Solov'ev raffigura l'Anticristo come un personaggio affascinante che riuscirà a influenzare e a condizionare un po' tutti. Il racconto è ricco di notazioni psicologiche, merita particolare attenzione il monologo dell'Anticristo, che evidenzia tutto l'itinerario percorso per diventare tale; così anche la presentazione dell'aspetto esteriore dei personaggi. A tre è affidato il riconoscimento dell'Anticristo e la lotta contro di lui, agendo nel racconto come co-protagonosti: il cardinale Simone Barionini che aveva assunto il nome di Pietro II; lo stareta Giovanni e l'eruditissimo teologo tedesco, professor Ernst Pauli. Tre nobili personaggi, ciascuno rappresentante di una confessione religiosa. Saranno dunque le Chiese storiche a salvarci dall'Anticristo, oppure questo compito spetterà a pochi uomini illuminati?
Dei Templari s'è scritto e detto molto, e non sempre con la dovuta serietà e prudenza dello storico professionista, che "si muove" solo con quella documentazione di cui abbia potuto verificare la consistenza. In questo libretto tre storici hanno scelto una prospettiva inusuale: invece di indagare sui Poveri Cavalieri Templari (Poveri Compagni d'Arme di Cristo e del Tempio di Salomone, come recita il loro nome completo), si è scelto da un lato la figura di uno dei persecutori dell'Ordine, il papa Clemente V, sia nella sua posizione giuridica e politica, sia a un livello meno "concreto", ovvero sul destino del suo nome (pomeri est omeri, dicevano i Latini), così come sulle profezie correlate proprio all'evento capitale dell'estinzione dell'ordine: il rogo del Gran Maestro Jacques de Molay e del Precettore di Normandia, Geoffrey de Charnay, il 18 marzo 1314 a Parigi. Completa il volumetto l'appendice di un poeta, sul "senso" del cavallo nella storia della cavalleria, in cui i Templari si collocano. Non mancano le sorprese.
Due filosofi e due storici delle religioni espongono le loro opinioni su un affascinante edificio 'misterioso', che la Sovrintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeologica di Roma ha negli ultimi anni restituito alla città e al mondo della cultura, salvandolo dal degrado e dall'infestazione micotica che ne disgregava i pregevoli stucchi. Si tratta della Basilica sotterranea di Porta Maggiore, a Roma, rinvenuta per caso durante i lavori della linea ferroviaria Roma - Napoli nel 1917. Da allora molti studiosi si sono cimentati per attribuirle un'appartenenza cultuale e religiosa, e per decifrarne il messaggio nei pregevoli stucchi che la adornano. In questo volumetto il mondo degli stucchi dell'ipogeo viene considerato da prospettive diverse, fornendo al lettore un prospetto 'a rilievo' di un monumento che elude conclusioni definitive.
Un bambino è già un uomo. Un istante prima della nascita l'angelo gli spegne con un soffio la fiammella e il bambino dimentica tutto: tutta la sua vita dovrà essere dedicata allo studio della Torah, a cercare di ricordarsi quello che aveva già imparato. Gli viene spenta la fiammella che portava sulla testa nel ventre della madre e questa viene sostituita dalla luce del mondo esterno. Nei meandri oscuri del ventre materno aveva una luce interna, questa si spegne e al suo posto viene la luce del sole, che abbaglia invece di illuminare. Per questo, continua la leggenda ebraica, il neonato piange al momento della nascita, poiché ha dimenticato tutto e dovrà dedicare tutta la sua vita a cercare di ricollegarsi faticosamente al sapere perduto. Il neonato piange poiché non sa più o, per meglio dire, non ricorda più ciò che già sapeva. Le maggiori tradizioni culturali e sociali costituiscono il patrimonio ed il fondamento della Tradizione Esoterica occidentale, il processo per pervenire alla Conoscenza è eminentemente un processo di ricollegamento a ciò che è già in noi, ossia alla Sapienza che ci proviene da Dio e che abbiamo rimosso.
Chi erano veramente i Templari? cosa sappiamo della loro vera storia, dei loro pensieri, delle loro attività? Erano pur sempre uomini anch'essi e in quanto tali, erano portatori di sentimenti religiosi, di coraggio e, in qualche caso, anche di paura. Di tutto ciò sappiamo nulla o quasi. A differenza degli altri Ordini religioso-guerrieri, dei Templari non ci è infatti pervenuta alcuna letteratura o epica che ne illustri l'intima natura, esalti o critichi i loro aspetti umani. Quello che sappiamo di loro lo apprendiamo prevalentemente dagli atti dei processi cui furono sottoposti dopo il primo fatidico arresto del 13 ottobre 1307. Tuttavia dagli atti di tali processi possiamo in parte ricostruire la vita interiore dei frati-guerrieri.
La "Fonte" vuole riferirsi alla fontana, come la chiamavano gli abitanti del posto, ma anche all'origine dei rituali di iniziazione ad essa collegati, ai Templari e alle loro radici. "Nascosta" poiché nota solo a chi doveva esserlo. La Fonte di Pescosansonesco, apparentemente un luogo qualunque, cela un segreto, come la fontana delle 99 cannelle di L'Aquila, un ruolo straordinario che emerge dal contesto in cui si trova e dai numerosi simboli esoterici in essa contenuti. Essa non è che il punto di partenza per un viaggio nell'esoterismo.
Questo libro racconta, utilizzando fonti storiche documentate, la Roma segreta, quella dimenticata ma che rappresenta il vero tessuto storico della Città Eterna. È un ideale viaggio dell'autore, forte della sua esperienza di studio del diritto romano e della società antica. I celebri Colli e i quartieri più popolari, come Trastevere, rivelano pagine che fanno rivivere il passato: i Saturnali premessa per la futura nascita del Carnevale, il culto di divinità orientali, come Iside e Mitra e tanto altro. L'autore, squarciando in profondità le tenebre della storia, riscopre riti antichissimi, come quello dei Lupercalia, spigandone il significato, dei Fetiales, sacerdoti che, per dichiarare guerra, compivano uno strano rito e dei sacerdoti Salii, con le loro danze magiche e altro ancora. Le pagine scorrono una dopo l'altra con sempre nuovi colpi di scena fino a svelare la vera antica Roma, ammantata da misteri, quasi sempre orientali, bagnata di sangue per i magici riti che seguivano alla condanna a morte di Vestali impure. Pagine di storia, dimenticate ma intriganti e sorprendenti turistiche in un saggio che suscita stupore ed emozioni.
Il romanzo vive due storie parallele - una che si snoda ai tempi di Gesù e l'altra che si sviluppa ai nostri giorni - destinate a ricongiungersi in un finale imprevedibile e di intenso significato per i destini del genere umano. La prima storia riguarda la straordinaria figura dello scriba Eleazar, che segue la predicazione di Gesù annotandone gli eventi miracolosi; il momento più importante della sua esperienza tuttavia è quello in cui Pietro gli rivela il segreto della Passione di Cristo e una profezia che si avvererà nella pienezza dei tempi. La seconda storia ruota intorno ad un frate occitano, Antonio d'Esquivel, il quale si convince che il vangelo di Matteo sia stato scritto in realtà dall'apostolo Mattia, quello che è subentrato a Giuda. Quando un'imprevedibile scoperta archeologica sembra dargli ragione, finisce per trovarsi al centro di un intricata vicenda che si snoda in Israele, e in specie in Galilea, coinvolgendo il Vaticano e i servizi segreti israeliani, mentre la profezia viene a delinearsi in tutta la sua drammaticità minacciando l'umanità intera.
Tradizione integrale, magia e politica. C'è un filo rosso, un interrogativo, che fa da sfondo all'intera opera di Julius Evola: nell'età moderna o, per dirla con le stesse parole del barone romano, nel Kali Yuga, l'età oscura, come può l'uomo accedere alla realizzazione spirituale? Tutte le sfaccettature del personaggio evoliano, dal pittore dada al teorico dell'individuo assoluto, dallo studioso della spiritualità originaria al filosofo della contestazione, sono il tentativo di rispondere a tale quesito. Il pensatore Evola ha sempre riposto nel soggetto, nell'"Io", il cardine della propria ricerca ideale. Dagli anni giovanili, segnati dalla personalissima ricezione dell'idealismo tedesco, che ha portato alla stesura della "Teoria e fenomenologia dell'individuo assoluto"; fino all'elaborazione del profilo "dell'individuo differenziato" di Cavalcare la Tigre. In questo percorso la speculazione evoliana è stata arricchita dallo studio di alcune delle grandi correnti dell'esoterismo tradizionale che ne hanno influenzato il pensiero. Un viaggio metafisico tra Oriente e Occidente.
Il romanzo prevede differenti piani di lettura, percorsi esoterici che fondano le proprie basi sulle esperienze dirette di coloro che si occupano di ermetismo. Il palcoscenico è l'entroterra ligure, ove si intrecciano autentiche esperienze di magia legate a differenti scuole di pensiero. La magia nera prende spunto dalle conoscenze dirette di un ex Nazista che vive il proprio percorso come una importante via di realizzazione. Un secondo orientamento viene offerto dalla magia introspettiva, di matrice bianca, che conduce un gruppo di studiosi a sperimentare tecniche tradizionali e moderne. Infine il ruolo rilevante della magia sessuale coinvolgerà due giovani amanti, facendo compiere loro un percorso dall'intenso coinvolgimento personale. Il confronto finale tra i differenti aspetti della magia regalerà una conclusione sicuramente inaspettata.