È una notte qualsiasi quando Sharon Corvino viene trovata uccisa nella sua casa di New York. Nessun segno di effrazione, molteplici ferite al corpo e suo marito, Jeff McKinley, con l'arma del delitto tra le mani. È una notte qualsiasi, ma questo non è un omicidio qualsiasi. No, perché la donna assassinata è la figlia dell'intoccabile John Corvino, un ex boss della mafia ora magnate della finanza, che un affronto del genere non lo può accettare. A difendere il presunto colpevole è Elisabeth Scorsese, avvocato di grido che già qualche anno prima ha dato filo da torcere alla polizia newyorkese. Le forze dell'ordine si buttano sul caso, guidate dal detective della Omicidi Peter Makarov, ma la pressione dei media cresce vorticosa e l'avvocato Scorsese riceve oscure minacce: che sia o meno colpevole, il suo cliente non dovrà essere scagionato. E mentre Makarov indaga sui Corvino e su McKinley, mentre i servizi segreti ricostruiscono le trame di una rete di criminalità che si snoda tra la Russia e il Sudamerica, dove oltre 400 persone hanno perso la vita in quello che sempre meno appare un incidente, la situazione precipita e il sangue comincia a scorrere.
Medea ordisce una vendetta tremenda contro il marito che l'ha abbandonata, uccidendo i propri figli e negandogli così l'autorità paterna istituzionalmente riconosciuta. Il genio di Euripide ci presenta un'eroina tragica totalmente nuova per la cultura greca del tempo, una donna appassionata e lucida, in cui l'impulso emotivo si unisce a un estremo controllo intellettuale.
"Cos'è il numero, che l'uomo lo può capire? E cos'è l'uomo, che può capire il numero?" A porsi queste domande fu nel 1960 il neurofisiologo Warren McCulloch, evidentemente insoddisfatto delle molte rigide e vuote definizioni che erano state sciorinate fino ad allora dai filosofi. In questo libro Piergiorgio Odifreddi affronta le due domande con un approccio più fluido e pratico: invece di provare inutilmente a dirci cos'è il numero in astratto, ci mostra utilmente una serie di numeri in concreto. Ne ha scelti una cinquantina tra quelli che meglio si prestano a essere raccontati, e ce li illustra come se fosse la guida di un museo, mostrandoci di ciascuno la struttura globale e i particolari locali. Passeggiando tra i quadri di questa esposizione, il lettore troverà i piccoli grandi numeri da 0 a 9, accorgendosi di non conoscerli così bene come pensava. Scoprirà il fascino di numeri che credeva senza interesse, come 42 o 1729. Proverà a immaginare numeri tanto grandi da essere quasi inafferrabili e inconcepibili E arriverà infine a intuire perché i matematici pensano che i numeri siano la cosa più vicina al divino che l'uomo possa percepire: perché lo sono.
Per fare un viaggio al tempo dei dinosauri, per vedere da vicino dove vivevano, che aspetto avevano, di cosa si nutrivano e come combattevano le creature più famose della preistoria. Un libro per conoscere i segreti di questi animali leggendari. Un libro animato con pop-up. Età di lettura: da 5 anni.
1915, America del Nord. Il mito della corsa all'oro è solo un ricordo e all'orizzonte divampano i primi fuochi della Grande guerra. Tra tensioni razziali e paesaggi mozzafiato, Corto attraversa una terra magica e spietata, portando con sé un messaggio che il suo amico Jack London vuole far arrivare a un amore della sua giovinezza. In cambio, lo scrittore gli promette una nuova avventura e un misterioso tesoro.
Giovanni è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno, il papà gli regala una giornata speciale, da trascorrere insieme, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni. Tappa dopo tappa, mentre prende vita il racconto, padre e figlio esplorano Palermo, e la storia di Giovanni Falcone, rievocata nei suoi momenti chiave, s'intreccia al presente di una città che lotta per cambiare. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c'è anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi. Anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze. Con la prefazione di Maria Falcone e un'intervista all'autore. Età di lettura: da 8 anni.
Perché le persone più intelligenti nel senso tradizionale del termine non sono sempre quelle con cui lavoriamo più volentieri o con cui facciamo amicizia? Perché i bambini dotati ma provenienti da famiglie divise hanno difficoltà a scuola? Perché un ottimo amministratore delegato può riuscire un pessimo venditore? Perché, sostiene Goleman, l'intelligenza non è tutto. A caratterizzare il nostro comportamento e la nostra personalità è una miscela in cui il quoziente intellettivo si fonde con virtù quali l'autocontrollo, la pervicacia, l'empatia e l'attenzione agli altri: in breve, l'intelligenza emotiva.
"Sono stata sequestrata due volte. Ho avuto un grave incidente stradale. Due dei miei autisti sono morti mentre lavoravano per me. Non ho potuto assistere alla nascita dei figli di mia sorella, ai matrimonio di amici, ai funerale di persone care.
Ho lasciato innumerevoli fidanzati e altrettanti mi hanno mollata. Ho lottato per trovare un equilibrio, per quanto imperfetto, fra il mio ruolo e di madre e quello di fotoreporter. La fotografia ha delineato il modo in cui guardo il mondo; mi ha insegnato a godere della vita a cui torno, quando poso la macchina fotografica.»
C'è un momento preciso della vita in cui, se ti guardi indietro, senti che sei diventato adulto. È l'istante in cui accetti di essere fragile. Laury, quella svolta, non l'ha ancora avuta. A quasi settant'anni si sente una ragazzina assieme al suo gruppo di amici fricchettoni, un mucchio di teste leggere e generose che le hanno riempito la vita. Quel momento non è arrivato neppure per sua figlia Elena, trentasette anni e un anonimo posto da impiegata alla Softy. Dal suo ufficio guarda il mondo a distanza, senza mai abbandonare una dieta a basso contenuto di emozioni. È rimasto fermo allo stesso punto anche Yves, nonostante i continui giri sulla Senna con la sua chiatta. Ogni settimana cena al bistrot della bella Beatrice, per la quale ha un debole da tempo, eppure non ha mai trovato il coraggio di farsi avanti... Cosa hanno capito di se stessi, dopo tanti anni? Forse poco. Ma a volte è il destino a metterti davanti agli occhi quello che sei. Così, quando tutto precipita, Laury non può più fingere di essere la leonessa dei suoi vent'anni ed Elena deve ammettere che ha bisogno dei sentimenti. E Yves, il coraggio per lasciarsi andare, dovrà cercarlo a ogni costo.
“La misericordia è la parola chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi. Ed è sulla stessa lunghezza d’onda che si deve orientare l’amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli.” Con queste parole Papa Francesco ha motivato la decisione di indire il giubileo straordinario della misericordia che si apre l’8 dicembre 2015. Non si tratta di una data casuale: l’8 dicembre, infatti, non solo si festeggia l’Immacolata Concezione di Maria, Mater Misericordiae, ma coincide con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Scrive Francesco nella bolla d’indizione del giubileo: “La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo. Una nuova tappa dell’evangelizzazione di sempre”. “E questo, in fondo,” scrive padre Antonio Spadaro nell’introduzione “è anche il significato ultimo del giubileo della misericordia: una nuova tappa dell’evangelizzazione di sempre, che però impone un cambio di paradigma nel senso che non parte dalla deduzione da un livello astratto e ideale di insegnamenti, ma dal basso, dalla storia, dell’esperienza del popolo di Dio che è in cammino nella storia.» Una tappa in cui la Chiesa deve essere “strumento di misericordia” e aprire porte e braccia a tutti coloro che si rivolgono a Dio, senza escludere nessuno. Una sfida per il popolo cristiano a farsi testimone dell’amore del Padre che accarezza, consola e perdona per le strade di un mondo che rischia di smarrirne il volto.
Randy Boggs è innocente. Rune, ambiziosa assistente cameraman in un notiziario locale newyorkese, ne è convinta. Prove inconsistenti, indagini superficiali, testimonianze frammentarie, tutto fa pensare che dietro a una frettolosa condanna per omicidio si nasconda una grande storia che aspetta solo di essere raccontata. Ma un uomo che si professa innocente non basta a fare notizia, questo le spiega Piper Sutton, anchorwoman di Current Events, trasmissione di punta del Network in cui la ragazza lavora, quando Rune le propone il servizio. Trasmetterà la storia a patto che Rune non rincorra un assurdo ideale di giustizia, ma cerchi solo la verità: Randy Boggs ha ucciso o no Lance Hopper, ex capo del Network? Con l'aiuto di Bradford, giovane stagista, e di Lee Maisel, produttore esecutivo del programma, Rune ricostruisce tutta la vicenda partendo dal cortile in cui Hopper è stato assassinato. Proprio lì la ragazza trova un nuovo testimone, la chiave che scagionerà Boggs e consegnerà a lei il posto che tanto sogna a Current Events. Ma il giorno della trasmissione, il servizio scompare nel nulla, cancellato dal sistema e rubato dalla scrivania di Rune, e il testimone viene trovato morto. La polizia parla di un incidente, ma la ragazza comincia a sospettare che dietro ai due eventi si nasconda il vero assassino di Hopper. Dopo "Nero a Manhattan" e "Requiem per una pornostar", Jeffery Deaver ci regala l'ultima avventura della "Trilogia di Rune".
Silenzi tenuti troppo a lungo, incomprensioni che si ingigantiscono e poi esplodono, un dispiacere mai confessato che si trasforma in rabbia. E una società in cui sono radicalmente cambiati i punti di riferimento che hanno puntellato i legami affettivi negli ultimi decenni. Quali sono i motivi per cui una coppia "scoppia"? E, soprattutto, come possiamo imparare a evitare che accada? Secondo Daniele Novara, massimo esperto di gestione dei conflitti in Italia, la soluzione non è quella di cercare di evitare a tutti i costi gli attriti. Al contrario, per costruire una vita di coppia solida e piena è necessario imparare a "dirsele", ma nel modo giusto. Partendo dalla sua trentennale esperienza con coppie e genitori, Novara sfata il pericoloso luogo comune che amarsi significhi vivere sempre in armonia e spiega come trasformare gli inevitabili disaccordi che ogni relazione comporta in un'occasione di ascolto e rinnovamento reciproco. In un percorso che tocca le diverse fasi della vita di coppia, l'autore offre preziosi orientamenti e indicazioni pratiche per governare, con soddisfazione di entrambi, gli inevitabili conflitti. Perché, con i giusti accorgimenti, è possibile "evolvere reciprocamente e diventare sempre più se stessi insieme al partner".