Quando, nel marzo 1946, Clemens August conte von Galen tornò da Roma, dove papa Pio XII lo aveva da pochi giorni creato cardinale, la popolazione lo accolse trionfalmente davanti alle rovine del duomo di Münster, quasi completamente distrutto dai bombardamenti. Nell'ora più buia della storia tedesca egli aveva osato tenere testa apertamente e senza protezioni al criminale regime di Hitler e la nomina a cardinale era il ringraziamento del pontefice per la sua tenacia. Fu la forza della sua coscienza che gli consentì di diventare un eroe dell'opposizione cattolica alla dittatura nazista. Negli anni del suo servizio da parroco non si era segnalato per particolari iniziative o per innovative proposte pastorali, ma di fronte alla barbarie nazista seppe assumersi le sue responsabilità di vescovo e di testimone del Vangelo. Le tre celeberrime prediche del 1941, riportate in appendice insieme ad altri suoi interventi e a una vibrante lettera di protesta indirizzata al Führer, hanno conservato fino a oggi tutta la loro intensità e attualità. Esse rivelano in maniera impressionante con quale coerenza e coraggio von Galen si schierò contro l'arbitrio dello Stato e si impegnò per il diritto alla vita di ogni essere umano.
Il dolore dell'infertilità che oggi tocca tante coppie è incarnato nelle Scritture: da Abramo e Sara a Giacobbe e Rachele, fino a Zaccaria ed Elisabetta. Un patrimonio della Chiesa, una storia di salvezza a disposizione di tutti gli sposi che stanno cercando di dare un senso e una direzione alla propria vita. In una lettura contemporanea, gli autori propongono un percorso verso la pienezza e fiducia nel piano di Dio per la storia di ciascuna coppia, per non restare fermi al palo del dolore, perché la fecondità ha più a che vedere con l'essere che con l'avere, e consente di fare spazio all'altro in molteplici modi, sempre diversi e straordinari.
Il volume presenta i risultati delle ricerche di un team internazionale di studiosi - tra cui ebrei, protestanti e cattolici - sui farisei, dei quali spesso si parla ma che rimangono poco conosciuti. Dopo un significativo intervento di papa Francesco sono presentati studi distinti sul nome, le origini e tutte le fonti antiche (Qumran, scoperte archeologiche, Flavio Giuseppe, Nuovo Testamento, letteratura rabbinica). Viene poi valutato il modo in cui la figura dei farisei è stata recepita e rielaborata dai padri della chiesa, nella letteratura ebraica medievale, negli scritti dei Riformatori, nell'arte cristiana, nella Passione di Oberammergau, nel cinema, nelle discussioni tra storici e teologi ebrei e cristiani e, infine, nei testi scolastici e nella predicazione. Nel corso dell'opera sono inoltre evidenziati gli stereotipi che hanno portato a pregiudizi anti-ebraici e i modi per superarli. Con il discorso rivolto da papa Francesco ai partecipanti al Convegno.
La Domenica della Parola di Dio permette ancora una volta ai cristiani di rinsaldare l'invito tenace di Gesù ad ascoltare e custodire la sua Parola per offrire al mondo una testimonianza di speranza che permetta di andare oltre le difficoltà del momento presente. Non a caso il testo che Papa Francesco ha scelto per la Domenica della Parola di Dio è fortemente espressivo per la vita della comunità cristiana: "Beato chi ascolta la Parola di Dio!- (cfr. Lc 11, 28). Il testo contiene: il Rito di intronizzazione della Parola di Dio, la Lectio Divina sul Vangelo della III domenica del Tempo ordinario, un testo di Sant'Agostino a commento del Salmo domenicale, una proposta pastorale, le indicazioni per accogliere la Parola di Dio in famiglia e il metodo della lettura popolare e comunitaria della Bibbia e infine una testimonianza di fede e dei brevi testi degli ultimi Sommi Pontefici a commento della lettura della domenica.
I Santuari sono luoghi in cui la pietà popolare viene custodita e alimentata. In questi spazi si fa esperienza della fede semplice di tanti pellegrini che vi si recano per il ristoro dello spirito e del corpo. Papa Francesco in diverse occasioni ha felicemente ribadito che la pietà popolare è un patrimonio da non trascurare, da rivitalizzare e difendere. Proprio per questo il Santuario è il luogo naturale in cui evangelizzazione e cultura possono essere rese feconde dalla pietà popolare per il bene di coloro che visitano, frequentano e vivono queste realtà. Il presente volume, frutto di alcune giornate di studio organizzate dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione in occasione del I Convegno Internazionale per i Rettori e gli Operatori dei Santuari, vuole offrire un contributo determinante alfine di rilanciare la pastorale dei Santuari, luoghi in cui si può crescere nella fede attraverso la conoscenza che proviene dal messaggio, dalla storia e dalla bellezza che essi custodiscono.
È necessario togliere dal dialogo con Dio ogni presunzione, tutto ciò che crediamo di aver imparato e di possedere. Dobbiamo entrare nella preghiera come poveri, non come possidenti. Ogni volta che ci presentiamo davanti a Dio, ci presentiamo come assolutamente poveri; credo che, tutte le volte che non lo facciamo, la nostra preghiera ne soffra, diventi più pesante, sia carica di cose che la disturbano. È necessario entrare davanti a Dio veramente in stato di povertà, di spogliazione, di assenza di pretese: Signore, non sono capace di pregare e se tu permetterai che io stia davanti a te in uno stato di aridità, di attesa, ebbene benedirò questa attesa, perché tu sei troppo grande perché io ti possa comprendere. Tu sei l'Immenso, l'Infinito, l'Eterno: come posso io parlare con te? (Carlo Maria Martini)
In queste note biografiche vedrete una donna eccezionale, importantissima per la Chiesa, innamorata di Cristo, della Scrittura e dell'Eucaristia. Aveva chiara coscienza del fatto che la missione che Dio le aveva dato era appoggiarmi, difendermi e correggermi per il bene del Cammino Neocatecumenale. Rendo grazie a Dio per Carmen, che mi ha sempre detto la verità, costantemente. Era una donna profonda, autentica e libera nella sua relazione con tutti. Era molto intelligente. Amava Cristo e la Chiesa e il Papa al di sopra di tutto... Crediamo che Carmen è con il Signore, è già nella festa. Queste note biografiche non sono solo per i fratelli del Cammino, bensì per tutta la Chiesa, per far conoscere una donna straordinaria, che ha vissuto la fede in grado eroico. Carmen Hernández! (Dalla Prefazione di Kiko Argüello).
Il libro
Titoli della Collana Paraboleggiamo dedicata ai bambini sono anche album con tavole da colorare e disegnare, giochi per divertirsi e conoscere meglio le parabole del Vangelo. Utili come strumenti didattici per il catechismo e la scuola.
L'autrice
Clara Esposito, nata a Barletta nel 1965, ha conseguito il diploma in Decorazione Pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte di Cerignola (Fg) e completato i suoi studi all’Accademia delle Belle Arti di Bari. Ha da
sempre nutrito un forte interesse per l’illustrazione destinata all’infanzia e per questo si è dedicata alla realizzazione di piccoli sussidi per la catechesi dei bambini, dando vita alle collane “Paraboleggiamo” (le parabole illustrate del vangelo) e “Impronte” (preghiere illustrate) edite dalla Editrice Rotas di Barletta. Lavora come grafica presso la stessa casa editrice.
• La parabola del buon samaritano
• La parabola del figlio prodigo
• La parabola dei talenti
• La parabola della dramma perduta
• La parabola del granello di senapa
• La parabola del fariseo e del pubblicano
• La parabola della vite e dei tralci
• La parabola delle dieci vergini
• La vita di Gesù nel Paliotto della
Cattedrale di Teramo di Nicola Guardiagrele
Il secondo titolo della Collana Paraboleggiamo dedicata ai bambini è anche un album con tavole da colorare e disegnare, giochi per divertirsi e conoscere meglio le parabole del Vangelo. Un utile strumento didattico per il catechismo e la scuola.
Le tre virtù teologali, fede, speranza e carità, sono il cuore della vita cristiana. Esse mettono l'uomo in comunione con Dio e ne fanno il testimone di Dio qui sulla terra. Mancava finora un'esposizione catechetica semplice, alla portata di tutti, su queste tre virtù. Queste pagine si propongono di accompagnare il cristiano lungo il cammino di santità attingendo ai grandi insegnamenti della tradizione spirituale. Mai come oggi un mondo smarrito ha avuto bisogno di cristiani che portino la luce, la fiducia e l'amore.
I Frammenti pneumatologici costituiscono l'opera fondamentale di Ferdinand Ebner, il solo esponente cristiano nella primitiva galassia del pensiero dialogico tedesco in cui brillano astri come Martin Buber, Hermann Cohen, Franz Rosenzweig. Il centro della sua riflessione si orienta sulla filosofia del linguaggio, ma se ne distanzia per la prospettiva particolare da cui affronta il tema e per la pista decisamente inesplorata che egli percorre, fino a riabilitare l'evento parola. Il suo contributo ha portato decisamente verso una reinterpretazione dell'uomo in chiave interpersonale.
Chi è don Giacomo Alberione, il mistico Beato che ha attraversato il Novecento inventando nuovi modi per portare a tutti la Parola di Dio che salva? A tale domanda vuole rispondere questo volume, raccontando l'epopea dell'uomo che ha dato alla Chiesa nuovi mezzi per esprimersi, fondando case editrici e giornali, pubblicando libri, producendo fi lm e dischi, programmi radio e TV, aprendo catene di librerie nel mondo e traducendo la Bibbia in tutte le lingue, fi no a diffonderne centinaia di milioni di copie. I dialoghi con Dio per i nuovi progetti («Parla col Signore per sapere cosa fare»), ma anche le minacce, i processi, i debiti, le cattiverie subite. Il racconto biografi co dell'uomo che non hai mai avuto paura della modernità («Mi protendo in avanti », diceva), mentre il mondo e la Chiesa sono alle prese con un nuovo, impetuoso, travolgente cambiamento d'epoca. L'esperienza di don Alberione viene raccontata guardando al futuro, andando in cerca del codice genetico di quel carisma che è molto più attuale oggi di quando è nato.