Bambine, bambini, adolescenti, fratelli, sorelle: prima di qualsiasi definizione, sono loro le figlie e i figli che travolgono di gioia le famiglie dopo un viaggio lungo e carico di solitudini e sofferenze, riposte nel bagaglio personale di ciascuno. A mamma e papà chiedono solo di maneggiare con cura quei loro bisogni e di essere amati per quello che sono. Questa è l'adozione: diventare genitori, accogliere questi bambini con tutte le loro complessità. E i cosiddetti "special needs", quei bisogni speciali definiti dalle regole internazionali e così temuti dai futuri genitori? Prosegue tra queste pagine il viaggio iniziato nel precedente Adozione. Una famiglia che nasce: l'esperienza dell'autrice e il parere di esperti si fondono in un percorso di crescita e consapevolezza che giunge alla stessa conclusione. Al di là delle classificazioni, le adozioni oggi richiedono ai genitori qualche risorsa in più.
Da Milano a Perugia, da Bologna a Palermo, il libro approfondisce, a partire da episodi finiti nelle cronache e ascoltando testimoni e operatori, uno dei fenomeni più allarmanti degli ultimi anni: gruppi di giovani, spesso giovanissimi, che, spesso per futili motivi, si rendono protagonisti di gravi atti di violenza. In ogni tappa del viaggio si dà voce alle persone coinvolte, da una parte e dall'altra, in queste violenze, per cercare di comprenderne a fondo le radici e per suggerire possibili soluzioni: vittime e aggressori, famiglie, insegnanti, sacerdoti, forze dell'ordine, magistrati. Al termine del percorso, il lettore scopre di poter guardare oltre i sensazionalismi e comprende la reale entità del fenomeno, le sue implicazioni legali, i pericoli che ci minacciano, gli elementi della condizione giovanile in Italia che rendono possibili queste devianze e chi sono coloro che si stanno impegnando per porre un freno alla degenerazione di tante "vite in cerca di identità".
Attraverso una serie di canzoni di Fabrizio De André, l'autore, avvocato penalista, riflette sulla "giustizia": uno degli elementi essenziali nel percorso creativo del grande poeta e musicista. Nella prima parte egli sceglie tredici canzoni sull'argomento, che analizza in profondità attingendo anche ad esperienze personali e professionali. Raccolti gli spunti che emergono da questa lettura, vengono poi passate in rassegna tutte le altre composizioni in cui De André tratta, con diverse sfumature, i temi della colpa, del diritto, del giudizio e dell'autorità. L'avvincente analisi conduce all'individuazione di un pensiero coerente: partendo dall'umano tipico dell'universo dei protagonisti da lui creati, De André, anche nel solco della critica ad ogni potere, delinea una giustizia che aspira ai tratti della misericordia. Una giustizia che nasce nel cuore dei servi disobbedienti alle leggi del branco e può diventare il parametro di un nuovo approccio anche per la pratica dei Tribunali, delle carceri, dei percorsi di nuova vita di chi riconosce la propria aspirazione a rinascere.
30 giugno 1908. Un lampo accecante solca il cielo della taiga russa, seguito da un boato e da un violentissimo spostamento d'aria. Lo sconvolgimento che ne consegue getta nello scompiglio la prigione in cui Janis, giovanissimo dissidente polacco, sta scontando la sua pena. Il ragazzo riesce così a eludere i controlli e scappa, dirigendosi a est, verso l'esplosione. Quello di Janis sarà un lungo viaggio, segnato dalla continua lotta contro la natura, gli orsi e altri fuggitivi in cui si imbatte per la strada, ma soprattutto dall'incontro con uno sciamano che cambierà il suo modo di percepire la realtà, tanto da arrivare a domandarsi se è vittima di sostanze allucinogene o se un demone lo stia inseguendo. Giunto all'enorme cratere generato dall'esplosione, Janis si ritrova faccia a faccia con un mistero, un terribile segreto che riguarda lui e la sua famiglia. Età di lettura: da 12 anni.
In tempo di guerra cambiano gli equilibri e le precedenze. Popolazioni che fino a pochi mesi prima erano anonimi vicini diventano fratelli da difendere e sostenere con forza. In tempo di guerra emergono però anche delle incongruenze e delle criticità. Non è vero che si diventa più buoni. È vero che lo si diventa con chi si vuole. E non tutti sembrano essere degni allo stesso modo. Ci sono popoli di serie A e popoli di serie B, ci sono i bianchi e ci sono i neri. Queste pagine non si interrogano sulle ragioni del conflitto in corso in Ucraina, ma si pongono nell'unica prospettiva che porta alla salvezza, quella dell'umanità. Di fronte al dramma ucraino e di tutti i migranti del mondo, don Luca Favarin ci offre un testo che ha la forza del lamento dei profeti biblici e ci ricorda che dovremmo partire dal nostro essere uomini e donne, oltre e aldilà delle ideologie. Qui dovremmo attingere al nucleo profondo e luminoso del nostro essere uomini per ricercare semi di umanità in un mondo che non si stanca mai di esercitarsi nell'arte infame e distruggente della guerra.
Don Lorenzo Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del secondo dopoguerra. Forte di una convinzione che nasceva da una matura e disincantata osservazione del contesto sociale nel quale gli operatori culturali dovevano agire, don Milani giunse a rivoluzionare completamente il ruolo dell'educatore, denunciando la natura classista dell'istituzione scolastica italiana, andando incontro concretamente alle esigenze dei ceti meno privilegiati. Queste lettere ben rappresentano le speranze e la tenace volontà di questo coraggioso innovatore oltre a essere uno straordinario documento di accesso alla figura "privata" di don Lorenzo Milani. Scritte ad amici, collaboratori ed avversari, esse delineano un disegno educativo che ha lasciato una traccia profonda e indiscutibile nella didattica e nella pedagogia moderna. Prefazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi.
Il 15 settembre 2020 don Roberto Malgesini, 51 anni, viene ucciso, a Como, da una delle persone cui forniva aiuto. In occasione del primo anniversario della morte, San Paolo ha pubblicato il libro Asciugava le lacrime con mitezza, di Eugenio Arcidiacono. Ma la figura dell'eroico sacerdote, il suo instancabile sorriso, l'intensità dei suoi incontri con tutti, a cominciare dai più poveri, ci parlano ancora, ben oltre il passare del tempo, di una figura di uomo di Dio che sta diventando un punto di confronto per molti pastori e per tutti i credenti e gli operatori di carità. Questo libro offre la testimonianza eccezionale di un ex carcerato detenuto a Como, che racconta numerosi episodi in cui don Roberto ha offerto ascolto, correzione, incoraggiamento e aiuto concreto alle persone più dimenticate e isolate. Una vera e propria raccolta di "fioretti", intensa, autentica, illuminante. Un "santo" raccontato da un uomo che grazie a lui ha ritrovato il senso del proprio cammino. Prefazione di Zeno Carcereri. Introduzione di Alberto Erba.
In una piccola casa alla fine del mondo, nella Patagonia più inospitale, vive Pablo Poloverdo, nato dall'abitudine più che dalla passione, solitario e trascurato come tutto in quella terra aspra e dura. Un giorno, alla porta della fattoria arriva un assassino. Si chiama Angel Alegrìa, un nome che suona come una beffa della sorte. Angel è stanco di scappare e ha deciso che in quel luogo remoto nessuno verrà a cercarlo. Vuole la terra dei Poloverdo. Uccide i genitori di Pablo. Poi però, quando ha già il coltello pronto a colpire di nuovo, risparmia il bambino. E in quell'istante la sua vita cambia, insieme a quella di Pablo. Ma il destino reclama sempre le sue ragioni? Un ragazzo e l'assassino dei suoi genitori, la storia di un'amicizia impossibile in grado di redimere anche l'anima più nera. Età di lettura: da 11 anni.
Il mondo dei giovani è spesso in balia delle proprie pulsioni, agendo frequentemente in modo istintivo e dannoso per se stesso e per la società. Ne derivano situazioni che hanno importanti risvolti psicologici e morali, ma anche conseguenze legali, spesso gravi. Nascondersi dietro la scusa: "Era solo un gioco" non protegge un giovane dall'essere condannato, ad esempio, per maltrattamenti o lesioni personali, così come affermare: "Io guardavo e basta" dall'accusa, ad esempio, di concorso nei reati sessuali. Ecco l'indice degli argomenti: 1. L'abuso di alcool come passatempo e strumento per socializzare 2. L'uso abituale di droghe per sentirsi vivi e per anestetizzare la vita 3. Prestazioni sessuali fra giovanissimi e abusi sessuali di gruppo 4. Le aggressioni a estranei per divertimento e le risse da strada come conferma di aggregazione 5. Il bullismo e il cyberbullismo 6. L'uso irresponsabile dei social: scambio di immagini sensibili e revenge porn 7. Molestie e atti persecutori quando la relazione a due finisce 8. Pornografi a tra giovanissimi e pedopornografia: un bombardamento di genitalità immediata e violenta 9. Condotte di autolesionismo e disprezzo della vita 10. Risvolti psicologici e legali della volontà di cambiare genere Su ciascun tema i due autori, con le loro competenze, spiegano da un lato quali sono le leggi, i reati e le procedure legali e dall'altro quali sono le motivazioni, i problemi e i possibili interventi educativi. Prefazione di Gustavo Pietropolli Charmet.
Le due forze motrici della nostra vita sono: la paura e l'amore. La paura ci protegge, l'amore crea e sviluppa la nostra vita. Come possiamo far diventare la paura un dono? Scrivere un libro sulle paure rappresenta un viaggio verso la nostra libertà e, per arrivarci, abbiamo bisogno di incontrare le tortuosità della vita. Spesso queste tortuosità si presentano sotto forma di dolori, mal di vivere, palpitazioni, incontri, scontri, paure... A cosa serve tutto questo? A scorgere le parti migliori di noi. Ecco perché la paura può essere un dono, può cioè proteggerci e farci notare che abbiamo bisogno di liberare le nostre potenzialità. Dietro le paure fobiche si nascondono i nostri talenti, la nostra voglia di libertà, il coraggio di vivere.
Il testo completo del Nuovo Testamento nella recente versione (2021) in lingua italiana dai testi antichi. Tutto a quattro colori, con caratteri leggibili e introduzioni accurate all'intero volume e ai singoli testi biblici che lo compongono. In appendice la cronologia del Nuovo Testamento.
La Rosa Bianca è il nome con cui si firmava, durante la seconda guerra mondiale, un gruppo di giovani tedeschi di diversa estrazione sociale e culturale. Di ispirazione cristiana e accomunati dal medesimo desiderio di libertà e dalla forte tensione morale, si opposero al regime nazista con pericolose azioni clandestine. Nel giugno del 1942 il gruppo diffuse un volantino ciclostilato che incitava alla ribellione e alla resistenza al nazismo in nome della libertà, della giustizia e della concordia tra i popoli. A questo volantino ne seguirono altri cinque, fino a quando, il 18 febbraio 1943, due dei giovani vennero arrestati all'interno dell'università di Monaco. La Gestapo, che aveva già incominciato a indagare, individuò anche gli altri componenti del gruppo. All'arresto seguiranno il processo e l'esecuzione capitale. In queste pagine è ripercorsa la storia di Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst e di tutti i membri della Rosa Bianca che si opposero alla barbarie del nazismo a prezzo della loro vita. Il loro ricordo - a ottant'anni dall'uccisione - è più vivo che mai.