"Noi italiani non facciamo niente in maniera normale" scrive Beppe Severgnini. "Facciamo tutto da italiani, e questo non è necessariamente un difetto". Anche quando partiamo, ci portiamo dietro le nostre qualità e le nostre squisite leggerezze. Se in Italia ci diamo un contegno, varcata la frontiera viene fuori di tutto: l'incoscienza e la generosità, l'intuito e il pressapochismo, la rustica astuzia che porta al furto sistematico dei bottiglini di shampoo dalle stanze d'albergo.
In questa parte della "Commedia", Dante offre il senso di una esperienza di felicità e di conoscenza che si compie. Qui ha termine il viaggio, la traversata del tumultuoso teatro dell'umano trova pace e significato. Dove poesia e silenzio si toccano, Dante trova l'arte di esprimere la gioia umana di stare faccia a faccia con il volto buono del mistero. L'esperienza d'amore per Beatrice, da cui è nata la Commedia, qui fiorisce definitivamente, trova la sua destinazione.
L'autore di "Perché accade ciò che accade" continua il suo discorso sulla fisica degli eventi quotidiani, cioè su quella fisica che sta sotto il nostro naso e proprio per questo rimane nascosta, o perché la consideriamo ovvia e banale o, se ci riflettiamo un po' sopra, perché la consideriamo troppo difficile e astrusa o materia riservata agli specialisti. Galileo Galilei diceva che "anco da cose comuni, direi in certo modo vili, si possono trarre notizie molto curiose e nuove. E' quello che fa Frova, che tiene sul mensile "Newton" una rubrica di divulgazione scientifica con lo scopo di aiutare a usare il ragionamento per spiegare tutti i fenomeni della natura, partendo dalle cose vicino a noi.
Oggi la voce di Seneca è, tra quelle provenienti dalla civiltà greco-romana, forse quella che riesce maggiormente congeniale alla sensibilità dell'uomo moderno perché la sua analisi filosofica tocca temi che sono sempre vivi e attuali in quanto riguardano i momenti più importanti della nostra vita: il dolore, l'infelicità, lo scorrere del tempo, la lontananza e l'impossibilità di conoscere un Dio nascosto, la fugacità della gioia e delle passioni umane, la missione che ognuno di noi è chiamato a compiere nella vita in piena consapevolezza. Introduzione di Luca Canali.
Il libro vede ancora protagonisti Don Juan e Genaro con il loro apprendista, lo scrittore peruviano Carlos Castaneda. Tra Juan e Carlos si crea un sodalizio, un'amicizia, uno straordinario rapporto maestro-discepolo. Gli iniziatori non insegnano a Carlos stregoneria o incantesimi, ma le tre parti di un'antichissima conoscenza: la consapevolezza dell'essere, l'agguato e l'intento. Non sono stregoni ma veggenti, e Juan è anche nagual, cioè sciamano, ed è soprattutto "guerriero della libertà totale" proprio perché padrone della percezione, dell'agguato e dell'intento.
Un docente universitario di etnologia decide di apprendere le arti esercitate dagli stregoni ma, per ben dieci anni, ha l'impressione di essere preso in giro da loro. Solo alla fine scoprirà che questo "imbroglio" è in realtà una tecnica di insegnamento, un modo diverso per avviarlo alla conoscenza. Questo libro narra la fase conclusiva dell'imbroglio e forma la sintesi dell'apprendistato.
Oltre ai 7000 nomi italiani (1100 schede e schedine identi-nome dei più diffusi e ricercati, riassunti nel repertorio generale con le numerose varianti), la novità di questo volume è il "Nominario multietnico interculturale", che con le 15000 voci fra italiane, straniere, europee, americane e afro-asiatiche copre quasi tutte le culture. Notizie e curiosità lessicali, storiche, artistiche letterarie ed esoteriche, rimandi incrociati alimentano il gusto di sapere non solo che cosa significa il nostro nome, ma anche quello dei nostri cari e dei nostri amici venuti da lontano.
La Cantica della penombra e della speranza. Qui si muovono gli uomini che sanno di poter raggiungere la soddisfazione piena e di poter colmare il desiderio di eterno che muove il cuore e la ragione. In questa arte della Commedia, Dante imprime in modo indelebile, come solo la grande arte sa fare, le figure di una umanità in cammino e in tensione verso il vero bene.
Una ricostruzione storico-sociale del movimento delle crociate che sconvolse l'intero bacino del Mediterraneo dal 1096 al 1291. Per i papi che lo promossero la giustificazione era "Deus lo vult"; per Hegel era lo Spirito della Storia che spingeva l'Europa verso l'Oriente; per altri furono la prova generale del colonialismo ottocentesco; per altri ancora furono feroci guerre d'aggressione i cui semi nefasti continuano a produrre ancora oggi atroci frutti. Gad Lerner rivisita questa pagina storica sottolineando come la stessa Chiesa abbia condannato con un importante "mea culpa" quel tragico periodo.
Dalla foresta dell'India ai mari della Malesia. In questo romanzo entrano in scena Sandokan, la "Tigre della Malesia", in perenne lotta lontro gli inglesi guidati da James Brooke, lo "sterminatore di pirati", e poi Janez, il flemmatico portoghese dall'eterna sigaretta in bocca e Marianna, la "Perla di Labuan". Con le illustrazioni della prima edizione ad opera di Carlo Linzaghi.
La prima parte del viaggio dantesco, in mezzo al dolore dell'umanità che ha perduto il proprio vero bene. Uno straordinario affresco di personaggi e di figure colte nelle situazioni più colorite e commoventi. Comicità, tenerezza e senso tragico si mescolano nella plastica visione di una "perduta gente" ove è possibile riconoscere l'attualità di quanto deturpa il vero volto umano.
Al contrario di ciò che spesso si crede, lo spirito creativo non è un dono unico posseduto solo dai giganti dell'arte, della letteratura, della scienza o dalle persone di successo: è una capacità alla portata di chiunque voglia esplorare nuove possibilità. In questo saggio Daniel Goleman - che con le sue ricerche sull'intelligenza emotiva ha rivoluzionato il nostro modo di guardare noi stessi e gli altri -, Michael Ray e Paul Kaufman mostrano come portare la creatività nei diversi ambiti della nostra esistenza: nelle relazioni con gli altri, nella vita familiare, sul lavoro e nella comunità. Con esempi pratici e storie illuminanti, gli autori ci aiutano a riconoscere e a dare voce alla nostra creatività, e ci ricordano che "lo spirito creativo è dentro di noi, qualsiasi cosa facciamo. Il difficile sta nel liberarlo. Speriamo che questo libro vi aiuti a farlo".