Il potere universale dell'eros in un dialogo affascinante. Una storia di appassionanti avventure d'innamorati, di gelosie e follia. Una serie di divertenti aneddoti sulla vita coniugale. Tre brevi testi poco conosciuti di Plutarco (Sull'amore, Racconti d'amore, Consigli agli sposi). Una visione inaspettatamente moderna e spregiudicata dell'amore e della donna.
A due secoli dalla morte, la personalità di Mozart resta ancora un mistero. Hildesheimer, dopo aver dedicato vent'anni della propria vita alla biografia del gracile e infelice musicista, tenta di tracciare un quadro della personalità di questo genio nella sua totalità, mostrando come la ricchezza e l'intensità della sua musica siano state la maggior rivincita sulla solitudine e sofferenza della sua vita. Biografia e romanzo, analisi psicologica e illuminazione artistica, questo lavoro interpretativo tanto complesso quanto sottile si avvale d'un gran numero di lettere mozartiane (alcune inedite).
La morte di Mozart, nel 1791, fu presto avvolta da un alone di mistero di cui si impadronì la leggenda romantica. Leggenda che, attraverso i biografi e le loro spesso fantasiose ricostruzioni, è giunta sino a noi deformando in modo forse irreparabile la figura di Mozart. In questo saggio Buscaroli tenta di ricostruire l'ultimo periodo della vita del compositore a partire dalle notizie private e ufficiali delle gazzette e dei giornali, dalle lettere private del compositore, senza trascurare le notizie che si possono desumere dalle biografie, per tanti versi collegate a quella di Mozart, di Haydn e Beethoven, analizzando la tradizione biografica così come viene proposta dall'agiografia ufficiale per svelarne reticenze, omissioni e mistificazioni.
"Alexandre Dumas sfoggia non poche qualità del grande scrittore: e non delle secondarie. In primo luogo una sovrana impudenza; un insieme di complicità e oltraggio nei confronti del lettore; nessun patetismo, neppure quando ricorre a situazioni obiettivamente patetiche. E ancora, il gusto del gioco, della mistificazione; l'onesta carenza morale; una nobile guitteria, che gli detta la mossa esatta per scatenare la consenziente credulità del pubblico." (Giorgio Manganelli)
Due sorelle adolescenti sono divise dalla separazione dei genitori. La più piccola resta con la madre, l'altra finisce col padre a Parigi. Per attutire il colpo si scrivono. Scrivendosi si raccontano l'una all'altra. Ma raccontano anche, con innocente crudeltà, le nuove vite dei "grandi". Scherzano, ma la commedia sfiora il dramma. Due sorelle per parte di padre viaggiano sulla vecchia Jaguar ricevuta in eredità. La più giovane è studiosa e tranquilla, la più vecchia spericolata e oppressa da una vitalità debordante. Scherzano, ma la commedia si fa tragica. Due sorelle già donne sono separate dalla morte della più grande. Quella che resta, racconta l'infanzia, la giovinezza, la maturità e la malattia finale come tappe di un viaggio doloroso e bellissimo.
"Musicisti, cantanti, "virtuosi"dell'archetto e della tastiera: sono i numerosi abitanti di questo dizionario, com'è giusto per ogni impresa del genere ampia o ridotta che sia. Ma la musica, arte e pratica invero sterminata, s'è sempre associata ad altre forme della vita, della civiltà, della cultura dei popoli; per cui di fianco a costoro il libro ha voluto comprendere anche i diversi scrittori, impresari, organizzatori, intellettuali, dilettanti che hanno contribuito alla concezione e alla diffusione della musica classica."
C'è l'epica di Omero e di Virgilio, nella quale si raccontano le imprese dei grandi eroi. E poi c'è un epica più discreta, quella dei personaggi ai quali non viene mai data la parola. I personaggi di un narratore che le sue storie le ha cantate: Fabrizio De André. Un'epica silenziosa: una Deandreide, appunto. Quattordici scrittori italiani hanno scritto ognuno un racconto ispirato alle canzoni-narrazioni del grande Faber. Da Bocca di rosa a Sinàn Capudàn Pascià, dal Malato di cuore a Don Raffae', personaggi e situazioni narrative vengono estratti dalla storia originaria e rimessi in circolo in altre forme e in altri mondi.
"La sposa ebrea" è il titolo dell'ultimo capolavoro di Rembrandt, che raffigura un uomo e una donna uniti da un audace gesto d'amore. Attorno a questo quadro ruota, tra il presente e il passato, il nuovo romanzo di Luigi Guarnieri. Parigi 1987: Leo Gualtieri, alla deriva, senza un soldo, incontra una ragazza, Rebecca Lopes da Costa, ebrea olandese di origine portoghese, che s'innamora di lui senza essere ricambiata. Rebecca studia da anni il dipinto di Rembrandt, convinta che la sposa sia una sua antenata, Abigail Lopes da Costa. Amsterdam 1665: sullo sfondo del quartiere ebraico si consuma l'impossibile amore fra Abigail, affetta da una sconosciuta malattia, e il suo medico, Ephraim Paradies, bandito dalla comunità per le sue idee eretiche.
Una ricerca appassionata e ironica della realtà italiana attraverso le maschere paradossali di Tremonti, Bossi, Rutelli, il Mafioso, il Massone, Edward Luttwak, padre Boffo e tanti altri personaggi. A metà tra una striscia satirica, un telegiornale e un'inchiesta noir arriva in DVD un cult del piccolo schermo. Che fine ha fatto Mario Scafroglia e cosa c'entra con la legge Cirami, la guerra in Iraq, il governo Berlusconi? Cosa sta realmente succedendo all'interno di uno studio televisivo in cui improbabili angeli, camerieri filippini, padri pirituali e strane telefonate compongono un ritratto della Seconda Repubblica?
"'La Voce' di Montanelli uscì ogni giorno per pochi mesi a cavallo del '94-'95 ma non rimase inascoltata e nemmeno priva di eredi e allievi. Dimostrò la difficoltà, se non l'impossibilità, di fare un giornale "senza un padrino o un patrono". Ma anticipò molti temi dell'attualità politica degli anni successivi. Il Montanelli de 'La Voce' fu trattato come un pericoloso oppositore, quasi come un neocomunista. In realtà non smise mai, nemmeno per un attimo, di essere un conservatore. Libero, però."(dalla Prefazione di Ferruccio de Bortoli)
Il DVD di 200 minuti, propone la versione integrale del film Viva Zapatero! e 2 ore di contributi extra, con le interviste originali complete e gli altri materiali di lavoro del film. Il libro, attraverso un'intervista a Sabina Guzzanti e un saggio del giornalista e studioso di cinema Luca Bandirali, analizza le reazioni della stampa italiana a Viva Zapatero!, le ragioni "politiche" dell'entusiasmo, dell'indifferenza e della rabbia. In appendice. una riflessione di Riccardo Giagni, autore delle musiche del film, e il testo del progetto di legge di iniziativa popolare per liberare la tv pubblica dal controllo dei partiti.
L'"inciucio" compie dieci anni. Il primo a parlarne fu Massimo D'Alema, nel 1995. Poi, in sei anni di governo, il centrosinistra evitò di risolvere il conflitto d'interessi e di liberalizzare il mercato televisivo. Risultato: informazione modello Tg1 e niente satira politica. Dopo "Regime", questo libro racconta le acrobazie parlamentari dei nemici-amici del Cavaliere e le spartizioni "bipartisan" delle Authority e della Rai. Poi le nuove censure contro Biagi, Santoro, Luttazzi, Freccero, Sabina e Corrado Guzzanti, Grillo, Paolo Rossi, Massimo Fini, Beha e altri; gli attacchi a Report, Fo, Hendel, XII Round, fino a Celentano & C. Senza dimenticare i giornali: la guerra a Furio Colombo e gli assalti estivi dei "furbetti del quartierino".