo occidentale ne ha scoraggiato la percezione come di un corpus letterario che si serve della poesia per far accadere dei significati. Raramente l’ammirazione della maestosità della poesia biblica è stata accompagnata dalla comprensione che i valori spirituali, intellettuali ed emozionali della Bibbia sono inseparabili dalla forma loro conferita nei testi poetici.
L’esegeta e critico letterario di Berkley passa in rassegna tutti i generi poetici contenuti nella Bibbia, dai Salmi ai Proverbi, dagli oracoli profetici alle invettive di Giobbe e a quel «giardino della metafora» che è il Cantico dei Cantici.
Finalmente un’opera che aiuta a comprendere più pienamente la forza straordinaria di questi antichi testi, i complessi e i sostanziali legami tra il vettore poetico e la visione religiosa dei poeti, e il ruolo cruciale svolto dal corpus della poesia biblica nella crescita complessiva della tradizione letteraria occidentale.
Destinatari
Studiosi biblici.
Autore
Robert Alter è professore di letteratura comparata e di letteratura ebraica all’Università della California, Berkeley. I suoi studi sono divenuti opere di riferimento; tra gli altri vanno ricordati L’arte della narrativa biblica, Canon and Creativity. The Bible and Modern Writing, e The Five Books of Moses.
Spesso si sente affermare che Gesù di Nazaret potrebbe non essere nato il 25 dicembre dell’anno zero.Anzi, da più parti si sostiene che non si sa nulla circa la sua reale data di nascita, per quanto riguarda sia il giorno, sia il mese, sia l’anno.
Ma è proprio vero che non possiamo accertare e documentare quando è venuto alla luce il Bambino di Betlemme? Cosa riferiscono a tal proposito gli evangelisti, i maggiori storici dell’epoca, gli scrittori ecclesiastici e i calendari del tempo? Quali gli studi, le ipotesi e le tesi maggiormente sostenuti dai più insigni studiosi del cristianesimo antico, di archeologia orientale e di astronomia, che hanno indagato il problema servendosi delle più aggiornate metodiche interdisciplinari?
Domande affascinanti e suggestive, una vera e propria indagine, pungente, intrigante e carica di capovolgimenti di scena, tesi a documentare l’effettiva data di nascita del più noto personaggio della storia universale.
Destinatari
Adatto anche per un pubblico non specialistico.
Autore
Michele Loconsole, docente di religione cattolica, giornalista pubblicista e saggista, è dottore in Sacra Teologia ecumenica. Ha pubblicato, tra gli altri volumi, La Corona di spine di Cristo. Storia e mistero (Siena 2005) e Il simbolo della croce. Storia e liturgia (Bari 2009). È autore di una ventina di saggi, pubblicati negli atti di studio di convegni internazionali, dedicati alle questioni storiche e liturgiche delle reliquie maggiori della Passione di Cristo, alla liturgia della Chiesa giudeo-cristiana, al dialogo ecumenico-interreligioso e alla storia del pellegrinaggio verso Gerusalemme.È presidente dell’associazione internazionale ENEC (Europe-Near East Center) e vicepresidente della Fondazione Nikolaos. Ha collaborato con le agenzie Fides (Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli) e Zenit di Roma. È stato recentemente nominato da S.E. Mons. Francesco Cacucci, arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto, collaboratore dell’Ufficio diocesano “Chiesa e Mondo della Cultura”.
A differenza della letteratura del Vicino Oriente antico, che per i suoi racconti fondanti utilizza l’epica in versi, la Bibbia fa ricorso a un altro espediente letterario: la prosa narrativa. Perché? Probabilmente perché solo la prosa narrativa, con la sua dinamica complessa e aperta, consente la rappresentazione del sottile rapporto tra la libertà divina e quella umana che si confrontano nella storia. Sulla scena del racconto, nella semplicità e nella complessità dell’intreccio, nello spazio e nel tempo della interazione tra i personaggi, assistiamo anche a ciò che sfugge alla rappresentazione del discorso in versi dell’epopea e al discorso speculativo, all’incontro tra il progetto di Dio e la libertà degli esseri umani.
Un nuovo approccio alla Scrittura, che può trovare consensi anche in un lettore a-religioso, ma sensibile al fattore letterario.
Destinatari
Studiosi biblici.
Autore
Jean-Pierre Sonnet è professore di esegesi dell’Antico Testamento alla Pontificia Università Gregoriana ed editor della collana «Le livre et le rouleau» (Lessius, Bruxelles); è specializzato in teoria letteraria. Accanto a raccolte di poesie (Il canto del viaggio, Qiqajon 2009), le sue pubblicazioni includono The Book within the Book: Writing in Deuteronomy (Brill 1997) e il capitolo sull’esegesi narrativa nel Manuale d’esegesi dell’Antico Testamento (Dehoniane 2010).
C’erano una volta... Il Brutto anatroccolo, Cappuccetto Rosso, la Sirenetta, Hansel e Gretel e molti altri personaggi. In un solo volume le più belle favole di tutti i tempi, raccontate e illustrate a colori per i più piccoli: da leggere da soli o insieme a mamma e papà.
Tutte con testo maiuscolo per un primo approccio alla lettura e con una filastrocca per giocare.
Destinatari
Dai 4 anni.
Argomenti di vendita
Storie senza tempo e linguaggio e illustrazioni tarati per i più piccoli. I testi sono tutti in maiuscolo per facilitare la lettura.
L’ultimo volto che la Parola eterna di Dio ha assunto nel tempo è quello giovane del Nazareno. Guardare il volto umano di Gesù è come essere visti dalla Trinità. Lo sguardo di Cristo è attraversato dalla potenza vitale dello Spirito del Padre; e la sua faccia è segnata dall’essere generato del Figlio da tutta l’eternità.
A partire dall’esegesi di Gv 14,9, dal senso letterale del testo, l’Autore rilegge i commenti più importanti del cristianesimo antico, moderno e contemporaneo. In Cristo, Rivelatore del Padre, abbiamo la possibilità di accedere alla Realtà ultima. Gesù è la reale autocomunicazione del Padre per mezzo della forza dello Spirito Santo. La Trinità diviene il proprium e il caso serio della fede cristiana: non se ne può parlare a prescindere dal volto di Gesù Cristo.
Chi contempla la bellezza del volto del Figlio, ammira e adora la bellezza del volto del Padre; e questa contemplazione è opera dello Spirito Santo che dona ai credenti la fede.
Destinatari
Docenti e studenti di teologia. Preti e cultori di teologia. Catechisti impegnati in livelli superiori di insegnamento.
Autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam presso la Pontificia Università Urbaniana. È consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia e Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli, Basilicata e Calabria. È tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran e dell’opera filosofica di HenriLouis Bergson. Dirige, per la Messaggero, la collana Hiwar-Dialogo. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Il volto dell’uomo, I-II (San Paolo, 2006-2008); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Islam-iman. Verso una comprensione (Messaggero, 2009); Dia-Logos. I. Verso una pedagogia del dialogo (San Paolo, 2009).
A cosa servono gli alberi, perché dobbiamo averne cura? Lo spiega la nuova avventura di Mastino!
Nello sperduto Monastero abruzzese di Monte Monaco, una coppia di giovani ricercatori si ritrova a studiare gli enigmatici affreschi di uno sconosciuto pittore medioevale (detti della Madonna triste). Per una serie di sfortunate coincidenze, il custode, a stagione turistica ormai terminata, li chiude dentro, credendo che se ne siano già andati. Da quel momento inizia il loro calvario, fatto di fame e di sete, fino a quando, dopo una settimana di prigionia, vengono ritrovati in fin di vita. Ricoverati in ospedale, Luca e Manuela sono perseguitati da strani sogni, che persistono anche dopo la loro completa guarigione. I due scoprono di avere rivissuto, ciascuno con un’angolazione diversa, la stessa tragica vicenda di orrori e violenze occorsa alla piccola comunità che viveva a Monte Monaco negli anni in cui furono realizzati gli affreschi.
Destinatari
Un romanzo destinato al grande pubblico.
Autore
Giovanni D’Alessandro nasce a Ravenna da famiglia abruzzese nel 1955. Laureato in Legge, vive e lavora a Pescara. Conoscitore profondo della letteratura anglosassone e appassionato d’arte, esordisce nel 1996 con il romanzo Se un Dio pietoso (Donzelli Editore) caso letterario, finalista ai premi Viareggio e Palazzo al Bosco, vincitore dei premi Penne-Mosca e Convegni Maria Cristina, tradotto in diverse lingue straniere. Nel 2004 pubblica I fuochi dei Kelt (Mondadori) con cui vince il premio Scanno, e nel 2006 La puttana del tedesco (Rizzoli) insignito del premio Fenice Europa 2007. Con le Edizioni San Paolo è apparso il suo primo libro di racconti, Il guardiano dei giardini del cielo (2008), premio Maiella e Sulle rovine di noi (2009).
Punti forti
Il ritorno al romanzo di un autore già noto, che si contraddistingue per un ritmo veloce e una lingua scorrevole.
Temi di forte impatto sul pubblico: la vita di
coppia; il conflitto tra generazioni e la baronia universitaria; la violenza che il potere scatena sugli uomini calpestando ogni sentimento e rispetto; la pietà e il perdono come possibilità di sottrarsi alla logica della storia; il misterioso e magico rapporto tra arte e memoria.
Due linee destinate a intersecarsi partono da un’unica data, il 1901: a Torino, in una famiglia dell’alta borghesia, nasce Pier Giorgio Frassati e, in una delle chiese più antiche della città, Santa Maria di Piazza, si stabiliscono i padri Sacramentini.
Dopo gli anni dell’adolescenza, in cui maturò sensibilità e spiritualità iniziando a fare della comunione quotidiana un costante punto di riferimento, ecco l’incontro del giovane studente universitario con i «figli spirituali» di san Pier Giuliano Eymard, votati, secondo le intenzioni del loro fondatore, al culto dell’Eucaristia.
Di qui intense ore di adorazione, trascorse dall’«uomo delle otto beatitudini» nella chiesa affidata ai sacerdoti del SS. Sacramento, e un’entusiastica partecipazione alle loro Opere eucaristiche, in un’esemplare dimensione di fede e di carità che è bello riscoprire.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Carla Casalegno è nata e vive a Torino. Dopo gli studi classici, si è laureata in lettere nell’ateneo torinese. Dopo due monografie su Pier Giorgio Frassati, Una vita di preghiera (Piemme 1988) e Una vita di carità (Piemme 1990), ne ha scritto la biografia (Pier Giorgio Frassati, Effatà 2005). Altre sue pubblicazioni di carattere storico e biografico sono: Nella tenda di Marta. Tre voci in armonia (Itaca libri 2000); la biografia della prima duchessa di Savoia-Aosta, Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, Il sogno di una principessa in un regno di fuoco (Effatà 2003); Le più grandi storie d’amore di tutti i tempi (Effatà 2005); Vitalità spirituale a Torino (Effatà 2008), un percorso storico-artistico-religioso su una delle più antiche chiese di Torino, Santa Maria di Piazza.
In occasione degli ottant’anni del prof. Klaus Demmer, questa pubblicazione intende onorarne il lungo magistero a Roma. Delle tre sezioni che compongono il volume la prima presta attenzione ad alcuni profili del pensiero teologico-morale di K. Demmer con un contributo iniziale di taglio biografico (Vincenzo Viva), la presentazione della sua opera teologica (Alberto Bonandi), dell’infrastruttura filosofica della sua riflessione (Roberto Dell’Oro), della sua concezione della coscienza morale (Aristide Fumagalli)
La seconda sezione del volume, prendendo spunto da temi frequentati dall’illustre Professor, sviluppa argomenti di rilevante interesse teologico-morale.A contributi di carattere più metodologico, che pongono a tema il rilievo della questione di Dio (Giuseppe Pellegrino) e l’apporto della teologia spirituale (Paolo Mirabella) nell’elaborazione della teologia morale, seguono altri contributi che vertono sulla statuto della verità morale, indagando la peculiarità della razionalità pratica (Franco Gismano) e il controverso tema del compromesso in campo etico (Gianni Cioli). Ulteriori contributi riguardano l’agire morale in chiave interpersonale, riflettendo sulla relazione con il prossimo nell’attuale società mediatica (Renzo Caseri), le scelte irrevocabili di vita, con speciale riferimento al fidanzamento (Giampaolo Dianin), l’esemplare testimonianza cristiana in politica (Roberta Vinerba).
La terza sezione del volume documenta la notevole attività di K. Demmer offrendo la sua bibliografia completa e aggiornata e l’elenco dei corsi accademici tenuti nella sua lunga docenza romana (a cura diVincenzoViva).
Destinatari
Studiosi
Gli autori
Alberto Bonandi, docente di teologia morale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (Milano) e il Seminario diocesano (Mantova).
Renzo Caseri, docente di teologia morale presso lo Studio Teologico Missionario del PIME (Monza) e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Bergamo).
Gianni Cioli, docente di teologia morale presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale (Firenze).
Roberto Dell’Oro, docente di etica teologica presso la Loyola Marymount University di Los Angeles (USA).
Giampaolo Dianin docente di teologia morale presso la Facoltà teologica del Triveneto (Padova).
Aristide Fumagalli, docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano) e il Seminario Arcivescovile di Milano (Venegono Inferiore –Va).
Franco Gismano, docente di filosofia e teologia morale presso lo Studio Teologico Interdiocesano (Gorizia, Trieste e Udine), e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Udine).
Paolo Mirabella, docente di filosofia morale presso l’Università Cattolica (Cottolengo Torino) e la Scuola Superiore di Formazione Rebaudengo (To) e di metodologia e didattica dell’Insegnamento della Religione e legislazione scolastica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Fossano – Cn).
Giuseppe Pellegrino, docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Torino), lo Studio Teologico Interdiocesano e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Fossano – Cn).
Roberta Vinerba, docente di teologia morale presso l’Istituto Teologico e l’Istituto Superiore di Scienze religiose (Assisi).
Vincenzo Viva, docente di teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana (Roma) e la Facoltà Teologica Pugliese (Bari).
Chiara ha solo diciott’anni quando perde la vita in un incidente automobilistico causato dall’imprudenza o dall’imperizia di un coetaneo. Da questa tragedia, l’esistenza della famiglia Ibba viene sconvolta.
Scritto da Giampietro Ibba, padre di Chiara, a tre anni dalla morte della figlia, questo volume ricostruisce il triste episodio attraverso i documenti ufficiali, le cronache della stampa locale e gli incancellabili ricordi di quei terribili momenti. Nel racconto si innestano anche le riflessioni religiose, le inevitabili domande e il senso di ribellione che, col tempo, si tramuta in speranza, in ricerca di un senso in ciò che sembra essere assurdo e ingiusto.
Questo libro non è solo il racconto di un percorso spirituale, ma anche un atto di protesta civile verso le autorità che non hanno svolto appieno il loro dovere, verso gli intralci burocratici che hanno impedito che un documento di sospensione di guida a seguito di un precedente incidente, raggiungesse per tempo il ragazzo che ha causato la morte di Chiara. Un libro che chiede giustizia non per sete di vendetta o bramosia di un impossibile risarcimento morale e pecuniario, ma per tutelare tanti altri innocenti.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Giampietro Ibba, medico presso l’ospedale G. Brotzu di Cagliari, abita a Selargius, comune contiguo a Cagliari. Nato nel 1958 a Vauxle-Pénil, una cittadina a sud-est di Parigi (dipartimento Seine-et-Marne), è coniugato e padre, oltre che della protagonista di questo libro, scomparsa tragicamente nel 2008, di un ragazzo di diciassette anni. È alla sua prima esperienza letteraria.
“Le vie della Provvidenza” è un’opera autobiografica con la quale don Luigi Guanella sintetizza tutta la sua vita, interamente trascorsa al servizio dei poveri e della Chiesa. In queste pagine, scritte agli inizi del Novecento, sono presenti i fatti salienti della vita del Santo, i luoghi in cui visse, gli incontri che segnarono la sua esistenza. Numerose note esplicative aiutano a comprendere e gustare il contesto storico.
Destinatari
Persone interessate al carisma di don Guanella.
Autore
Luigi Guanella (Fraciscio di Campodolcino, 19 dicembre 1842 Como, 24 ottobre 1915), ordinato sacerdote nel 1866 per la diocesi di Como, nei primi anni di ministero avvicinò le esperienze del Cottolengo e di don Bosco e maturò la vocazione a intraprendere una propria opera dedita all’educazione e all’assistenza, con speciale inclinazione verso i più miseri e abbandonati. Fondò le congregazioni delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza e i Servi della Carità, che continuano oggi ad annunciare il Vangelo della carità in venti nazioni di quattro continenti. Beatificato da Paolo VI il 25 ottobre 1964, è stato proclamato santo da Benedetto XVI il 23 ottobre 2011.
Il presente volume scaturisce da una recente esperienza: la costruzione di una chiesa come espressione della vita di una nuova comunità cristiana, la quale si identifica nella tradizione monastica e specificamente nel cenobitismo benedettino. La chiesa è quella della Trasfigurazione, a Orleans, Massachusetts; la comunità si chiama Comunità di Gesù (Community of Jesus), e fu fondata da due donne statunitensi tra il 1958 e il 1970; l’identità monastica e benedettina dei membri si manifesta nella koinonia – intesa come vita comune incentrata sull’integrità evangelica dei rapporti interpersonali –, come nella preghiera comunitaria e nell’ospitalità.
L’eccezionale interesse dei suoi membri per l’arte, l’architettura e la musica rientra nel carattere benedettino della comunità, ma con una peculiarità degna di nota. La Comunità di Gesù nasce nell’ambito della Riforma e ha diversi membri provenienti dal Protestantesimo, così che l’enfatizzazione artistica rappresenta una scelta maturata, non “naturale” come lo sarebbe in una comunità cattolicoromana o ortodossa.
Dopo l’introduzione del curatore mons. Timothy Verdon,un breve scritto presenta la storia della Comunità di Gesù e un saggio storico-teologico a firma di un membro della Comunità, il professor Martin Shannon, riflette sull’arte da essa realizzata.Altri saggi suggeriscono poi il pensiero sia cattolico (Anthony Ciferni) che riformato (Jérôme Cottin) intorno all’arte sacra nel contesto della vita e del culto dei cristiani. Infine due scritti stilati da artisti – quello del sacerdote d’origine slovena.
Destinatari
Religiosi
Autore
Timothy Verdon, statunitense, è lo studioso di arte sacra più conosciuto nel nostro Paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Maria nell’arte europea (Electa, 2004), Vedere il mistero (Mondadori, 2003), Arte sacra in Italia (Mondadori, 2001). Per San Paolo ha pubblicato: L’arte cristiana in Italia. Tre volumi (I. Origini e Medioevo), 2006; II. Rinascimento, 2006; III. Età Moderna, 2007), La bellezza nella parola,Anno A – B –C.