San Girolamo, il grande traduttore della Bibbia dall'ebraico e greco in latino, esortava: «Leggi spesso le divine Scritture; anzi, le tue mani non depongano mai il libro sacro». Ponendosi in ascolto di questo monito, l'Autore propone due percorsi. Nel primo itinerario, all'interno dell'Antico Testamento ebraico, si sono selezionati quei vocaboli che ne sono per importanza la spina dorsale, una sessantina circa. Essi sono proposti nei loro caratteri originari, trascritti per una lettura nel nostro alfabeto e poi ampiamente spiegati, perché esprimono i temi fondamentali del messaggio delle Scritture. Siamo così in sintonia con la voce di Gesù che queste parole le aveva imparate, le conosceva bene e le ripeteva nella liturgia ebraica e nella preghiera personale. Segue poi un altro percorso, all'interno della lingua greca, che ha generato molti nostri vocaboli, anche perché noi siamo eredi di quella cultura, sia nella sua forma classica sia in quella «ellenistica». A quest'ultima appartengono i libri che compongono il Nuovo Testamento. Anche in questo caso si è operata la selezione di una cinquantina dei vocaboli più importanti dal punto di vista del messaggio: una sorta di manuale sintetico della teologia neotestamentaria. Il lettore è condotto per mano a iniziare questa avventura di conoscenza delle lingue originali della Bibbia. Avventura «curiosa», perché la fede è un «prendersi cura» che esige anche un impegno, talora faticoso, di studio e apprendimento. Ma questa gioiosa fatica è propedeutica al dialogo con Dio in Gesù Cristo, sua Parola vivente.
Il fascino e la simbologia dell’acqua nella Bibbia, la spiritualità (1° parte) e la fisicità (2° parte) di un elemento simbolico di grande suggestione.
Il mare e i suoi mostri, diluvi, uragani, miti, i fiumi d’acqua viva, i quattro fiumi dell’Eden, la roccia di Mosè, l’acquario biblico fatto di pioggia, neve, rugiada, pozzi, sorgenti, cisterne, wadi, pesci e pesca; e poi ancora i tre mari della Bibbia, i fiumi della Mezzaluna e della Terra Santa e il Giordano.
Un grande libro da leggere e da guardare con i testi magistrali di Gianfranco Ravasi e le splendide illustrazioni a colori.
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e sacerdote della diocesi di Milano dal 1966, è stato a lungo Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano, membro della Pontificia Commissione dei Beni culturali della Chiesa, docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese. Membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, è autore di una settantina di volumi, tra i quali meritano di essere segnalati alcuni studi monumentali di grande rilievo scientifico come il commento a Giobbe (Roma 1979), il Libro dei Salmi (Bologna 1981-1984), il Qohelet (Cinisello Balsamo 1988), il Cantico dei Cantici (Bologna 1992). Fitta è anche la serie delle sue pubblicazioni di taglio pastorale e spirituale. Pre sente con i suoi articoli su numerose riviste specializzate, italiane e straniere, e su quotidiani e riviste divulgative, è da molti anni collaboratore del settimanale Famiglia Cristiana per il quale ha realizzato il grande e impegnativo progetto dei dieci volumi della Bibbia per la Famiglia. Nella collana “Dimensioni dello Spirito” ha già pubblicato I Monti di Dio (2001) e I Comandamenti(2002).