Santa Gemma Galgani (1878-1903) è la prima santa stigmatizzata del XX secolo. Visse in famiglia la sua vocazione di totale donazione a Cristo. La sua città, Lucca, fu per lei "ideale monastero, in cui ogni corridoio è rappresentato da una strada e ogni cella da una casa" (Paolo VI). Con questo piccolo libro è possibile seguire il suo itinerario, che ci porta dritto a Colui che il Padre – tramite la Croce – ha fatto cuore del mondo per la sua gloria.
Nel santuario di Manoppello è conservata una straordinaria immagine del Volto Santo di Gesù, che un misterioso Pellegrino lasciò in dono nel 1506. I numerosi pellegrini che da mezzo millennio giungono nella città abruzzese sostano con stupore dinanzi al Volto Santo, e ammirando in esso le sofferenze patite dal Figlio di Dio durante la Passione, al Padre chiedono le grazie e implorano la sua misericordia.
La storia della locandiera che divenne madre di Costantino il Grande, l'imperatore che concesse libertà di culto ai cristiani. La vita e le opere di una figura di grande rilievo per la Chiesa e per la storia.
Un bellissimo cartonato rivolto ai bambini dai 3 ai 7 anni che presenta 14 semplici preghiere per accompagnare tutto l’arco della giornata.
Le illustrazioni, tenere e coinvolgenti, si integrano perfettamente nel testo, completato da alcune versetti dei Salmi.
La confezione a cartellina aggiunge una nota di simpatia.
Il volume si inserisce nella collana che già contiene La Prima Bibbia del bambino e Racconto del primo Natale.
Il volume é indicato per i bambini e le bambine della Scuola Materna
Fin dal XVII secolo, i lettori del trattato spirituale di Pierre de Bérulle, Lo stato e le grandezze di Gesù, considerato il suo capolavoro, sono tutti d’accordo nel lodarne le ricchezze bibliche, teologiche, patristiche e soprattutto mistiche. Nessuno ha contestato l’epìteto di "apostolo del Verbo incarnato" attribuito all’autore per quest’opera. Ma con eguale unanimità gli stessi lettori hanno riconosciuto le difficoltà di approccio a questo trattato.
L’opera di selezione e d’alleggerimento del testo, effettuata da René Boureau, giunge dunque opportuna. I passi che egli ha saggiamente scelti permettono una prima presa di contatto con l’opera, presa di contatto che non è un puro esame superficiale. Si tratta, anzi, di un primo percorso in cui le grandi linee del pensiero berulliano sono ben evidenziate e dove appaiono chiaramente i grandi temi senza, peraltro, che l’ordine d’esposizione previsto da Bérulle sia modificato. Il lettore moderno, abituato a presentazioni letterarie o radiotelevisive piuttosto concise, dove si va dritto allo scopo procedendo per frasi brevi, troverà qui un’esposizione familiare che gli consentirà un approccio decisamente incoraggiante in vista di un’ulteriore conoscenza dell’opera nella sua totalità.
Pierre de Bérulle nacque a Sérilly, presso Troyes, nel 1575; fu ordinato prete nel 1599 e divenne cardinale nel 1627; morì a Parigi nel 1629. Ingegno precoce, a ventidue anni scrisse il Bref discours de l’abnégation intérieure. Nominato cappellano del re, combatté le eresie dilaganti. Dopo un viaggio in Spagna, trapiantò in Francia l’Ordine del Carmelo secondo la riforma di santa Teresa d’Avila e nel 1611 diede vita alla congregazione dell’Oratorio di Gesù, che conobbe una rapida diffusione. Consigliere di Maria de’ Medici, le fu di valido aiuto nelle controversie allora vivaci fra cattolici e ugonotti e nella composizione del dissidio con il figlio Luigi XIII. Venuto in forte contrasto con Richelieu, dovette ritirarsi dalla corte. Molte e importanti le sue opere, improntate a un’altissima spiritualità, tra cui ricordiamo: Élévation à Jésus sur ses principaux états et mystères, Discours de l’état et des grandeurs de Jésus par l’union ineffable de la divinité avec l’humanité (1623), Élévations sur sainte Marie Madeleine, Lettres aux Carmélites de France.
Il volume offre un quadro storico generale delle Chiese d'Oriente, utilizzando fra i diversi criteri che potevano essere usati nella traccia delle tipologie ecclesiali (condizione giuridica, caratterizzazione teologica, aree geografiche, ceppi linguistici...) quello della suddivisione in riti, criterio peraltro tradizionalmente adottato dai grandi maestri della materia. Ne è derivata un'opera che, oltre a garantire una maggiore aderenza alle origini storiche delle cristianità non latine, permette di coglierne l'identità e il ricco patrimonio spirituale e dottrinale, in un linguaggio che risulta agevole anche per il grande pubblico. Filippo Carcione è nato ad Aquino (Frosinone) e ha conseguito la laurea all'Università di Roma. Ricercatore confermato di cristianesimo antico e medievale, ricopre attualmente la cattedra di storia bizantina alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Cassino. Svolge corsi di patrologia nel Pontificio Collegio Leoniano di Anagni e collabora con il prof. S. Panimolle.