La "Mystica Theologia" del monaco certosino Ugo di Balma fu pubblicata per la prima volta alla fine del 1400 in un volume di opere del francescano san Bonaventura e per secoli è stata erroneamente attribuita a quest'ultimo. Da tempo tuttavia gli studiosi ne hanno ridefinito la paternità, restituendo l'opera al suo legittimo Autore. Possiamo così leggere queste pagine di alta spiritualità alla luce dell'esperienza certosina nella quale si sono formate. È un piccolo trattato, ma conduce il lettore a scoprire la strada privilegiata per vedere Dio, la via della mistica lungo la quale l'uomo si lascia plasmare dalla preghiera fino a raggiungere l'unione con il vero e unico Bene. Una strada che, a partire proprio dalle pagine qui presentate, percorreranno poi alcuni giganti della mistica, come Teresa d'Avila e Giovanni della Croce. Una strada aperta anche oggi, per chi desidera a piccoli passi incamminarsi verso la felicità.
La pandemia di Covid-19 ha imposto al mondo di fermarsi. L'umanità si è trovata costretta ad avviare un processo di apprendimento collettivo che, in quanto universale, ha imposto di ripensare in modo radicale la responsabilità di tutti verso i più elementari diritti umani. Siamo arrivati alla conclusione che nulla debba essere più come prima. Da decenni, infatti, il sistema capitalista e la globalizzazione hanno contribuito alla sistematica distruzione delle risorse della Terra, e oggi è più che mai necessaria una trasformazione delle nostre abitudini e dei nostri sistemi di produzione. È possibile che una cultura del cambiamento possa diventare egemone e che un'altra politica possa realizzarsi? Con una democrazia in grado di riappropriarsi di uno sguardo dal basso, e quindi attraverso il civismo, capace di segnalare alla classe dirigente come intervenire per il benessere collettivo, sarà possibile costruire un governo mondiale che impieghi tutte le sue forze per la pace globale e la salvaguardia del nostro pianeta?