Il percorso che l'autore intraprende, nello scrivere a partire dalla introduzione e a seguire con i vari capitoli, ha come obiettivo di rendere duttile e con metodo, gli argomenti che compongono la difficilissima materia che è l'ermetismo filosofico. Egli, con passione, scrive questo libro immettendo un personalissimo piccolo tassello alla conoscenza, toccando tutta una serie di argomenti che formano il corpo del libro. L'autore immagina questo percorso, non solo dal punto di vista astratto ma anche una serie di azioni pratiche e cadenzate temporalmente. In buona sostanza, il Puglisi oltre a rendere omaggio ad autori che con pregevoli libri e articoli in riviste specializzate, hanno reso più chiara questa ostica materia di studio, riafferma che il percorso alchemico non è solo studio ma anche preghiera rituale, conoscenza dell'astrologia e sue implicazioni e infine la pratica della pranoterapia, che con una azione meramente psichica sul soggetto operato, si concretizza con un effetto pratico e concreto sul piano fisico. La conoscenza di queste materie consente di poter meglio comprendere il percorso ermetico filosofico e le sue finalità.
Wilmshurst spiega che l'iniziazione massonica vuole emancipare lo spirito divino che è in noi, il nostro vero sé, dal carcere della materia corporea. La massonica Stella del Mattino (rappresenta la cosciente unione del massone con l'Essenza-Vita Universale, il sorgere della coscienza cosmico-divina nel Maestro Massone. Sia Hiram (rappresentato da ogni Maestro Massone) e sia Re Salomone (rappresentato da ogni Maestro Venerabile) sono entrambi simboli dell'Essenza Divina sopra illustrata. Pertanto: Unica Essenza Universale (Dio=Uomo)= Stella del Mattino=Re Salomone (MV)=Hiram (MM). Poiché il MV rappresenta anche l'assassino di Hiram, allora il MV incarna in sé gli opposti. Wilmshurst spiega che la Grande Luce Bianca si manifesta anche attraverso la coppia degli opposti bene-male, simboleggiati dal pavimento a scacchiera della Loggia, composto da quadrati bianchi e quadrati neri. Dunque, dalla Luce divina scaturisce anche il male.
Questo è un insieme di saggi che trattano il lato esoterico della Massoneria. L'autore, Walter Leslie Wilmshurst, (b. 1867, d. 1939) tenta di dimostrare che la Massoneria ha un significato più profondo, in particolare nella ricerca della perfezione umana, ed è saldamente nella corrente principale dei misteri e degli insegnamenti tradizionali.
Attraverso una ricerca effettuata, soprattutto presso gli archivi del Grande Oriente d'Olanda, della Gran Loggia Unita d'Inghilterra e presso altre fonti, un vero tesoro di documenti inediti e notizie, Stolper ci mette in condizione di riempire molte lacune e di ricostruire, seguendone passo per passo le fasi, i movimentati avvenimenti succedutisi nella formazione e nella crescita, nel XVIII secolo, della Massoneria napoletana. Un libro che ha aperto la via a tanti studiosi della Libera Muratoria partenopea.
Il volume, curato da Filippo Grammauta, contiene diversi saggi critici di autori che si sono confrontati a Palermo sul tema dei rapporti fra il templarismo, gli ordini massonici e la cristianità. Fra questi, Giuseppe Fort, archeologo, Rettore dell'Accademia Templare-Templar Academy, tratta di siti e simboli templari e cristiani presenti in Italia. Gino Bellomo, studioso di simbologia massonica e relativi riti, illustra l'eredità templare nei riti massonici; Rinaldo Tieri, medico, studioso delle tradizioni filosofiche e di ritualità, evidenzia l'evoluzione di alcuni principi templari nell'etica del templarismo e delle obbedienze massoniche. Il pastore Valdese Giuseppe Ficara, partendo dalle origini e dallo sviluppo del movimento valdese (secoli XII e XIII, durante i quali nacque e si sviluppò l'Ordine dei cavalieri templari), mette in evidenza l'evoluzione di alcuni principi etici che caratterizzano l'attuale chiesa valdese, che sono propri anche dei movimenti neotemplari e delle istituzioni massoniche. Filippo Grammauta analizza dal punto di vista storico le vicende che hanno portato alla soppressione, senza condanna, dell'Ordine del Tempio.
Dalle origini leggendarie all'evoluzione storica dell'avventura cavalleresca, la ricerca parte dal "mistero" della cavalleria esoterica per risalire il filo della storia attraverso il diradarsi delle nebbie barbariche, le crociate, la nascita dei grandi ordini - templari, ospitalieri, teutonici - e il passaggio dal mondo feudale al potere delle case regnanti. La realtà cavalleresca vi è descritta nella particolarità dei suoi riti e dei suoi codici, del linguaggio araldico, dei tornei e delle "corti d'amore", con riferimenti a fenomeni analoghi di altre civiltà. Particolare attenzione è riservata alla letteratura cavalleresca, dalla leggenda di Artù ai grandi poemi rinascimentali e agli eroi romantici d'età moderna.
Sicuramente Gesù ha compiuto miracoli. Quelli narrati nei vangeli sono "simboli", se vogliamo, di quei miracoli che Gesù effettivamente fece, e non ha importanza se sono narrati storicamente in maniera ineccepibile. Non importa se guarì quel paralitico in quella occasione precisa, Lui storicamente ne guarì diversi. Questo perchè se non erro i Vangeli nascono come catechesi, per cui non è assurdo pensare che la realtà storica sia usata dagli evangelisti come rimando ad una realtà più profonda e spirituale. Questo è quello che penso io, ma potrei benissimo sbagliare. Quindi mi appello a chi ne sa di più.
Le vignette di Sergio Sarri, alias Frate Pisquano sono l'esempio di come la semplicità e il senso dell'umorismo siano vettori di comprensione e di chiarezza verso una istituzione nei confronti della quale si ha poca conoscenza e regna nei giudizi tanta ignoranza, la Massoneria e i Massoni vengono dipinti dai più come una istituzione misteriosa e come uomini che nascosti dietro cappucci e paramenti strani tramano nel buio e nel segreto, ebbene queste illustrazioni dimostrano che i Massoni sono uomini buoni, liberi e di buoni costumi, che sanno ridere di loro stessi e sanno mettersi in discussione sempre con una grande disponibilità a vivere la vita nella maniera più seria per il progresso e il bene dell'umanità, ma senza disdegnare il sorriso e quel disincanto che alleggerisce il peso della vita.
I due saggi contenuti in questo volume procedono, parallelamente, verso l'obiettivo comune di contribuire a un arricchimento del dibattito relativo all'interpretazione de "La Primavera" di Sandro Botticelli. Il saggio di Vincenzo Guzzo esamina il rapporto tra il dipinto e l'idea neoplatonica di "Anima Mundi" ed espone una lettura ermetica dell'opera. Inquadra storicamente il periodo, passa in rassegna vari aspetti culturali del contesto, sviluppa un'inedita interpretazione alchemica dell'opera ed espone le più rilevanti tra le altre ipotesi interpretative del dipinto. Il secondo saggio mette in campo, con ampia documentazione iconografica, una nuova e originale lettura simbolico-botanica del dipinto connessa a una serie di riflessioni relative alla tradizione degli "Inni Orfici" e del Neoplatonismo, corredate da numerosi e pertinenti riferimenti testuali. Entrambi i saggi, pertanto, si integrano e si armonizzano all'interno della tradizione ermetica e, con i loro contenuti innovativi, si inseriscono nel vasto e complesso dibattito che, su questo dipinto, ha coinvolto numerosi studiosi a livello nazionale e internazionale.
Anno del Signore 1314, l'ombra dell'Inquisizione mieteva vittime in nome del bieco potere. Il fulgore dell'Oro abbagliava, la virtus si era smarrita, la Tradizione era in pericolo. Molti fratelli iniziati al cammino della Luce tribolavano, diversi erano periti, altri erano dispersi o si nascondevano tra gli intricati boschi che si aprivano nelle vallate dell'Aube, nell'attesa di rinnovare le antiche insegne, risvegliare e alimentare la divina scintilla. Sette saggi nel fuoco del sacro femmineo avevano evocati gli elementari, nel bagliore del divino Albero della vita avevano donato la luce al sentiero da percorrere. Ratio, anima e cuore avevano risposto all'unisono... Il destino di Madonna Violet, custode del sacro scrigno, incrocerà quello del cavaliere Beniamino, diamante grezzo, portatore inconsapevole di un tesoro. Costui aveva intrapreso un cammino impervio, era Tempo che accompagnato da un mentore volgesse lo sguardo oltre e, indossata la fulgente armatura, lasciasse scorrere in lui il soffio della vita. La sua lama purificata accoglierà la coppa sotto la corona della rosa.
Tre storie d'incontri, di altrettanti personaggi al bivio accomunati dalla medesima necessità: una scelta. La necessità di una scelta, di imboccare una via là dove compaia, in maniera del tutto inattesa, una nuova possibilità. Una domanda, questo il sottile filo fra tre storie di personaggi altrimenti diversissimi. Una domanda accesa dalla vita stessa, sulla condizione dell'uomo, sulla sua esistenza piena di sofferenza. Lì, dietro il valico del bivio, le tradizioni parlano di un incontro, del momento in cui un uomo che cerca la via, ne incontra un altro che già la conosce. Questo momento è chiamato la prima soglia. Una soglia insolita da varcare, poiché non conduce in nessun luogo e che non si attraversa, se non con l'abbandono.