Questo volume raccoglie le relazioni dell'Atto Accademico del SIMI svoltosi nel 2013, che ha avuto come titolo "Non di solo pane. Mobilità umana e sviluppo": scenari possibili. La scelta del tema è stata motivata da una serie di interessanti coincidenze. Nel 2012 ricorreva il 40° anniversario della pubblicazione del rapporto del Club di Roma "I limiti dello sviluppo (The Limits to Growth)", una ricorrenza che aveva riacceso il dibattito intorno al concetto stesso di sviluppo. Il 5 agosto 2013 il Santo Padre, papa Francesco, aveva voluto intitolare il suo messaggio per la 100ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore, evidenziando così il suo personale interesse verso il nesso tra migrazione e sviluppo. Le profonde trasformazioni causate dai processi di globalizzazione, la proliferazione dei processi di regionalizzazione, la sorprendente escalation della tratta e del traffico di esseri umani e i drammatici attentati terroristici contro l'Occidente industrializzato hanno, nel bene o nel male, apportato nuovi elementi alla discussione sulla relazione tra migrazione e sviluppo. Sono così entrati in gioco nuovi fattori quali la sicurezza nazionale e quella personale, l'inalienabilità dei diritti umani indipendente dallo status migratorio, la corresponsabilità internazionale nel governo dei flussi migratori, le dinamiche transazionali delle collettività migranti, il brain drain (furto di cervelli) e altri ancora...
I processi di globalizzazione con le proprie contraddizioni, i flussi migratori che sempre più stanno cambiando il volto di molte nazioni, città e persino comunità cristiane, pongono al centro dell'attenzione la questione dell'annuncio del Vangelo, in una realtà complessa segnata da un contesto sempre più multiculturale e multireligioso. Il mondo della mobilità umana diventa una vera "agorà" dove il Vangelo e l'opera di evangelizzazione entrano direttamente a contatto con persone e culture, le plasmano e le aprono alla ricchezza di espressione di ciascuno, in una prospettiva di comunione e di dialogo interculturale. La comunità cristiana è quindi chiamata continuamente ad aggiornare i propri modelli pastorali per far fronte alle nuove sfide; le varie esperienze dimostrano un continuo dinamismo in tal senso, anche se non mancano le difficoltà. Questo volume raccoglie le relazioni dell'Atto Accademico del SIMI nel 2012 e altri contributi che insieme vogliono essere non solo una riflessione, ma anche uno stimolo per gli operatori pastorali e le comunità a rispondere in maniera adeguata ai cambiamenti in atto.
La mappa delle religioni si presenta oggi quanto mai ampia e variegata. A fine secolo XX, l'85% della popolazione mondiale dichiara di aderire a una confessione religiosa e i profondi cambiamenti sociali e culturali del nostro tempo ripropongono l'importanza del fenomeno religioso, come causa di un potenziale scontro delle civiltà o, all'opposto, come fattore di crescita e di dialogo. Il libro fornisce, con il corredo di tavole, grafici e mappe, una rielaborazione di informazioni quantitative sull'evoluzione sociale, religiosa ed ecclesiale nel XX secolo. L'indagine si sofferma principalmente sullo sviluppo demografico mondiale, sulla mobilità, sulla crescita e distribuzione della ricchezza, sulla diffusione delle grandi religioni e della non credenza, prendendo in esame lo sviluppo del cristianesimo, i suoi cambiamenti, l'articolazione nelle sue principali denominazioni. Si guarda alla diffusione e distribuzione dei cattolici, all'andamento dei battesimi e dei matrimoni, allo sviluppo delle istituzioni ecclesiastiche, ai problemi degli operatori: il calo delle vocazioni, la ripartizione del clero tra le Chiese del Nord e del Sud del mondo, la formazione dei catechisti, l'arretramento dei cattolici in alcuni continenti, nonostante in termini assoluti si registri una crescita dei cristiani e un tasso di incremento nell'ultimo secolo sostanzialmente stabile.
Le migrazioni internazionali sono uno dei fenomeni sociali più rilevanti nel mondo contemporaneo. Sono circa 175 milioni i migranti oggi, persone in cerca di lavoro dignitoso e di sicurezza. Spesso però costretti in situazioni di precarietà, senza protezione adeguata, discriminati sul lavoro e nella vita sociale, quando non osteggiati e fatti oggetto di xenofobia. Ma quale protezione possono i diritti umani effettivamente estendere? Come si coniugano diversità e uguaglianza? E quali sono i fondamenti etici dei diritti umani stessi? Sono alcune delle questioni che questo volume affronta, assieme ad una analisi del rapporto tra la normativa della Convenzione sui diritti dei migranti recentemente entrata in vigore e l'ordinamento italiano ed europeo.