Con una coerenza e metodicità di dimostrazione che non si smentiscono mai, e insieme con una strumentazione esegetica tanto ricca quanto scaltrita, Pelagio sostiene l'incompatibilità ultima tra condizione di ricchezza e testimonianza cristiana. La penetrazione e il rigore logico del testo si prestano singolarmente anche oggi come un'interessante esercizio per la coscienza che voglia improntarsi alla sincerità e autenticità più limpide rispetto al tema e alla pratica della ricerca e del possesso dei beni.
Il mistero di Maria per Lutero si identifica tutto in quell'assolutamente gratuito che è l'"essere di Dio" cui Maria si apre con il fiat e di cui il Magnificat è espressione potente nella storia e nella vita della creazione. Da questo Commento Maria appare soprattutto nella luminosa esemplarità che assume per tutti i cristiani, per tutti coloro che accettano di essere discepoli fedeli del vangelo di Gesù. Ella infatti ha vissuto in maniera straordinaria l'impresa che compete a ogni cristiano, collocandosi in questo modo al di sopra di ogni creatura, ma anche nel cuore stesso dell'umanità.